Tutto su eiaculazione precoce

Tutto sulla eiaculazione precoce: cause, cure, rimedi

Revisione Scientifica:

e.pescatori
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo

L'eiaculazione precoce e la più nota fra le patologie che riguardano la terza fase della risposta sessuale, ossia quella dell'orgasmo. I dati statistici dimostrano che questa disfunzione sessuale, insieme all'eiaculazione ritardata, all’anorgasmia e all’eiaculazione anestetica e dolorosa, è molto diffusa tra gli uomini e addirittura in crescita.

Cos'è l'eiaculazione precoce?

Non esiste ancora una definizione di eiaculazione precoce che sia in grado di mettere tutti d'accordo.

Il DSM III la definisce come quella situazione in cui l'eiaculazione si verifica prima del momento desiderato dall'individuo.

L'edizione più recente, il DSM IV R, pone invece l'accento sul tempo, inquadrando questo disturbo sessuale come un'eiaculazione che perdura e ricorre anche in caso della presenza di uno stimolo sessuale minimo, in precedenza, durante e in seguito alla penetrazione, e che avviene in anticipo rispetto al momento voluto.

Per un altro manuale diagnostico, l'ICD 10, è una condizione rappresentata dall'incapacità di provocare un ritardo dell'eiaculazione sufficiente ad accedere alla pienezza del piacere sessuale.

Diffusione nella popolazione

Stando alle statistiche, questo disturbo colpisce tra il 20 e il 40 per cento della popolazione maschile italiana.

L’aspetto diagnostico dell'eiaculazione precoce, è estremamente complesso, sia per quel che riguarda la riservatezza del paziente e della coppia nell’esporre le proprie difficoltà, che per quell’aspetto di soggettività che correla con la disfunzione sessuale.

Dobbiamo definire cosa significa eiaculazione precoce.

Per esempio, se consideriamo un criterio puramente soggettivo (la percezione di non riuscire a controllare l'orgasmo e il desiderio di prolungarne la durata), allora è molto probabile che i dati menzionati sopra siano validi.

Se invece scegliamo di rifarci a parametri più oggettivi (come il numero di spinte prima del processo eiaculatorio o la durata del coito, detto IELT), con ogni probabilità i numeri dovrebbero essere rivisti e ridimensionati.

Guarda il video: 3 domande sull'eiaculazione precoce

Tipologie di eiaculazione precoce

Una premessa importante da fare riguarda il fatto che non per tutti gli uomini si tratta di una malattia a livello organico. Pertanto la valutazione andrologica deve sempre essere effettuata per inquadrare al meglio il problema.

Molte volte l'origine del problema va ricercata nei vissuti soggettivi di ciascuno, per cui per molti risulta essere non impossibile risolvere questo tipo di problema. Inoltre, la stragrande maggioranza dei maschi, quando ha le prime esperienze sessuali, è piuttosto rapida nell'emissione della risposta eiaculatoria. Tuttavia, gli individui imparano a regolare in maniera adeguata il riflesso eiaculatorio attraverso l'esperienza e l’empatia sessuale con il proprio partner.

A seconda delle caratteristiche che presenta, sono state definite alcune tipologie di eiaculazione precoce.

Eiaculazione precoce primaria

È detta anche long life e si palesa sin dal primo rapporto sessuale, a prescindere dalla partner e dal tipo di attività svolta. Ad esempio si manifesta anche nel caso della masturbazione.

Il tempo entro cui la risposta eiaculatoria viene rilevata va dai 60 secondi ai 2 minuti.

Vi sono due casi particolarmente problematici di questa forma clinica:

  • uno è quello dell'eiaculazione ante portas, che si verifica nel caso in cui l'eiaculazione preceda la penetrazione;
  • un altro è quello dell'eiaculazione intra portas, che si ha quando si manifesta semplicemente nel momento di eccitazione sessuale in cui il pene viene a contatto con la vagina, luogo altamente simbolico e ansiogeno.

In questo caso la terapia non è risolutiva, ma necessita di un trattamento in cronico.

Eiaculazione precoce secondaria

A differenza di quella primaria, non affligge il soggetto sin dall'inizio della vita sessuale, ma subentra in seguito.

È provocata da patologie di carattere organico, come ad esempio:

Può avere alla base fattori psicologici o relazionali/diadici come:

  • reazioni a stress,
  • disturbi dell'umore o della personalità,
  • disturbi d'ansia,
  • lutti,
  • partners conflittuali o richiedenti.

Può anche succedere che si verifichi come conseguenza di problemi relazionali o quando si ha a che fare con una nuova compagna.

