Perfezionato in odontoiatria. Che significa?

sergioformentelli
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo

Mi scrive giusto oggi un utente di Medicitalia tramite la pagina dei contatti del mio sito, chiedendomi, in tono denigratorio, a quale titolo mi definissi "perfezionato" in odontoiatria.

Questo il testo dell'e-mail ricevuta:

"PERFEZIONATO IN..........
che significa, visto che non ha nessuna specializzazione oltre laurea in medicina?
Non è neanche odontoiatra (Laurea specifica di 6 anni)
è solo iscritto all'albo degli odontoiatri e presumo che abbia sostenuto un solo esame di odontoiatria. Uno solo, nel corso dei suoi studi di medicina, perciò come si è perfezionato?
la saluto cordialmente
dott. ing. geometra, p.i. meccanico   -     e-mail firmata"

La missiva denota una ignoranza (nel senso etimologico della parola) su CHI è abilitato legalmente a esercitare l'odontoiatria.

Il tono denigratorio della lettera, che dubita SENZA CONOSCERMI della mia preparazione professionale, mi spinge a scrivere in pubblico; un lettera gentile che chiedeva spiegazioni avrebbe meritato una risposta gentile privata.

Il signore (molto poco signore, per la verità) ignora che fino al 1980 NON ESISTEVA il corso di laurea in odontoiatria, e i dentisti lo facevano i medici.

Io mi sono iscritto a medicina PRIMA che esistesse il corso di laurea, come tutti quelli della mia età e più vecchi.

Ho sempre fatto esclusivamente il dentista, e mai il medico. Come mi sono "perfezionato? Semplice, come tutti quelli della mia età: imparando "a bottega", da alcuni dentisti, e con tanti e tanti corsi privati (A PAGAMENTO!!!) sia nel periodo della formazione iniziale che nel periodo posteriore e attuale di formazione professionale continua.

Quindi, caro utente dott. ing. geometra, p.i. meccanico eccetera eccetera, la mia preparazione non si basa certo sull'unico esame di odontoiatria sostenuto durante il corso degli studi.

Sono odontoiatra a tutti gli effetti, e con pieno orgoglio rivendico la mia provenienza culturale.

 

Per ultimo, altra cosa che lei ignora, il meccanismo del portale consente solo tre opzioni per gli esercenti l'odontoiatria:

  1. Odontoiatra (laureato in odontoiatria)
  2. Odontoiatra (medico chirurgo specializzato in odontoiatria)
  3. Odontoiatra (medico chirurgo abilitato all'esercizio della odontoiatria), che viene definito "perfezionato".

Lo stesso meccanismo vale per i "perfezionamenti" in gnatologia, nella quale non esiste alcuna specializzazione specifica, specialità che negli anni ha trovato uno spazio autonomo diversificandosi dall'ortodonzia, e in chirurgia orale.

In ortodonzia è possibile però frequentare una scuola di specializzazione specifica, come pure da pochi anni in chirurgia orale, riservate naturalmente ai laureati in odontoiatria.

Se il meccanismo non le piace, abbandoni pure il portale: ce ne sono tanti che trattano di medicina, dove sarà libero di denigrare i dentisti che prestano GRATUITAMENTE il loro tempo.

Le auguro la pace interiore che evidentemente lei non sta trovando.

Data pubblicazione: 19 giugno 2014

23 commenti

#6
Dr. Enzo Di Iorio
Dr. Enzo Di Iorio

Per essere buoni professionisti, a mio parere, occorron alcuni ingredienti fondamentali:
-consapevolezza dei propri limiti
-curiosità
-voglia di continuare a studiare.


La specializzazione non è un ingrediente fondamentale a dispetto di quello che pensavo in molti.

Conosco un mare di persone che si son presi la specializzazione solo per appenderla alla parete dello studio ma dal punto di vista pratico valgono meno di zero.


Ciao

#12
Dr. Sergio Formentelli
Dr. Sergio Formentelli

Risponde privatamente in e-mail l'utente:

"Caro sergio
sei stato colpito da un travaso di bile. Attento alla pancreatite. abilitato non significa specializzato.
sei un dentista come tutti gli altri, ne piu' ne meno.
Ringrazia bersani per la possibilita' di poter fare questa pubblicita'. Un tempo, ai tuoi tempi, saresti stato sanzionato dall'ordine, ma adesso, con la sindrome della poltrona vuota, ti arrampichi sugli specchi. anche un odontotecnico, abusivo, dopo 10 anni di bottega, abusiva, puo' diventare abile."

Nonostante il "dott. ing. geometra, p.i. meccanico " l'utente non ha ancora imparato l'italiano da non saper distinguere un perfezionato da uno specializzato.
Quanto alla "sindrome della poltrona vuota"... ringrazio dell'auspicio che mi permetterebbe, se si realizzasse, di passare più tempo con mio figlio o di aggiornare il mio sito.

