Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Sara Padova
Sara Padova

Sto bene, non tremo più! Mi sa di sì...ha ragione lei Dott. Catania

Monica
Monica

Buongiorno a tutti gli amici e amiche un saluto da Bologna piovosa
La mamma sta benino e ha prenotato in val di fassa tre giorni dopo Natale
La sua cura come disturbo quando arriva verso 26 27 28 giorni di palbociclib le crea problemi di emorroidi
Speravo che con la terapia il suo linfonodo metastatico regredisse e invece no
Io vado a giornate cerco di tenere la mente occupata e a volte Dott.Catania quando ho la sensazione che mi esca qualcosa dal capezzolo cerco di non pensarci e mi ripeto che è tutto nella norma cmq non guardo più capezzoli e croste varie
Magari questa sensazione che mi viene potrebbe anche essere infiammazione del seno
La macchietta rossa delle foto che le avevo mandato è li stabile
Un saluto

f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Sara

Sara Padova:
L'unica preoccupazione davvero grossa è per mia figlia....ci ho pensato molto ma non mi sento di dirle nulla perché penso che la farei soffrire troppo e inutilmente...non mi piace nemmeno l'idea di raccontarle bugie, quindi devo reagire e stare bene!

Non so l'età della figlia, ma più sono piccoli, più bisogna essere letterari ed usare le loro parole; e se si usano parole tipo bua, malato e simili bisogna anche aggiungere che si tratta di una bua grande, grossa,, proprio per cercare di trasmettere un grado eccezionale e proporzionato delle terapie.

Poi a seconda dell'età e del sesso potrebbero anche chiedere o fare domande pesanti. Anche qui cercare di capire se stanno ripetendo a pappagallo o se hanno sentito qualcosa. L'importante è rassicurare e trasmettere la speranza e la volontà di curarsi e di guarire.

Rispettare i tempi, anche. Puoi essere che chiedano a piccole dosi, cioè un pezzo, elaborano, e chiedono un altro pezzo. Un poco come se stessero facendo un puzzle o stessero mangiando un boccone alla volta
Sara Padova
Sara Padova

Grazie Dott. Bellizzi per la risposta.
Mia figlia ha 9 anno e mezzo, ha perso il papà a causa di un tumore cerebrale quando aveva meno di due anni. Ha fatto negli anni numerose domande e sa bene che esistono malattie gravi. Proprio per questo motivo non mi sento pronta ad affrontare questo discorso con lei, non voglio traumatizzarla. Sbaglierò ma penso che se le cose non dovessero andare per il verso giusto...meglio che lo sappia il più tardi possibile. Attendo con ansia un suo consiglio e grazie ancora, grazie a tutti e a tutte. Ho finito proprio ora questa prima giornata di terapie...vado a casa serena!

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Cara Sara -1!!! E vai!!

Non so cosa farei al tuo posto pero' considerando l'eta' della bimba e visto che avra' i sensi acutizzati visto che ha avuto un'esperienza di vita forte io avrei timore delle paure che nascono dai non detti e dalle incertezze che a volte ingigantiscono le cose. In fondo ognuno E' la sua storia e tu non sei la storia del suo papa'!

Francesca

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Sara Padova:
Mia figlia ha 9 anno e mezzo, ha perso il papà a causa di un tumore cerebrale quando aveva meno di due anni. Ha fatto negli anni numerose domande e sa bene che esistono malattie gravi. Proprio per questo motivo non mi sento pronta ad affrontare questo discorso con lei, non voglio traumatizzarla. Sbaglierò ma penso che se le cose non dovessero andare per il verso giusto...meglio che lo sappia il più tardi possibile.

