Rinoplastica rinosettoplastica

Tutto sulla rinoplastica e rinosettoplastica

Revisione Scientifica:

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

Cosa vuol dire rifarsi il naso? Scopriamo come e perché affrontare l'intervento di rinoplastica, quali sono le possibili motivazioni funzionali e quali quelle psicologiche che ci possono spingere ad affrontare questa operazione. Come prepararsi all'intervento di rinoplastica e cosa aspettarsi dai risultati della chirurgia plastica?

Cosa sono la rinoplastica e le rinosettoplastica?

La rinoplastica è l’intervento di chirurgia plastica che offre la possibilità di migliorare l'aspetto estetico del naso attraverso la riduzione, il rimodellamento della punta, il cambiamento della forma del dorso oppure il cambiamento dell'angolo tra la fronte e il naso o tra il naso e il labbro superiore.

La rinosettoplastica indica l'associazione di due interventi:

  • quello di rinoplastica
  • e quello di settoplastica che viene eseguito per correggere l'eventuale deviazione del setto nasale e per migliorare una respirazione difficoltosa.

La rinoplastica è tra i primi cinque interventi più richiesti nella chirurgia plastica.

Il naso rappresenta decisamente la caratteristica più prominente del viso, le sue dimensioni e la sua forma possono avere un impatto enorme sul proprio aspetto. Quando l'operazione viene eseguita da un chirurgo estetico qualificato, può migliorare notevolmente il bilanciamento delle caratteristiche facciali ed i pazienti ritrovano la fiducia in loro stessi.

Rifare il naso: l'intervento di rinoplastica

Tipi di interventi più frequenti di deformità nasali

I principali difetti che possono essere corretti dalla rinoplastica sono:

  • il gibbo nasale,
  • le asimmetrie della piramide nasale e della punta,
  • la depressione del ponte e del dorso del naso, il naso a sella, il naso aquilino e il naso torto.

👉🏻L'esperto risponde: "Si può correggere il naso greco?"

Fattori che determinano i risultati dell'operazione di rinoplastica

I fattori più importanti che determinano i risultati di un'operazione di chirurgia plastica sul naso sono:

  • la cute e le sue caratteristiche quali lo spessore, la sottigliezza e la tendenza all'untuosità;
  • il grado di deformità, infatti più sono accentuati tanto più difficile è riuscire a raggiungere un risultato perfetto;
  • il tipo di deformità, in quanto alcuni tipi di deformità sono più difficili da curare rispetto ad altri;
  • l'equilibrio emotivo del paziente, infatti i risultati risultano più modesti tra i pazienti nevrotici, che tendono a drammatizzare difetti insignificanti.

Guarda il video: Rinoplastica: 5 cose da sapere

Tecniche chirurgiche per rifare il naso

Le tecniche chirurgiche utilizzabili per raggiungere l'aspetto desiderato sono principalmente due:

  • La rinoplastica chiusa che prevede il rimodellamento delle strutture nasali mediante incisioni interne alle narici senza alcun esito cicatriziale.
  • La rinoplastica aperta che, attraverso una minima incisione cutanea della columella, permette una visione ottimale dei difetti del naso, in particolare della punta.

La rinoplastica conservativa o “minima” indicata per i nasi con difetti poco evidenti e che comporta una minima aggressività.

Per approfondire:La rinoplastica per il naso lungo "a Pinocchio"

Approcci chirurgici

A seconda dei difetti da correggere, la strategia chirurgica prevede approcci diversi.

L'intervento su un naso gobboso comporta un'incisione tra la cartilagine alare e la cartilagine triangolare seguita dallo scollamento del dorso. Successivamente verrà asportato l'eccesso di cartilagine e gli eventuali spigoli ossei presenti sul naso.

