Tutto sulla addominoplastica

Revisione Scientifica:

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

L’addominoplastica è la chirurgia elettiva per il trattamento di eccessi cutanei associati a flaccidità muscolo-aponeurotica, diastasi o ernie della regione addominale. L’intervento chirurgico prevede l’asportazione della cute e del tessuto adiposo in eccesso di un lembo cutaneo adiposo più o meno ampio, compreso generalmente tra la regione ombelicale e quella sovra-pubica, il riposizionamento della cicatrice ombelicale

L’addominoplastica  è la chirurgia  elettiva per il trattamento di eccessi cutanei associati a flaccidità muscolo-aponeurotica, diastasi o ernie della regione addominale.

L’intervento chirurgico  prevede l’asportazione della cute e del tessuto adiposo in eccesso di un lembo cutaneo adiposo più o meno ampio, compreso generalmente tra la regione ombelicale e quella sovra-pubica, il riposizionamento della cicatrice ombelicale all’altezza adeguata e, quando necessario, la ricostituzione di una corretta tensione della parete addominale, grazie plicature e rinforzi di fasce ed aponeurosi muscolari.

La cute che si trova sopra l'ombelico verrà successivamente ad occupare il posto di quella asportata.  

Negli ultimi decenni sono state descritte   varie tecniche di addominoplastica secondo il tipo di alterazione morfologica da correggere. Sono altresì riportate in letteratura  diverse  vie di accesso chirurgico con una grande varietà di incisioni cutanee. (v. foto) 

ARGOMENTI TRATTATI

 

CORREZIONE DEI DIFETTI

Indicazione Chirurgica

Indicazione Chirurgica – La principale indicazione chirurgica dell’addominoplastica è  la necessità di correggere difetti della parete muscolo-aponeurotica   che possono andare da una semplice perdita di tonicità,  spesso associata a diastasi dei muscoli retti addominali,   fino a deficit più o meno gravi, quali ernie o laparoceli.  Questo tipo di  problemi  sono piuttosto frequenti nelle donne pluripare, negli obesi, in pazienti già sottoposti a chirurgia addominale  e in soggetti particolarmente predisposti ad un cedimento della parete addominale.

 

La correzione di queste patologie comporta un risultato funzionale immediato che è   rappresentato da una rapida condizione di riequilibrio fisico del paziente, con miglioramento posturale significativo.

 Associati spesso alla patologia  funzionale della parete esistono poi altri  difetti   di carattere più squisitamente estetico  quali  accumuli adiposi, flaccidità cutanee , strie cutanee (“smagliature”)  che possono essere corretti con l’addominoplastica.

INTERVENTO CHIRURGICO

Il paziente che si sottopone a addominoplastica

Il paziente che si sottopone a addominoplastica  deve godere di buona salute  e presentare un quadro emato-chimico normale. Patologie associate quali cardiopatie, diabete o altre aumentano i rischi operatori in maniera significativa e per questi soggetti devono essere  presi in considerazioni  tutti i fattori di rischio e la loro incidenza , prima di procedere all’operazione chirurgica.

L’addominoplastica viene generalmente effettuata in anestesia generale  ed in regime di ricovero ordinario di uno o più giorni. Generalmente si eseguono due incisioni: una nella porzione più bassa dell'addome, al di sopra del pube, che si prolunga lateralmente  in rapporto alla quantità di tessuto da dover asportare. l’altra è circolare intorno all'ombelico, per il suo rimodellamento.  In casi di grandi flaccidità tessutali come spesso si riscontrano tra gli ex-obesi, viene eseguita una terza incisione verticale mediana con conseguente cicatrice.

Una tappa importante dell’addominoplastica è data proprio dalla correzione dei difetti della parete muscolo aponeurotica che viene eseguita spesso con suture di diverso tipo, atte e duplicare  su se stessa la porzione di parete  con scarsa tonicità, rinforzandola. Questo tipo di rinforzo, chiamato plicatura,  viene più spesso praticato nella linea mediana ma, se necessario, anche in altre regioni della parete o con direzioni differenti. In casi di  lassità molto marcate , di laparoceli importanti o recidivi, si possono utilizzare anche delle reti sintetiche di supporto. 