Può originarsi anche come conseguenza da farmaci e sostanze, per esempio:

  • dall'uso di farmaci antidepressivi,
  • dall'abuso di sostanze,
  • da astinenza da stupefacenti.

A volte l’eiaculazione precoce può essere il risultato di un iniziale problema di erezione: in questi casi è importante comprendere che il problema da trattare è il deficit erettile e non l’eiaculazione precoce.

Eiaculazione precoce situazionale

Questa tipologia si palesa soltanto in determinate situazioni o solo con determinate partner e non con altre. Non è sintomo di una reale patologia, ma è una normale variazione della prestazione eiaculatoria.

La disfunzione eiaculatoria simil-precoce

Chi ne soffre non riesce a imporre il controllo sul riflesso eiaculatorio, quindi non è in grado di procrastinare il “punto di non ritorno eiaculatorio” a seconda delle proprie esigenze.

Spesso però, a seguito dell'anamnesi psico-sessuologica, si tratta solo di impressioni del soggetto perché, in realtà, i tempi risultano essere esattamente nella norma (tra i 3 e i 6 minuti o anche di più).

Tali sensazioni si originano spesso da modelli veicolati da libri o film pornografici, che danno luogo ad aspettative non congruenti con la realtà.

Chi si basa sul numero e sui tempi dei rapporti o sul numero degli orgasmi, finisce per focalizzarsi totalmente sul raggiungere l'orgasmo, tralasciando la “componente di reciprocità e relazionalità” degli scambi sessuali, accrescendo la propria ansia e finendo per sentirsi inadeguato. 

Per approfondire:Quanto è dannosa la pornografia online?

Eiaculazione precoce: cause

Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, oggi si parla di multifattorialità.

Le cause dell'eiaculazione precoce, infatti, possono essere di diverso tipo:

  • cause organiche
  • cause psicologiche.

È bene osservare che, quasi sempre, entrambi i tipi sono presenti all'interno dei vari casi e ciò complica notevolmente la scelta della terapia più adeguata.

Cause fisico-organiche

Le principali cause organiche di eiaculazione precoce sono:

È molto importante che l’individuo con problematica di eiaculazione precoce si sottoponga ad una valutazione da parte dell'andrologo, perché se sono presenti le condizioni causali sopra elencate, con buone probabilità l’eiaculazione precoce viene risolta definitivamente alla correzione delle stesse.

Le prostatovesciculiti e le uretriti possono determinare una “spina irritativa” a livello genitale che altera il riflesso eiaculatorio.

Le balanopostiti, spesso presenti in ambito di fimosi, possono determinare una ipersensibilità del glande, causale nell’accelerato riflesso eiaculatorio.

Un frenulo breve può costituire una eccessiva stimolazione in contesto di attività penetrativa, tale da indurre precocità.

Una iniziale disfunzione erettile può essere istintivamente gestita con una maggiore stimolazione per migliorare la rigidità, ma che può facilmente scivolare in una maggior eccitazione che determina l’eiaculazione precoce.

Per approfondire:Tutto sulla disfunzione erettile

Cause psicologiche

Anche Freud si occupò di questo disturbo, definendolo come il sintomo dell'esistenza di "pulsioni sadiche, intense ed inconsce dell'uomo nei confronti della donna".

Ciò vuol dire che l'uomo sarebbe inconsapevolmente animato dalla volontà di infliggere una punizione alla donna e porterebbe a termine questo suo intento inconscio privandola del piacere legato all'atto sessuale.

A prescindere dalle teorie freudiane, sempre più spesso la disfunzione eiaculatoria dipende dalla famosa ansia da prestazione, molto diffusa soprattutto tra gli uomini di giovane età.

Abbiamo inoltre:

  • Le cause relazionali/di coppia: coppie irrisolte o conflittuali sul piano delle relazione, vivranno una sessualità poco appagante che contribuirà all’insorgenza delle disfunzione sessuale.
  • Da cattiva gestione dell’ansia: pazienti ansiosi, che non sanno gestire e modulare l’ansia e che vivono la sessualità e la vita all’insegna dell’urgenza, vivranno una sessualità scarsamente appagante.
  • Da cattivo apprendimento sessuale: rapporti sessuali non andati a buon fine e caratterizzati da uno scarso controllo eiaculatorio, tenderanno poi a riproporsi se questi copioni comportamentali non verranno modificati in terapia. Spesso, inoltre il paziente praticherà l’autoerotismo pre-coito, che rinforzerà la disfunzione.
  • Intrapsichiche: conflittualità con la figura femminile, identità sessuale confuse, omosessualità latente, possono contribuire all’insorgenza fella disfunzione sessuale. 