Abbiamo tante volte affrontato questo tema dei figli. Nel suo caso c'e' una ulteriore aggravante (l'esperienza del padre). Non e' facile dare consigli, ma nella mia esperienza non esistono figli "che non sanno", ma solo figli che "fanno finta di non sapere". E a 9 anni le capacita' di comprensione di quanto accade intorno a lei sono elevatissime. E altrettanto 'abilita' nell'ORIGLIARE (dietro le porte o mentre stiamo telefonando) , per comprendere "cosa stia succedendo" intorno a se'.
L'omerta' assoluta vuol dire negare loro l'opportunita' di poter ESSERE RASSICURATI e questo incrementa il livello di ansia in loro che sono nei dettagli all'oscuro, ma percepiscono SEMPRE E MOLTO BENE che stia accadendo qualcosa di grave nella propria famiglia. Non poterli rassicurare ha effetti devastanti molto frequentemente proprio nei bambini che tendono ad isolarsi ancora di piu'.
Nel suo caso mi farei aiutare con un supporto su cosa dire o non dire dopo avere scandagliato il vissuto di sua figlia gia' segnato, anche se piccolissima, dalla precedente esperienza.
Sperare che non scopra tutto da sola o attraverso le parole di altri, peggio se estranei, quanto le sta nascondendo e' un rischio troppo elevato anche se tutto e' fatto a fin di bene per proteggerli.
Ci pensi e non rimandi troppo le decisioni.
Da padre comprendo bene il suo atteggiamento protettivo, ma e' anche utile sapere se in questo modo in tempi lunghi li stiamo proteggendo veramente o stiamo arrecando ulteriore disagio e dolore.
Nell'ambito ospedaliero dove fa le terapie ci sara' senz'altro disponibile un supporto anche breve per un tema cosi' delicato. Si faccia aiutare,
- Modificato da salvocatania
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Ciao Sara, è andata!
Spero che capiterà un'altra occasione, anzi senz'altro, come ti dicevo alle 8.40 ero pronta all'I.O.V. e alle 9 ero praticamente "liquidata" senza fare nulla. I valori non erano O.K. e si aspetta la PET che purtroppo farò al 19.12.
Non sempre le cose vanno per il verso giusto però ci sono abituata e vabbè pazienza!
Comunque ti abbiamo fatto un po' di compagnia anche se non serviva per come hai affrontato la prima.... benedetto WhatsApp e questo blog !
Leggo la preoccupazione per tua figlia e posso dirti che per esperienza prima o poi è meglio che i figli conoscano la verità e sono d'accordo che il momento per metterli al corrente è importante e da sola forse è più difficile . Io sono una di quelle che ha protetto sempre e troppo mia figlia da qualsiasi evento negativo perché pensavo che a tutto c'è tempo e ho sbagliato. La vita ha parlato più di me e tuttora sono convinta che le sia difficile e doloroso affrontare l'argomento cancro con la giusta obiettività.
Le Ragazze del blog ti potranno aiutare, anzi Antonella, quando si è ammalata, la sua bambina aveva esattamente nove anni come la tua. Spero che ti legga e ti risponda.
Intanto ANDIAMO AVANTI INSIEME e ti abbraccio
Lori

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lori Fiduciaria:
Comunque ti abbiamo fatto un po' di compagnia anche se non serviva per come hai affrontato la prima.... benedetto WhatsApp e questo blog !

Ma che bello questo di gruppo virtuale-reale
67Stefy
67Stefy

Condivido con voi e per chi e' di Bologna e dintorni
POLICLINICO S.ORSOLA
Acconciatori ed estetiste disponibili gratuitamente nel reparto di oncologia per aiutare le donne sottoposte a chemioterapia a vedersi piu' belle!
A mio parere un aiuto fondamentale per vedersi piu' belle anche esteriormente e per aiutare la psiche a sconfiggere il cancro! Come diceva mia nonna trucco e pittura fanno sempre bella figura.
Buona serata ed un abbraccio di coraggio a chi sta' affrontando nuove o vecchie sfide .... noi siamo piu' forti!