Associato all’addominoplastica possono essere effettuati anche altri interventi di pertinenza di chirurgia generale o ginecologica  o altro.

 

RISCHI E COMPLICANZE

In qualsiasi intervento chirurgico esiste il rischio

In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio, ma questo si riduce in maniera drastica se  vengono osservate tutte le precauzioni necessarie. Anche la somministrazione di farmaci di qualsiasi genere può produrre reazioni avverse gravi e imprevedibili ma se ciò avviene in una sala operatoria attrezzata  e con la presenza del medico anestesista-rianimatore,

possiamo prevenire tali situazioni e trattarle opportunamente in modo da evitare prontamente qualsiasi conseguenza grave.

Le complicanze sono generalmente rare e rispondono bene ad un trattamento appropriato, generalmente senza compromettere il risultato finale dell'operazione. Il sanguinamento è raro, ma può verificarsi solitamente entro le prime 24 ore; in tal caso sarà necessario un ritorno in sala operatoria per  fermare il sanguinamento. Anche le infezioni sono estremamente rare ma, se presenti, rispondono bene ad un trattamento antibiotico mirato. Eventuali raccolte di siero saranno trattate in ambulatorio  mediante puntura evacuativa.

Le cicatrici dell’addominoplastica pur essendo permanenti, si rendono sempre di meno evidenti con il tempo. Se necessario, dopo la loro stabilizzazione si può provvedere ad  una revisione in alcuni punti, generalmente in anestesia locale,  per ottenere un miglior risultato estetico. La causa di una cattiva cicatrizzazione è da ricercare nell’assestamento imprevedibile dei tessuti operati, in quanto il processo cicatriziale non dipende solo dalla tecnica chirurgica impiegata, ma anche dalla risposta del paziente in base a diversi fattori individuali tra cui età, razza,  ed altri. Soprattutto in Chirurgia Estetica, l’eventualità di sottoporsi ad interventi di “ritocco”, costituisce un normale momento di rifinitura del risultato e non già un’errata condotta dell’intervento.

Postoperatorio

Il regime di ricovero ordinario è generalmente di uno  o due giorni e successivamente il paziente dovrà osservare un periodo di  convalescenza di circa una settimana. In particolare dovrà   rimanere con il busto lievemente flesso ed  evitare sforzi della regione addominale (in modo assoluto nei primi giorni, per poi riprenderli gradualmente). Dopo una settimana di riposo a casa, è consentito  riprendere le normali attività (passeggio, guida, vita sociale). Per un mese  è necessario indossare una guaina e  non è possibile praticare sport. Il  dolore, generalmente provocato da tosse (frequente nei fumatori) viene controllato con adeguata terapia antidolorifica ed in genere si risolve nel giro di pochi giorni. Alla fine del mese e dopo aver effettuato il controllo medico. Il paziente riprenderà tutte le attività compresa quella ginnico-sportiva.

Risultati

Il principale risultato funzionale è rappresentato da una rapida condizione di riequilibrio fisico del paziente, con miglioramento posturale significativo dovuto al retro-posizionamento del baricentro corporeo conseguente alla tonificazione della parete muscolo-aponeurotica addominale:

l’assetto del corpo  migliora  e si creano le  condizioni posturali per prevenire  l’istaurarsi o il peggioramento delle curve patologiche  a carico della colonna vertebrale.

L’addominoplastica, infine,  può rientrare in un programma chirurgico riabilitativo del paziente obeso portatore del cosiddetto “addome pendulo” che rappresenta un elemento di grave limitazione nella  loro vita di relazione o nell’ex-obeso,  cioè  in pazienti gravi obesi che hanno avuto un considerevole calo ponderale e che presentano un eccessivo pannicolo cutaneo-adiposo. 

ADDOMINOPLASTICA ESTETICA

Dettagli  tecnici

Associato al risultato funzionale, l’addominoplastica comporta anche  diversi miglioramenti estetici quali la riduzione degli eccessi tessutali o la semplice tonificazione cutanea, la scomparsa delle strie cutanee (smagliature”) sotto-ombelicali,  il ripristino del punto vita.  Questi risultati sono ricercati in particolare nella realizzazione  dell’ addominoplastica Estetica, dove vengono messi in atto  alcuni “refinements” ovvero dettagli tecnici, indispensabili per migliorare i nostri risultati.