Spesso varie cause a vari livelli interagiscono tra di loro, producono e mantengono il disturbo clinico immodificato.

Secondo un'altra teoria psicologica sarebbero determinanti anche le percezioni che anticipano il momento dell'orgasmo.

Infatti, spesso accade che l'uomo non riesca a controllare adeguatamente la risposta eiaculatoria, con la conseguenza che arriva al culmine del piacere ben prima della compagna, a volte addirittura dopo soltanto pochi secondi dal momento della penetrazione.

Un altro fattore da non sottovalutare è lo stress e gli stili di vita, spesso affatto adatti al concetto di salute sessuale.

Diagnosi multifattoriale

Come abbiamo già detto, chi soffre di questo disturbo sembra impossibilitato ad esercitare un controllo sul riflesso dell'eiaculazione ed eiacula prima di essere riuscito a trarre soddisfazione dal rapporto e di averla assicurata al partner.

Il modello interpretativo maggiormente consono alla eiaculazione precoce è sicuramente multifattoriale proprio per la complessità della disfunzione. Oggi non si può identificare un’unica causa scatenante, ma si tengono presenti cause intrapsichiche, relazionali e stili di vita, spesso inadeguati.

Questa multifattorialità va poi tenuta in considerazione, sia per l’aspetto diagnostico, sia per la comprensione dei fattori che contribuiscono al mantenimento della disfunzione ed ovviamente per la fase conclusiva, cioè quella terapeutica.

Lo stress causato dall’inadeguatezza e dal fallimento sessuale, oltre che dal vissuto di non soddisfazione della partner, tende a cronicizzarsi ed a riproporre la disfunzione durante i successivi momenti di intimità, come se ci fosse un copione che si ripete.

Tale circolo vizioso correla lo stress all'eiaculazione precoce e viceversa, alternando così causa ad effetto. Questo va obbligatoriamente analizzato in sede anamnestica, per evitare che la disfunzione sessuale possa autoperpetuarsi, attaccando l’autostima maschile e danneggiando la relazione in cui la sessualità abita.

Cosa non fare: le strategie “fai da te”

Spesso chi soffre di eiaculazione precoce tende a non rivolgersi ad uno specialista, per pudore e vergogna. Questo porta il paziente ad adottare una serie di strategie fai da te, altamente disfunzionali, che in realtà mantengono in vita la disfunzione.

Vediamo cosa non fare in caso di eiaculazione precoce.

Accanimento coitale

Il paziente cerca di avere più rapporti sessuali ravvicinati, compensando l’assenza di qualità sessuale, con la quantità di rapporti e sperando di aumentare il tempo dei rapporti successivi.

Questa strategia, ovviamente non adeguata, può essere adoperata soltanto da pazienti giovani, con un periodo refrattario breve, nel tempo e con l’avanzare dell’età, non solo non è attuabile, ma spesso compare un deficit erettivo secondario all’eiaculazione precoce non curata

Pensieri distraenti

Tra le leggende metropolitane pseudo curative, vi è quella correlata al possibile utilizzo dell’immaginario.

I pensieri distraenti che vengono prodotti dal paziente, hanno modalità catastrofiche ed ossessive, i pazienti producono cioè immagini mentali nefaste e sgradevoli per la loro psiche/soma (per es. eventi traumatici, lutti, malattie, catastrofi, tradimenti).

Dolore fisico

Altri pazienti tendono a procurarsi dolore fisico durante la penetrazione, si auto-infliggono pizzicotti o si graffiano, nel tentativo di spostare l’attenzione dall’incontrollabile piacere sessuale al dolore.

Spray o pomate anestetizzanti

Spesso i pazienti acquistano online o senza prescrizione medica pomate anestetizzanti, nel tentativo di ridurre la sensibilità, ma alla lunga questa strategia non solo rinforza la disfunzione, ma crea anche un disagio sessuale alla partner.

Tali strategie, oltre a rappresentare l’anti-appagemento per eccellenza, rappresentano la strada più breve per velocizzare il riflesso eiaculatorio, in quanto spostano l’attenzione dal controllo eiaculatorio ad altro.

Perché le strategie fai da te non funzionano?

Quando si prova a sconfiggere l'eiaculazione precoce soltanto con la propria azione e non si associa a questi tentativi un'adeguata terapia (come ad esempio quella farmacologica, combinata o di coppia), non si riesce a provocare la regressione della disfunzione e la scomparsa delle sue manifestazioni cliniche.

