La terapia della bacchetta magica

Aumentano i bisogni: di realizzazione, di benessere, di prestazione, di immagine, di possesso.

E non ci si può permettere la pazienza, l'attesa.

Ci sono libri che promettono la felicità in 59 secondi, titoli che suscitano aspettative miracolose che noi acquistiamo come quei macchinari ginnici visti in tv che ci scolpiranno una forma fisica perfetta senza versare una goccia di sudore!

Specializzandomi in psicoterapia di tipo psicodinamico, ho approfondito la tecnica della psicoterapia breve.

Le psicoterapie brevi si sono sviluppate negli ultimi decenni per venire incontro ai bisogni di cura focalizzati su una specifica criticità del disturbo psicopatologico di un individuo. La cura del disturbo viene affrontata lavorando in maniera circoscritta su un disagio attuale dell'individuo, nell'arco di un numero prestabilito di sedute.

Attraverso l'esperienza relazionale con il terapeuta si può fruire di un'alternativa al proprio stile di vita consolidato, favorendo l'emergere di nuovi atteggiamenti maggiormente adattivi.

La psicoterapia è una cura e come tale richiede il tempo necessario. Il primo passo è terapeutico già di per sé, segna il momento in cui si decide di prendersi cura di sé.

Il resto è un cammino: si troveranno: discese, salite, ostacoli; ci si sentirà stanchi e si vorrà rallentare un po'; si vorrà mollare tutto perchè non si riesce a vederne la fine; si scorgerà una luce in lontananza e si vorrà correre per raggiungerla.

Non necessariamente per lavorare in profondità bisogna scavare nell'infanzia, ma non si può non tenere in considerazione che ciò che siamo ora è il frutto delle nostre esperienze vissute e del modo in cui le abbiamo elaborate. Inoltre le esperienze relazionali dei primi anni di vita, quando la personalità si va formando adattandosi agli eventi, hanno inciso significativamente sul modo in cui ora reagiamo a ciò che percepiamo come difficoltà.