Ad esempio, l’incisione cutanea dovrebbe essere più corta possibile e ben posizionata in basso per essere poco visibile e facilmente nascondibile indossando uno slip ed una sutura a strati potrà contrastare meglio la tensione cutanea di questa regione, migliorando la qualità della cicatrice. Un ombelico piccolo e profondo, ben ancorato sulla parete addominale, è preferibile ad uno largo e piatto.

Una buona plicatura mediana è sufficiente a dare un buon tono alla parete muscolo-aponeurotica, ma potrebbe essere non sufficiente a definire i fianchi ed allora si rende opportuno effettuare ulteriori plicature come quelle laterali sui muscoli obliqui dell’addome, col fine ultimo di ricreare il punto vita.

Infine, sempre più spesso  cerchiamo di allargare il miglioramento estetico dell’addominoplastica in zone corporee limitrofe all’addome ma che non ne beneficiano direttamente e che sono sede di difetti estetici quali accumuli adiposi. A questo riguardo utilizziamo la liposuzione per migliorare il contorno della regione dei fianchi oppure associamo altre procedure chirurgiche  sia  nello stesso tempo, sia in tempi successivi all’addominoplastica.

CONCLUSIONE

In definitiva, dunque, l’addominoplastica estetica rappresenta un valore aggiunto per il paziente perché, pur comprendendo  tutte le fasi tecniche volte  a correggere i difetti della parete addominale, aggiunge  ulteriori dettagli tecnici portano ad un miglioramento completo, funzionale ed estetico. 

 

Revisione scientifica

Foto diClaudio BernardiDr. Claudio Bernardi, Chirurgia plastica ricostruttiva

Articolo pubblicato il 13/12/2013

 

ARGOMENTI CORRELATI ALLA ADDOMINOPLASTICA


 

Pubblicazioni dell’Autore

Bernardi  C. ;  L’apporto della Chirurgia Plastica al trattamento del paziente obeso. Concilium Sanitatis  rev.  vol. Giugno 1986.

  1.  Saccomanno F., Bernardi C.,  - La  Chirurgia Plastica nella riabilitazione del grande obeso. Atti del  III Convegno  del Club Meridionale di Chirurgia Plastica.  Benevento 9/10 Dicembre 1988.
  2. Bernardi C. “La Chirurgia Plastica nel trattamento del paziente obeso“. Salute Europa, Gen. 1993.
  3. Bernardi C. “La chirurgia plastica nel trattamento degli esiti di by-pass intestinale per obesità: presentazione di un caso clinico”, Il Giornale di Chirurgia anno XVII N° 11\12  1996.
  4. Bernardi C. , Piovano L.Accorgimenti di tecnica nell’addominoplastica estetica”. Atti del 15th World Congress of Aesthetic Medicine e XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica.  Roma, 5-8 Maggio 2005.
  5. Bernardi C., S. Dura, L. Piovano. ”Abdominoplasty and mastoplasty as complementary procedures in the surgical managment of trunk contour“. Rivista Italiana di Chirurgia Plastica,  vol. 37, 9-16, 2005.
  6. Bernardi C., Piovano L. “The umbilicus in the abdominoplasty. Aesthetic consideration for a natural look”. Abstract book p.4 XX° Congress of SOFCEP, Bordeaux- France. 19-21 September
  7. Bernardi C“Abdominoplasty: Technical details  to achieve  a Natural Look” .ISAPS Postgraduate 1-Day Symposium (faculty). Abstract book of VI Congress of BAPRAS Balkan Association of Plastic, Reconstructive and Reconstructive Surgery, Ohrid, Macedonia, June 4-7, 2009.
  8. Bernardi C.“Addominoplastica estetica: dettagli tecnici per un risultato naturale”. Atti 61° Congresso SICPRE Palermo 24/27 Settembre 2012.
Data pubblicazione: 13 dicembre 2013

Autore

claudiobernardi
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 presso roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 31438.

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