Per eliminare dei difetti presenti sulla punta del naso (larga o prominente) prevede l'asportazione di una porzione di cartilagine alare. Nel caso che la parte sia carnosa si arriverà ad asportare il grasso sottocutaneo in eccesso. Se l'intervento è rivolto a correggere delle narici larghe, il chirurgo asporterà un cuneo di tessuto alla base dell’ala nasale.

L'intervento sulla columella deviata o procidente prevede l'asportazione di un segmento del setto membranoso.

In caso di deviazione del setto nasale, che viene effettuato se ci sono problemi respiratori, comporta la settoplastica eventualmente associata al trattamento dei turbinati.

La prima consiste nel riposizionamento o asportazione parziale del setto cartilagineo ed osseo deviati, mentre nel secondo caso viene effettuata la riduzione o l'asportazione dei turbinati.

Rinoplastica non chirurgica

I difetti del naso possono essere corretti anche con filler e tossina botulinica, il cosiddetto rinofiller. Si tratta di una metodologia utile in alcuni casi, anche se non ha gli stessi effetti e risultati di quella chirurgica.

Per approfondire:Rifare il naso con le iniezioni di acido ialuronico

Quando fare la rinoplastica?

L'intervento chirurgico di rinoplastica deve essere fatto quando:

  • si hanno difetti che possono creare dei disagi psicologici
  • oppure possono dare origine disfunzioni compromettenti per gli altri organi, come nel caso di difficoltà respiratorie a causa di un setto nasale difettoso.

L'intervento deve essere ben capito e valutato da parte del paziente. Il chirurgo dovrà non solo spiegargli vantaggi e svantaggi dell'operazione, ma anche supportarlo psicologicamente.

Chi può sottoporsi all’intervento

Non esistono limiti di età per sottoporsi alla rinoplastica e alla rinosettoplastica. È comunque consigliabile effettuarle dopo lo sviluppo puberale, quando si è certi che lo sviluppo delle strutture ossee e cartilaginee è completato.

Ovviamente l'intervento viene effettuato solo su pazienti sani e non affetti da gravi patologie e che soprattutto non hanno controindicazioni alla chirurgia, sempre dopo attenta valutazione clinica da parte del chirurgo.

Chirurgia estetica maschile

Il mondo della chirurgia estetica è diventato di interesse anche per il genere maschile che da alcuni anni ha iniziato a valutare la possibilità di correggere o eliminare delle imperfezioni o dei difetti del viso. La rinoplastica è una delle operazioni più frequenti che vengono praticate su pazienti di sesso maschile.

Rischi dell'intervento di rinoplastica

La rinoplastica e la rinosettoplastica sono interventi tra i più difficili da eseguire, sono delle vere e proprie operazioni chirurgiche che possono essere gravate anche da complicanze, quali infezioni e sanguinamento, possibili ma alquanto rare.

Ecco perché il medico a cui ci si rivolge deve essere esperto e ben conosciuto nel settore della chirurgia estetica e plastica e deve essere supportato da anestesisti altrettanto esperti e pratici della materia. Inoltre deve operare in strutture ben attrezzate e in regola con i requisiti di legge.

Solo affidandosi ad uno specialista con una formazione specifica in chirurgia plastica estetica tali complicanze potranno essere riconosciute, affrontate e risolte senza conseguenze.

Le nuove tecniche di rinoplastica sono meno invasive di un tempo e pertanto hanno sicuramente minori rischi. Infatti si è arrivati a riuscire ad evitare i sanguinamenti tutto a vantaggio di una veloce guarigione e di conseguenza un rapido ritorno alla vita quotidiana.

Per approfondire:10 domande frequenti sulla rinoplastica

Come si svolge l'intervento?

Preparazione all'intervento

Dopo aver deciso il chirurgo plastico o estetico a cui rivolgersi si dovrà effettuare la prima visita preoperatoria.