Vera
Vera

Ciao Patty, grazie per le parole che mi hai scritto. Oggi ho fatto ecografia mammaria e mammografia e sembra che sia andato tutto bene. L'attesa oggi è stata molto lunga ed anche snervante per la tensione che ho accumulato col passare delle ore. Ora mi resta l'ecografia pelvica giovedì e la visita oncologica subito dopo.
Per quanto riguarda la tempistica io sto facendo ogni 6 mesi, giugno e dicembre ( esclusa la mammografia una volta l'anno), anche se faccio i salti mortali per rientrare nei 6 mesi perchè ci sono liste d'attesa lunghissime, anche di un anno, ed il mio medico di famiglia continua a prescrivermi i controlli senza mettere alcuna priorità Quando invece basterebbe mettere la priorità D e così non possono darti una prenotazione oltre i due mesi .... e allora ogni volta devo insistere con lui per far annullare la prescrizione e farla rifare con la priorità giusta. Non capisco che gusto ci trovano i medici di famiglia a complicarci la vita per quanto riguarda i controlli.
Per la visita oncologica non ho alcun problema perchè non la faccio ambulatoriamente, prenotandola al Cup,come in effetti dovrei fare, ma la faccio privatamente perchè ho scelto di essere seguita dall'oncologo che mi ha operato e che sa tutta la mia storia clinica, che non fa visite ambulatoriali. E così dopo aver fatto tutti gli esami strumentali stabilisco con il mio oncologo la data che fa più comodo per entrambi. In questo modo non arrivo alla visita oncologica con molta tensione; ad ogni visita è come se riprendessimo il discorso dove l'avevamo lasciato sei mesi prima. Non so se ho reso l'idea .... ma è un pò difficile spiegarlo.
Sto cercando in tutti i modi di non allungare i controlli oltre i sei mesi, perchè mi sento a rischio, nonostante i diversi fattori prognostici a me favorevoli. Se fosse per me li farei ogni mese ..... e forse comunque avrei la stessa tensione!
Un forte abbraccio.
Vera (Basilicata)

*Antonella*
*Antonella*

Eccomi Sara, spero di esserti d'aiuto con la mia esperienza,  sono Antonella e la mia Federica,figlia unica e ormai nipote virtuale acquisita di Lory a cui manda un grosso bacio, aveva giusto nove anni al momento della mia diagnosi ,proprio come la tua. Leggo che sei serena alla fine di questa prima giornata di terapia e questa è già una gran cosa, da mamma comprendo benissimo il tuo desiderio di protezione verso tua figlia, ma lo stesso non posso che concordare con chi ti ha  già scritto che questa non sia la strada migliore da percorrere in questo momento. Con questo non voglio dire che devi flagellarla con  continue spiegazioni e termini in medichese , però è necessario parlare, questo si, perchè la paura è una brutta bestia da gestire e genera brutti fantasmi .
Io all'epoca alla mia dissi che avevo il cancro si , senza girarci troppo attorno perchè è inutile, ma che si poteva curare, le dissi che le cure mi avrebbero tenuta a volte lontano da lei  (interventi , chemio, radio non li puoi proprio nascondere ) ed avrebbero avuto anche effetti collaterali, caduta dei capelli in primis, ma che tutto questo non avrebbe cambiato il mio amore per lei e che avrei fatto del mio meglio per guarire. E mentre leggevo lo smarrimento nei suoi occhi le ho detto che qualunque domanda, di qualsiasi genere, avesse avuto da farmi io le avrei risposto, per quello che mi era dato sapere , nel momento in cui si sarebbe sentita pronta a chiedere. Tu scrivi che tua figlia ha già fatto domande per il lutto che purtroppo avete già vissuto quindi hai già un canale di comunicazione aperto, sai già che ti ascolta e che probabilmente è anche pronta a chiedere, ma credo che occorra comunque pazienza e trovare un momento tranquillo solo per voi in cui parlare. Nel mio caso mia figlia in un primo momento  mi rispose di non essere pronta e con le lacrime agli occhi che mi avrebbe fatto sapere. E io mi sono messa in attesa si, ma nel frattempo ho cercato anche aiuto ed ho avuto la fortuna di rapportarmi   con un supporto psicologico in ospedale chiedendo consigli su cosa aspettarmi. È stato un bene per noi, mia figlia decise di chiarire i suoi dubbi nel cuore di una  notte d'estate e tra le domande che mi rivolse la prima che mi spiazzò fu "capiterà anche a me? Seguita dal più 'classico' è stata colpa mia ?"
E siccome, ohiohi ,avevo voluto proteggerla dopo mi rimproverò anche per non averla messa al corrente da subito di quello che mi stava accadendo.
Dopo la chiaccherata con annesso pianto liberatorio se ne andò a letto tranquilla e dai giorni seguenti la vidi decisamente più serena. Da allora abbiamo continuato a mantenere il canale di comunicazione aperto , talvolta ricorrendo ancora ad un aiuto esterno come quell'altra volta che , dovendo io sottopormi ad un'altra biopsia , mia figlia si chiuse in se stessa negandosi il diritto di comunicarci di avere paura per quello che poteva essere l'esito. Cara Sara nessuno di noi può prevedere il futuro, intanto vivi l'oggi (e in questo sono sicura che  tua figlia è un grande incentivo), fidati di tua figlia e fidati... di te . Ti abbraccio
E un abbraccio a chi come te è alle prese con controlli e cure