Anzi, così facendo non si fa che acuire la gravità della situazione: l'uomo infatti diventa preda di silenzi, sensi di colpa e frustrazione e ovviamente questo atteggiamento deteriora la qualità del rapporto di coppia.

È inevitabile, infatti, che insorgano dei vissuti di insoddisfazione, di intimità deprivata e una sensazione di incompletezza della relazione.

In mancanza di un dialogo tra i partner, entrambi rischiano di sentirsi inadeguati, con conseguente indebolimento della stabilità della relazione.

Inoltre si può rilevare un aumento dei livelli di stress e, in generale, un peggioramento delle condizioni di vita. È inutile specificare che si riduce notevolmente il livello di soddisfazione durante i rapporti sessuali. 

Cure e terapie

La scelta del più opportuno approccio terapeutico nei singoli casi di eiaculazione precoce va valutata alla luce dei risutati di una corretta valutazione diagnostica, costituita da colloquio clinico e visita andrologica.

Le possibili opzioni terapeutiche comprendono:

  • approcci in area psicoterapeutica (counselling psicosessuologico, psicoterapia, terapia di coppia ad orientamento sessuologico),
  • terapia farmacologica orale al bisogno o continuativa,
  • terapia topica con farmaci desensibilizzanti locali,
  • correzione chirurgica di problematiche causali (frenuloplastica, circoncisione),
  • trattamento delle cause nei casi di eiaculazione precoce secondaria (ad esempio: trattamento della disfunzione erettile).

Anche qualora la scelta terapeutica si basi su un approccio farmacologico o chirurgico, è fondamentale un attento counselling attuato dal medico, in quanto la terapia dell’eiaculazione precoce non può essere semplicemente “prescritta” al paziente, ma va dettagliatamente proposta, negoziata e spiegata.

Inoltre, come in tutte e problematiche sessuali, sono fondamentali i controlli periodici per verificare la risposta al trattamento prescelto.

Quale terapia adottare?

In genere, la terapia farmacologica viene preferita nelle manifestazioni primarie della disfunzione e per l’eiaculazione long life.

Quelle secondarie necessitano di ulteriori approfondimenti.

Le forme secondarie che derivano da problemi di carattere organico hanno bisogno di interventi sulla patologia primaria.

Se invece ci si trova in presenza di una forma secondaria collegata a fattori di carattere psico- sessuologico, in linea di massima si predispone un intervento che associa psicoterapia/terapia di coppia e farmacoterapia.

La tipologia di eiaculazione detta simil-precoce e le varianti naturali possono spesso essere risolte attraverso il counseling psicosessuologico o, nei casi più complicati, una psicoterapia.

I tipi di terapia psicologica che risultano essere più efficaci sono la terapia cognitivo-comportamentale e quella di coppia.

Per approfondire:10 cose da sapere sulla terapia di coppia

Efficacia dei farmaci per l'eiaculazione precoce

L'utilizzo di farmaci per contrastare l'eiaculazione precoce genera opinioni contrastanti:

  • da una parte c'è chi sostiene che i farmaci siano inutili, in quanto la precocità dell'eiaculazione scaturirebbe dall'intreccio di fattori di matrice psicologica (insicurezze, ansie) collegate ai momenti precedenti all'amplesso;
  • dall’altra c’è chi ritiene che una predisposizione biologica innata possa essere efficacemente trattata da una neuromodulazione farmacologica: per cui i farmaci non solo agirebbero in modo benefico determinando la diminuzione dell'ansia, ma gestirebbero efficacemente il riflesso eiaculatorio.

Tra i farmaci di solito impiegati in questi casi rientrano gli antidepressivi della classe SSRI (inibitori del reuptake di serotonina), che possono agire per stimolare l'attività dei neurotrasmettitori, di solito carente in coloro che soffrono di eiaculazione precoce.

A tale riguardo va segnalato che questi farmaci venivano impiegati “off label”, cioè al di fuori di indicazione medica ufficiale a questo riguardo.

È oggi disponibile sul mercato il primo farmaco della classe SSRI con indicazione specifica per il trattamento dell’eiaculazione precoce: la dapoxetina.

Una visione olistica ritiene che un approccio non escluda l’altro, anzi lo potenzi e rinforzi: il paziente e la coppia vanno aiutati e sostenuti con approcci poliedrici a cura di professionisti formati a diagnosticare e curare l’eiaculazione precoce.

Revisione scientifica a cura di
Dr. Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Data pubblicazione: 08 febbraio 2015

Autore

e.pescatori
Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1986 presso Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Modena tesserino n° 5182.

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L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.

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