La visita servirà per fornire al medico tutte le informazioni relative alle malattie avute, gli eventuali traumi subiti e fratture al setto nasale. Dovranno, inoltre, essere consegnate le ultime radiografie, l'elenco dei medicinali che si assumono con le indicazioni di eventuali terapie ormonali, specificando tutte le patologie di cui si soffre.

Successivamente il paziente deve esporre al chirurgo ciò che percepisce come difetti e inestetismi nel suo naso, palesare tutti i suoi problemi e chiarire le sue aspettative di miglioramento.

Il chirurgo valuterà la struttura interna del naso, le sue dimensioni, la forma e ovviamente la modifica estetica che si desidera effettuare.

Nella maggior parte dei casi, lo specialista elaborerà un'immagine al computer al fine di simulare il risultato finale che si otterrà dopo l'intervento, anche se non è possibile garantire in modo completo il risultato.

In caso di rimodellamento, il chirurgo dovrà effettuare un attento studio dei parametri e dell'armonia facciale.

A questo punto il chirurgo deciderà il tipo di intervento specifico per quel caso clinico fornendo tutte le spiegazioni in merito e le alternative tecniche. Farà quindi sottoscrivere al paziente l'autorizzazione all'intervento ed lo informerà di tutti i vantaggi e svantaggi della rinoplastica.

Cosa fare prima dell'intervento

Prima di effettuare l'intervento saranno necessari esami clinici, quali ECG e gli ematochimici. Inoltre si dovrà sospendere l'assunzione di alcuni farmaci antinfiammatori (aspirina, fans, ecc) in quanto possono aumentare il sanguinamento durante e dopo l'intervento. I fumatori dovranno ridurre o meglio ancora sospendere il fumo almeno qualche giorno prima dell'operazione.

Consulto psicologico prima dell'operazione

Prima di decidersi definitivamente a sottoporsi ad una rinoplastica o rinosettoplastica, può essere utile effettuare un colloquio con uno psicologo.

Lo scopo di questo dialogo è duplice:

  • da una parte ha la funzione di dare consigli al paziente con il fine di aiutarlo a valutare le sue concrete e realistiche aspettative rispetto al risultato dell'intervento;
  • dall'altra parte, il dialogo con un medico psicologo diventa un reale mezzo per analizzare le motivazioni che possono spingere una persona ad affidarsi alla chirurgia estetica.

Lo psicologo sarà in grado di identificare le cause effettive che dettano tale scelta e soprattutto potrà aiutare il paziente a raggiungere il beneficio psicologico che può dare sicurezza e autostima.

Potrà attenuare sia eventuali paure che incertezze che possono provocare un conflitto interiore nel paziente, il quale spesso non riesce a convivere serenamente con un difetto fisico.

Lo psicologo avrà anche il compito, durante il colloquio, di comprendere quanto l'aspetto fisico sia importante per il paziente, al punto di essere alla base di un suo equilibrio interiore e psicologico che gli permette di star bene con se stesso.

La chirurgia estetica diventa quindi importante non solo per migliorare l'aspetto fisico ed estetico, ma anche per permettere ad un individuo di trovare il proprio equilibrio psicologico.

Come scegliere il tipo di naso?

Il paziente può scegliere fino a un certo punto il tipo di naso che desidera, in quanto il chirurgo deve, innanzitutto, eliminare i difetti del naso e solamente in un secondo luogo può tentare la ricostruzione in modo che risulti il più vicino possibile alle richieste del paziente.

Quest'ultimo deve ben comprendere chiaramente, prima di effettuare l'operazione, che non è possibile prevedere con esattezza come sarà l'aspetto preciso del naso una volta terminata l'operazione.

Tipo di anestesia

Gli interventi di rinoplastica e di rinosettoplastica vengono fatti in anestesia generale con ricovero in regime di day surgery. È necessario un ricovero di uno o due notti solo in casi piuttosto complessi.

Nel caso di interventi di modesta entità verrà utilizzata l'anestesia locale integrata con sedativi.

