Tutto sul lipoma

Revisione Scientifica:

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Dr. Ezio Nicola Gangemi Chirurgo plastico

Il Lipoma è un tumore benigno dei tessuti molli che origina da cellule mesenchimali della linea adiposa. Talvolta oltre che il tessuto adiposo può coinvolgere il tessuto connettivo fibroso (fibrolipoma), quello muscolare (fibromiolipoma) o vascolare (angiolipoma o angiomiolipoma). Il lipoma può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo localizzandosi nel tessuto adiposo sottocutaneo o viscerale.

Il lipoma è un tumore benigno dei tessuti molli che origina da cellule mesenchimali della linea adiposa.

Talvolta oltre che il tessuto adiposo può coinvolgere il tessuto connettivo fibroso (fibrolipoma), quello muscolare (fibromiolipoma) o vascolare (angiolipoma o angiomiolipoma).

Il lipoma può svilupparsi in qualsiasi parte del corpo localizzandosi nel tessuto adiposo sottocutaneo o viscerale. Le aree maggiormente interessate sono il collo, le cosce, i glutei, le braccia e il dorso.

Può essere solitario, cioè circoscritto in una determinata area, o multiplo, cioè interessare diverse regioni anatomiche del corpo.

Non esistono fattori di rischio documentati, infatti non vi sono limiti di età o prevalenze maggiori in un sesso piuttosto che nell’altro.

 

CLASSIFICAZIONE

Esistono varie tipologie di lipoma, classificate a seconda dell’area anatomica interessata:

-Lipoma superficiale sottocutaneo, che rappresenta la tipologia più diffusa e si manifesta nella zona superficiale della pelle; può colpire qualsiasi zona del corpo ma soprattutto il tronco, le cosce e le braccia;

- Lipoma cardiaco, che si localizza all’interno del tessuto del cuore e, con l'aumento delle sue dimensioni, può provocare l'ostruzione delle valvole cardiache;

- Lipoma palmare, che si manifesta nel palmo della mano sotto forma di piccole cisti cutanee;

- Lipoma intestinale, che si localizza generalmente nell'intestino all'altezza dell'ileo distale oppure della valvola ileocecale;

- Lipoma intramurale, che si localizza a livello del colon;

- Lipoma meningeo, che si diffonde a livello delle guaine meningee e può causare danni permanenti dal punto di vista neurologico;

- Ibernoma (o lipoma ghiandolare), che si localizza a livello delle ascelle, del collo e del dorso, caratterizzato da grasso rosso- bruno;

- Liposarcoma, che rappresenta la variante maligna.

CLINICA

Il lipoma si sviluppa solitamente sotto forma di piccole cisti sottocutanee visibili e/o palpabili. Esse si presentano di consistenza soffice, come piccoli accumuli di grasso; la loro dimensione varia da un minimo di pochi centimetri fino a raggiungere i 5 kg di peso in casi davvero eccezionali. Inoltre i lipomi possono essere circoscritti o diffusi a tutto il corpo: in quest'ultimo caso si parla lipomatosi, cioè la tendenza a sviluppare lipomi multipli, e viene classificata in:

- Lipomatosi multipla e asimmetrica: colpisce prevalentemente l'uomo in età adulta ed è caratterizzata da lipomi estesi e grandi prevalentemente circoscritti nella nuca, nell'inguine, nelle cosce, nel deltoide, nella scapola e nel collo;

- Lipomatosi pelvica: si riscontra maggiormente negli uomini di età adulta e si diffonde nell’area retroperitoneale pelvica;

- Lipomatosi epidurale: colpisce il tessuto epidurale e si manifesta in soggetti con problemi di obesità;

- Lipomatosi dolorosa o sindrome di "Dercum": colpisce le donne in età senile;

- Lipomatosi addominale o mediastino- addominale;

- Lipomatosi di Krabbe: si manifesta con noduli sottocutanei dolorosi estesi alle braccia, al tronco e alle cosce;

- Lipomatosi mesosomatica di Roch-Leri: malattia molto rara che colpisce gli avambracci, il tronco e le cosce;

CAUSE

No esiste una causa certa documentata. Il fattore genetico è importante soprattutto nel caso delle lipomatosi. Altri fattori estrinseci sono i traumi pregressi, il diabete mellito e l’alimentazione scorretta.