Antonella

Sabrina
Sabrina
Vera intanto gli esami strumentali sono OK
Patty per quanto riguarda i controlli io li faccio annuali e per quel che ho potuto capire gli ospedali spesso fanno fatica a gestire le tante richieste di visita in rapporto al personale medico, così allungano le tempistiche o si affidano anche a medici in formazione come è capitato a me. Non è giusto ma questo ci costringe a fare come Vera e andare privatamente.
Sara intanto la prima è passata, per quel che riguarda i figli, io non sono riuscita (anche se avrei voluto) dire a mio figlio (16anni) la natura del mio problema, perché alla fine avevo paura di turbarlo, non so, forse ho sbagliato, tua figlia ha un'altra età e penso anch'io che tu possa farti consigliare come muoverti al meglio da qualche specialista.
Lori un grosso in bocca al lupo per la Pet.
Un abbraccio
Sabrina
Ex utente
Ex utente

Sara carissima i miei figli erano più piccoli e non sono servite tantissime parole ... credo però che sia il non detto a provocare le maggiori paure in un bambino... perciò ti consiglio di farti accompagnare nelle modalità ma di prendere la decisione fi parlare con la tua piccola...
Daniela anche io ho accompagnato il mio papà ... e come Francesca pur sapendo di aver fatto ciò che potevo ora vorrei non avergli detto di cercare di reagire quando faceva la chemio o di litigare con lui quando la frustrazione dell'aver capito che era l'ultimo tratto di percorso lo faceva diventare scontroso e a tratti tagliente...
Ma io lo adoravo... la notte in cui è morto ho sognato che lo aiutavo ad alzarsi da letto.. come in segno che lo stavo accompagnando ... e questo è stato il dono più prezioso che potesse farmi
Basta anche per me oggi...
Elisa

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
*Antonella*:
E siccome, ohiohi ,avevo voluto proteggerla dopo mi rimproverò anche per non averla messa al corrente da subito di quello che mi stava accadendo.

Anche nella mia lunghissima esperienza sono di piu' I figli che " rinfacciano" in genere in eta' adolescenziale o postadolescenziale, di essere stati tenuti all'oscuro e che si traduce in pratica in una accusa molto grave e ribaltata talvolta persino con veemenza :
" perche' non ti sei fidata di me e delle mie capacita' di comprendere e di starti di conseguenza piu' vicina ?"
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
*Antonella*:
E un abbraccio a chi come te è alle prese con controlli e cure Antonella

Un pensiero particolare va ad ANTOGIALLODORATO che ogni tanto mi scrive ed e' alle prese anche lei con I suoi problemi (metastasi al fegato che ci aveva comunicato prima del primo convegno di Milano del 2013).
Ovviamente non le ho mai chiesto di scrivere nel forum : lo fara' quando e se si sente di farlo.
Ma non molla mai !
Anche se , me lo insegnate voi, non e' sempre facile stare costantemente in trincea con l'elmetto in testa e la baionetta innestata sul fucile.

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