Per approfondire:La rinoplastica in anestesia locale

Come avviene l'intervento?

Il paziente dovrà presentarsi all'ora stabilita a digiuno. Quindi dopo un colloquio con l'anestesista, verrà sottoposto ad anestesia locale o generale.

Prima di iniziare l’intervento il chirurgo esegue delle infiltrazioni di vasocostrittori con il fine di ridurre il sanguinamento poi, incidendo l'interno delle narici ed effettuando lo scollamento del tessuto cutaneo, la mucosa nasale verrà staccata e sollevata in modo da liberare il tessuto osseo e cartilagineo che forma la struttura del naso.

Seguendo il piano operatorio stabilito, la struttura sarà corretta sia asportando le parti ossee o cartilaginee esuberanti, sia sostituendo le parti malformate o carenti con degli innesti ossei o cartilaginei o impianti.

Successivamente sopra la struttura così rimodellata verrà appoggiata la cute. Possono altresì essere applicate le moderne tecnologie, come il laser o la radiofrequenza, per ridurre il sanguinamento e provocare il minor trauma possibile.

Alla fine dell'intervento applicherà punti di sutura interni e procederà ad applicare un cerotto chirurgico sotto la punta del naso e ad inserire dei tamponi occlusivi nelle narici con lo scopo di assorbire eventuali secrezioni nasali.

Il medico effettuerà una medicazione esterna che servirà a mantenere il tessuti ossei e cartilaginei nelle loro nuove posizioni. Metterà una mascherina per proteggere il naso e per consentire ai tessuti di stabilizzarsi, infatti con il passare del tempo la cute si fisserà alla nuova struttura.

Quanto dura l'intervento?

L'intervento di solito ha una durata di circa un'ora, salvo casi complessi di nasi postraumatici. L'intervento è indolore e comporta solo leggeri fastidi legati alle medicazioni applicate dopo l'operazione.

Materiali per ricostruire il naso

I trapianti migliori per rimodellare il naso vengono effettuati utilizzando frammenti di cartilagine o di osso prelevati dal paziente stesso, in genere dalla cartilagine settale stessa o dalla conca auricolare, più raramente dall'osso dell'anca o da una cartilagine costale. In casi selezionati possono essere utilizzati impianti alloplastici come ad esempio il goretex.

Cosa fare durante la convalescenza?

Una volta avvenuto l'intervento il paziente dovrà restare a letto con la testa alzata. Il chirurgo spiegherà, nel caso il paziente venga dimesso nella stessa giornata dell'intervento, come sostituire le garze nel caso di dovessero macchiare di sangue. Fornirà l'elenco dei farmaci da assumere dopo l'intervento, specificando le dosi e la durata della cura.

Durante il decorso post operatorio il paziente si sentirà stanco e sonnolente a causa della sedazione e della anestesia. Una volta giunto a casa, dovrà rimanere a letto con la testa sollevata, con del ghiaccio sulla fronte e sugli occhi, per ridurre il gonfiore post operazione. I farmaci antidolorifici non sono necessari, ma possono comunque essere presi su consiglio medico.

Effetti collaterali temporanei dopo l'intervento

Il primo effetto che si presenterà sarà una lieve febbre che non dovrebbe superare i 38 gradi e che potrebbe persistere per un paio di giorni.

Il labbro superiore potrebbe risultare gonfio per cui per la prima settimana dopo l'intervento, sarà necessario parlare e ridere il meno possibile.

Si potrebbero presentare anche dei lividi in modo asimmetrico sui due lati del viso, questi avranno un graduale mutamento di colore, dal rosso al verde, quindi al giallo, per poi scomparire completamente nel giro di due settimane.

Cicatrici dopo la rinoplastica

L'intervento chirurgico di rinoplastica e quello di rinosettoplastica non lasciano cicatrici visibili, in quanto tutte le incisioni sono fatte all'interno del naso o nelle pieghe della svasatura delle narici. Nella rinoplastica “open” la cicatrice esterna sulla columella è molto piccola e di impatto estetico trascurabile.

