Innovativa tecnica chirurgica in pazienti affetti da ischemia degli arti ed ulcere croniche

Revisione Scientifica:

barbaradeangelis
Dr.ssa Barbara De Angelis Chirurgo plastico, Medico fisiatra

Nell'ambito di pazienti con problemi di ischemia critica degli arti (CLI),la chirurgia plastica è sempre più orientata verso tecniche innovative e naturali che si sostituiscono al bypass chirurgico e /o all'angioplastica transluminale percutanea.

Nell'ambito di pazienti con problemi di ischemia critica degli arti (CLI), la chirurgia plastica è  sempre più  orientata verso tecniche innovative e naturali che si sostituiscono al bypass chirurgico e /o all'angioplastica transluminale percutanea.

Questa nuova tecnica chirurgica è  basata sull'impianto di A-PBMNC (cellule mononucleate da sangue periferico) ed è  stata applicata a tutti quei pazienti affetti da CLI con ulcere croniche degli arti inferiori e varie patologie di accompagnamento (diabete, insufficienza renale etc) che non rispondono alle terapie convenzionali.

Nella pratica sono stati impiantati 12 ml. di A-PBMNC  (cellule mononucleate) raccolte da 120 ml. di sangue periferico nella zona ischemica degli arti.
Questi pazienti, nel numero di 43, hanno mostrato un miglioramento significativo dell'arto salvato, superiore al 95% rispetto a quelli trattati con tecniche convenzionali che denunciano un miglioramento del 50%. La cosa molto interessante è  che questi pazienti, nell'ambito di due anni, mantengono lo stesso risultato di miglioramento.

Ho potuto constatare anche  una risoluzione del dolore a riposo, incremento della distanza di camminata e la guarigione delle ulcere e conseguentemente un miglioramento della qualità della vita.

Gli esami radiologici post intervento hanno dimostrato un miglioramento della vascolarizzazione e che, nei due anni di osservazione, nessuno dei pazienti trattati ha mostrato segni di regressione.

In conclusione l'iniezione locale di A-PBMNC  ha dimostrato la sua efficacia sia nel breve che nel lungo termine, riducendo in modo significativo il rischio di amputazione.
La tecnica, decisamente poco invasiva, risulta essere anche veloce e sicura nell'esecuzione in camera operatoria sterile.

Questa innovativa tecnica di chirurgia plastica è particolarmente consigliabile in quei pazienti difficili che non possono subire rivascolarizzazioni.

Data pubblicazione: 01 giugno 2016

Questo articolo fa parte dello Speciale Salute Farmaco Naturale 

Autore

barbaradeangelis
Dr.ssa Barbara De Angelis Chirurgo plastico, Medico fisiatra

Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2003 presso Università Tor Vergata.
Iscritta all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 53645.

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