SINTOMI

I lipomi sottocutanei comunemente sono asintomatici e si presentano come tumefazioni molli, indolori, palpabili e ben visibili. La zona tende a rigonfiarsi senza provocare particolari fastidi a eccezione di quello estetico. A volte se il lipoma si sviluppa nelle vicinanze di nervi può provocare dolori o alterazioni della sensibilità (parestesie, formicolii, scosse, ecc.) causati dallo schiacciamento del nervo stesso. La sintomatologia è comunque variabile in base all'area colpita e al tipo di lipoma.

DIAGNOSI

Per stabilire con certezza la presenza di queste masse tumorali benigne è opportuno effettuare in primo luogo un’indagine ecografica e successivamente una visita specialistica chirurgica che possono essere prenotate in ambito ospedaliero, in centri polispecialistici o in cliniche private. L’ecografia, poco costosa e poco invasiva, è la più usata nello studio dei lipomi: consente una diagnosi concreta misurando le dimensioni del lipoma, la sua esatta collocazione e stabilisce se si tratta di forme tumorali benigne o maligne. A discrezione medica può essere richiesta un’ulteriore esame diagnostico come la risonanza magnetica per quei lipomi difficili, posizionati in zone critiche e a stretto contatto con strutture nobili come i nervi, i vasi e i muscoli; la risonanza serve a inquadrare meglio la neoformazione e capire i rapporti della stessa con le strutture anatomiche circostanti.

PREVENZIONE

Non essendo certa la causa non è possibile una prevenzione dell’insorgenza del lipoma. E’ altresì possibile un follow-up periodico della neoformazione al fine di controllarne la crescita nel tempo. E’ consigliabile quindi un controllo ecografico annuale del lipoma per escludere modifiche in termini di dimensioni e aspetto.

TERAPIA

I lipomi asintomatici che non creano fastidi vanno solamente controllati periodicamente mediante la visita specialistica e l’ecografia.

Se il lipoma crea dei dolori o fastidi che possono alterare o compromettere le comuni attività quotidiane l’indicazione terapeutica principale è l’asportazione chirurgica. Essa consiste nella rimozione della lesione benigna, eseguita solitamente in anestesia locale e in regime ambulatoriale. Lipomi di grandi dimensioni o situati a livello del dorso o di difficile asportazione possono necessitare di un’anestesia locale con sedazione se non un’anestesia generale in regime di day surgery o ricovero. La neoformazione asportata va sempre inviata al servizio di anatomia patologica per l’esame istologico microscopico. Gli specialisti più indicati per il trattamento dei lipomi sono i chirurghi plastici sia per la maggiore competenza sulla patologia dei tessuti cutanei e sottocutanei sia per ridurre al minimo le cicatrici. Infatti la rimozione chirurgica prevede un esito cicatriziale che può variare in lunghezza a seconda della dimensione del lipoma.

Un altro trattamento chirurgico del lipoma è la liposuzione o lipoaspirazione effettuato in anestesia peridurale, generale o locale. L'intervento consiste nell'incisione della zona interessata e l'inserimento di cannule all'interno del tessuto adiposo da trattare. Attraverso degli appositi macchinari viene infiltrato del liquido anestetico e vasocostrittore, idoneo a ridurre il sanguinamento dovuto all'intervento. Successivamente con l'ausilio delle cannule e di una pompa aspirante viene aspirato il tessuto adiposo in eccesso. In questo caso non sarà possibile eseguire l’esame istologico della lesione. Pertanto questa tecnica è riservata per grosse masse lipomatose difficilmente asportabili in maniera completa e di natura chiaramente benigna (solitamente per lipomatosi nucali o ascellari).

CONCLUSIONI

Nonostante vi siano cure mirate contro questa forma di tumore benigno non bisogna mai sottovalutare il problema. Chi è affetto da lipoma deve effettuare controlli periodici e regolari e consultare un chirurgo plastico che saprà consigliare il corretto trattamento da seguire nel caso di un’asportazione chirurgica


Revisione scientifica

Foto di Ezio Nicola GangemiDr. Ezio Nicola Gangemi, Chirurgo Plastico

Articolo pubblicato il 12/06/2014 

 

Data pubblicazione: 12 giugno 2014

Autore

egangemi
Dr. Ezio Nicola Gangemi Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso Università di Torino.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Torino tesserino n° 20945.

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