Accorgimenti da attuare dopo l'intervento

Per due settimane dopo l'operazione si dovrà evitare ogni attività che possa far aumentare la pressione e di conseguenza sviluppare sanguinamenti, come i lavori domestici faticosi e stressanti, il sollevare pesi, svolgere attività sportive e fisiche.

Non sarà possibile soffiare il naso per le prime due settimane, successivamente per almeno un'altra settimana soffiare il naso con particolare delicatezza. Al comparire di starnuti che sono alquanto comuni a causa della irritazione della mucosa, si dovrà avere l'accortezza di starnutire con la bocca aperta. Se gli starnuti dovessero essere troppo intensi e continuativi si potrà ricorrere all'assunzione di antistaminici o decongestionanti.

Si dovrà anche evitare di appoggiare gli occhiali con montature pesanti sul naso per almeno due settimane, pertanto se sarà necessario usare delle lenti si dovrà ricorrere alle lenti a contatto

Non consumare alcolici per due o tre settimane dopo l'operazione e non fumare per la prima settimana.

Non ci sono controindicazioni all’uso dell’automobile che potrà essere guidata dopo 24 ore dall'intervento, vale a dire quando l'anestesia e i sedativi saranno svaniti.

Nessuna controindicazione nel lavare i capelli a partire dal giorno dopo l'intervento e far la doccia, si tratterà di evitare di utilizzare acqua troppo calda e di bagnare la medicazione posta sul dorso del naso.

Dopo un mese dall’intervento si può riprendere l’attività ginnico-sportiva.

Cosa e come mangiare dopo l'intervento

Se l'intervento è stato eseguito in anestesia generale si potrà dopo quattro-sei ore mangiare cercando di evitare di consumare cibi troppo caldi o che obbligano ad una masticazione intensa e lunga, proprio per questo motivo è vietato assolutamente masticare chewingum.

Converrà, inizialmente alimentarsi assumendo cibi preferibilmente liquidi e non molto densi, utilizzando una cannuccia.

Curiosità in merito all'intervento

  • Dopo un'operazione di rinoplastica o di rinosettoplastica si ritorna a respirare normalmente tra il quinto e il settimo giorno dall'intervento.
  • A guarigione completa non è necessario avere particolari riguardi per non recare danno al naso, infatti un naso completamente guarito ha la stessa robustezza di qualsiasi altro naso non operato.
  • Il naso che ha subito questi tipi di interventi nei mesi o anni successivi all'intervento non cambia la propria forma e tanto meno tende ad incurvarsi, mantiene la medesima forma che ha dopo la scomparsa del gonfiore postoperatorio: il risultato della rinoplastica iè permanente.

Un secondo intervento: ritocco o re-intervento

Il processo di cicatrizzazione dei tessuti non è sempre prevedibile, quindi a stabilizzazione del risultato avvenuta, potrebbero evidenziarsi delle piccole irregolarità. In questo caso si può decidere di ricorrere ad un ritocco chirurgico, ovvero un piccolo intervento chirurgico limitato a migliorare o correggere ulteriormente l'aspetto del naso.

Molto più raramente possono manifestarsi difetti maggiori, come un callo osseo o altro, che necessitano di un re-intervento correttivo.

Qualsiasi re-intervento non può essere eseguito prima di sei mesi dalla data del primo intervento, in quanto questo è il tempo necessario per permettere al naso di sgonfiarsi, riassorbendo i gonfiori causati dall'operazione.

Per approfondire:Quando fare la rinoplastica secondaria?

Quanto costa rifarsi il naso?

Il costo comprende l'onorario del chirurgo, quello del suo assistente, dell'anestesista e tutte le spese inerente la sala operatoria e l'eventuale clinica.