E con questo stop. L'indirizzo e-mail dell'utente è stato messo nello spam, così la smetterà di rompermi i marroni.

#15
Dr. Emanuele Caldarella
Dr. Emanuele Caldarella

Una riflessione...

Il Dott. Formentelli ha ricevuto la sgradevole mail PRIVATAMENTE.
Avrebbe quindi potuto (più o meno signorilmente) mandare a quel paese in privato l'importuno e le sue prestestuose insinuazioni, e non pensarci più.
Invece ha voluto -di fronte a tutti- sollevare una questione spinosa, per ragioni di totale trasparenza nei confronti di tutti. Mi sembra che il Dott. Formentelli chiarisca molto bene la sua posizione: è un medico, ed è legalmente abilitato alla professione di odontoiatra. Questo pone, per quanto mi riguarda, la parola fine alle polemiche. Con buona pace di chi si è preso la briga di importunarlo. Chiunque desideri un dentista che sia laureato o specializzato in odontoiatria, può rivolgersi ad un altro professionista.
E se preferisce, può anche pretendere che il suo dentista abbia un titolo nobiliare ed un blasone. Ma questo non sminuisce i titoli del Dott. Formentelli, mi sembra.

#18
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

Gentile utente, l'Italia ha un grosso problema fa confusione tra il fumo e l'arrosto. Il fumo spesso rimane e l'arrosto va all'estero o viene relegato a ruoli marginali. Sa perché Le scrivo questo? Anch'io sono come Sergio Formentelli un medico chirurgo non specialista. Agli occhi di qualcuno è un problema, all'estero non è così. Vada su http://scholar.google.it/ e digiti "Tonlorenzi Jori" verrà fuori una metodica di trattamento delle infezioni microbiche citato nei seguenti articoli http://scholar.google.it/scholar?cites=2297947677377861085&as_sdt=2005&sciodt=0,5&hl=it della quale ora i "grandi prof" si sono appropriati. Da quello studio sono scaturiti 15.000 pubblicazioni, informazioni su quella metodica su https://www.medicitalia.it/dtonlorenzi/#info. Segnalo che tuttora ho avuto la possibilità di leggere quanto si trova attualmente in commercio. Il brevetto di molti anni fa è ancora un po più avanti. Ma che vuole anche se è peggio è propagandato da grandi prof. Fuori dall'Italia Harvard, Boston, ecc. non si sono fatti di questi problemi, non hanno guardato il fumo (specializzazioni), ma l'arrosto. Se lo facessero anche in Italia non saremmo fanalino di coda. Ma l'imperare del fumo pone l'arrosto tra le cose non importanti. I nostri figli saranno costretti ad andare all'estero. La mail pubblicata mi sembra "il manifesto della palla al piede italiana". Mi spiace per Lei....... e per i miei figlioli, che ci stanno a fare in un posto dove ci sono queste mentalità?

#20

Esprimo piena solidarietà al dr. Formentelli, vittima per qualche oscuro motivo di una persona disinformata sulle professionalità mediche, ma forse anche su molte altre cose.

Il perito industriale deve sapere che il laureato in Medicina e Chirurgia, con l'esame di Stato, è legalmente abilitato all'esercio della professione medica, ovvero può esercitare in tutti i campi della medicina e chirurgia, senza necessità di specializzazione che è solo un titolo accademico e non ha valore legale.

I progressi della Medicina ovviamente non consentono poi nella pratica, che un medico possa trattare con egual competenza dalla gastroenterologia alla neurologia, dalla chirurgia toracica a quella ortopedica, neurochirurgica e via dicendo.

Lo specialista in chirurgia toracica, se è in grado, può eseguire un trapianto cardiaco pur non essendo un cardiochirurgo, ma anche il solo laureato in medicina senza alcuna specializzazione può, legalmente operare al cervello come al cuore.
Che poi chi non è specialista o che comunque non si sia specializzato sul campo in anni e anni di sala operatoria, si guarderà bene dal fare ciò che non sa fare è un discorso di etica professionale.

Uno dei maggiori neurochirurghi italiani e d'Europa ( e forse del mondo) era specializzato in Anestesia e Rianimazione.
Durante i primi anni di carriera si appassionò alla neurochirurgia e continuò su quella strada, ma non prese mai il titolo accademico di specialista.

Come vede, caro signor perito industriale,a noi medici lo Stato ci dà piena fiducia nelle scelte professionali e non ha bisogno di convalidare con i "pezzi di carta" le nostre scelte responsabili.
Non mi pare che ciò esista in altre professioni.

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