I prezzo della rinoplastica può variare anche sensibilmente a seconda di alcune caratteristiche sia tecniche (durata dell’intervento , difficoltà,ecc), sia logistiche ( clinica, ambulatorio chirurgico), sia geografiche (regioni italiane in cui il costo della vita è più basso).

Ciò che è importante sapere , è che la qualità del lavoro prestato e dei materiali utilizzati ha un costo che non può essere troppo basso, pena la qualità della prestazione stessa.

In maniera approssimativa si può dire che I prezzi degli interventi di rinoplastica si aggirano dai 4500 ai 6.000 euro.

Finanziamenti per affrontare l'intervento

I costi per sostenere un intervento di rinoplastica o di rinosettoplastica vengono spesso proposti, da molte strutture mediche private o da società finanziarie, con la formula di finanziamento.

Rappresentano un concreto sistema di agevolazione dei pagamenti.

Le società finanziarie intervengono al fine di permettere un pagamento dilazionato con rate a scadenza mensile, dietro versamento di un interesse. Il finanziamento può avvenire per coprire interamente il costo dell'intervento oppure solo una parte di esso.

Si tratterà di stabilire le condizioni del finanziamento, decidendone la durata, l'importo delle rate e le relative scadenze oltre al tasso di interesse da versare alla finanziaria.

Interventi di chirurgia plastica a carico dal Servizio Sanitario Nazionale

Se l'intervento di chirurgia plastica viene motivato per modificare e migliorare la funzione e la funzionalità dell'organo che appare compromesso, può essere mutuabile, ossia senza spese a carico del paziente.

Quando l'intervento ha solo ed esclusivamente finalità estetiche, senza quindi la necessità di intervenire su una patologia o su una funzionalità, non è mutuabile. Proprio per questo motivo che l'interventi di rinoplastica per correggere i diversi difetti del naso non sono a carico dal servizio sanitario nazionale.

Gli interventi considerati mutuabile vengono effettuati presso ospedali pubblici, policlinici, cliniche o case di cura convenzionate con il servizio sanitario nazionale.

👉🏻L'esperto risponde: Rinoplastica: in quali casi diventa mutuabile?

Vantaggi e svantaggi della rinoplastica

Rifare il naso può comportare vantaggi fisici e psicologici:

  • permette di correggere e modellare più di un difetto contemporaneamente riducendo quindi la necessità di sottoporsi ad altri interventi;
  • nella maggior parte dei casi l'intervento avviene in day hospital e non è necessaria l'ospedalizzazione, ma se lo fosse non supera mai una o al massimo due notti;
  • l'intervento richiede una convalescenza abbastanza breve. Infatti è possibile ritornare alle normali attività dopo un periodo che varia dai tre ai sette giorni a seconda del tipo di intervento subito;
  • i risultati dell'operazione sono visibile nel giro di tre massimo otto mesi;
  • grazie alle moderne tecniche anestesiologiche e chirurgiche i rischi non sono numericamente significativi e le rare complicanze, se prontamente riconosciute, sono risolvibili.

In alcuni casi la rinoplastica può presentare degli svantaggi:

  • Le operazioni di rinoplastica e di rinosettoplastica sono comunque interventi chirurgici e quindi richiedono delle incisioni e ovviamente delle visite mediche e degli esami clinici. Inoltre, benché il rischio è notevolmente ridotto, rimane sempre un intervento e come tale presenta sempre delle incognite;
  • l'utilizzo di anestesia e di sedativi;
  • la presenza di gonfiori dopo l'intervento;
  • il senso di stanchezza e di dolori muscolari;
  • fastidi respiratori determinati dall'introduzione di tamponi nelle narici;
  • possibili disagi psicologici dopo l'intervento dovuto ad una insoddisfazione dell'esito.

Per approfondire:Come superare la paura di rifarsi il naso

Data pubblicazione: 27 novembre 2012 Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2024

Autore

claudiobernardi
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 presso roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 31438.

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