Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Spuzzi83
Spuzzi83

Buongiorno a tutti, anzi buon pomeriggio, sono a lavoro e visto che oggi ancora non ero entrata ho pensato di fare una capatina qui.
Prima di tutto voglio rispondere a Claudina mia madre ha fatto il taxolo settimanale per tre mesi unito ad herceptin e, come ti hanno già detto, non ha avuto effetti collaterali pesanti. Le uniche problematiche che ha riscontrato ma tutte più che sopportabili sono state unghie dei piedi e delle mani nere e sensibili, sonnolenza subito dopo l'infusione data dall'antistaminico ed ogni tanto un po di torpore a mani e piedi. ma ha condotto una vita normalissima anche con lunghe passeggiate.

Mercoledì mia madre farà l'ultima biologica e allora ho deciso che in barba alle paure dei futuri controlli organizzo un viaggio a settembre in madagascar con lei, ce lo meritiamo entrambe dopo un periodo un po complicato.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo


Qualcuna di voi che avesse avuto questi effetti tardivi da radioterapia puo' dare una mano alla nostra amica palermitana ?

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/615646-gonfiore-seno-dopo-1-anno-fine-radio.html
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Faby:
Mercoledì mia madre farà l'ultima biologica e allora ho deciso che in barba alle paure dei futuri controlli organizzo un viaggio a settembre in madagascar con lei, ce lo meritiamo entrambe dopo un periodo un po complicato.

Pur di andare in Madascar...farei anche io qualche (solo qualche !!!) ciclo di terapia biologica



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salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo



Integro quanto ho scritto anni fa nel mio sito

http://www.senosalvo.com/radioterapia_intro.htm

Domande più frequenti sulla RADIOTERAPIA


1.Cosa è la Radioterapia?
La radioterapia consiste nella somministrazione di radiazioni con un apposito apparecchio (acceleratore lineare) a scopo di cura. Le radiazioni possono essere erogate dall'esterno (radioterapia esterna) o direttamente sull'organo da trattare durante l'intervento chirurgico (radioterapia intraoperatoria).

2.Perché si esegue la radioterapia?
La radioterapia, attraverso l'emissione di radiazioni, consente di curare alcune malattie, in particolare quelle tumorali. Nel trattamento delle neoplasie mammarie, la radioterapia è generalmente utilizzata in aggiunta all'intervento chirurgico, allo scopo di ridurre il rischio di recidive locali, attraverso la eliminazione di eventuali cellule tumorali residue all'intervento chirurgico.. La necessità di irradiare la mammella residua è giustificata dal fatto che eventuali residui microscopici di malattia devono essere sterilizzati in vicinanza della sede tumorale o nei restanti quadranti della mammella.

3.Quanto dura un ciclo completo e quale è la dose ?
Dopo chirurgia conservativa viene consigliata una dose totale di 50 Gy in 25 sedute in un periodo di 25 settimane (dal lunedì al venerdì) (variabile in base alla dose)

4.E' dolorosa ?
Assolutamente no.

5.Cosa devo fare prima di iniziare la radioterapia?
Prima di iniziare il trattamento va effettuato un consulto con lo specialista radioterapista; che nel corso della visita , in relazione alla situazione clinica, stila un programma terapeutico. Durante questo colloquio la paziente viene informata sui motivi del trattamento radiante, sulle modalità e tempi di esecuzione e sugli effetti collaterali seppure modesti. Indispensabile il consenso informato. Al colloquio (importante!!!!! ) occorre presentarsi con tutta la documentazione in proprio possesso perché il radioterapista, prima di iniziare il trattamento deve conoscere i reperti clinici e mammografici preoperatori e i dati chirurgici, patologici e biologici, nonché l'eventuale integrazione con chemioterapia adiuvante se è stata eseguita.



1. Cos'è e come viene fatta la "simulazione"?
Prima di iniziare il trattamento, il radioterapista, in collaborazione con il fisico sanitario, redige un piano di trattamento personalizzato, in relazione all'intervento eseguito e alla conformazione anatomica della paziente. Spesso è necessario eseguire delle scansioni TC della sede di malattia, con apparecchiatura dedicata (TC simulatore). Sulla cute vengono tatuati alcuni punti di riferimento per centrare con precisione la zona da trattare. La radioterapia inizia a circa una settimana dalla simulazione.

2. Come viene eseguita la radioterapia esterna?
Dopo aver terminato la simulazione e l'elaborazione del piano di cura ha inizio il trattamento vero e proprio. Nella maggior parte dei casi viene effettuata una seduta al giorno per cinque giorni alla settimana, dal lunedì al venerdì, per alcune settimane consecutive. Il trattamento viene eseguito in regime ambulatoriale. In occasione di ogni seduta la paziente viene accompagnata all'interno della sala di trattamento dove è alloggiata l'unità di terapia. La paziente, dopo essersi tolta i vestiti che coprono l'area da trattare, viene fatta distendere su un lettino e accuratamente posizionata secondo quanto già deciso nel corso della simulazione. La parte della macchina da cui fuoriescono le radiazioni, chiamata "testata", viene ruotata attorno alla persona per essere situata correttamente in corrispondenza dell'area da trattare. Tutta questa operazione, chiamata "set up", viene fatta di solito a luci spente: essa rappresenta la fase più importante e laboriosa di ogni seduta e richiede diversi minuti. Una volta posizionata correttamente, la paziente viene lasciata sola nella stanza e il trattamento, per lo più della durata di pochi minuti, ha inizio. Ogni stanza è dotata di sistema di comunicazione mediante interfono e di un sistema video a circuito chiuso che consente un costante controllo. Non alzatevi mai dal lettino senza che questo vi sia chiesto!

3. Dopo la seduta di radioterapia devo osservare delle regole particolari?
Al termine di ogni seduta può riprendere le proprie attività senza particolari precauzioni. La radioterapia esterna o intraoperatoria non rende radioattivi e quindi si può stare tranquillamente a contatto con altre persone immediatamente dopo la seduta.

4. Quali sono gli effetti collaterali conseguenti all'irradiazione della mammella?
Gli effetti collaterali immediati e quelli a breve e lunga Distanza sono oggi veramente modesti se la tecnica radioterapia è corretta.
a. Alterazioni cutanee: ricordiamo che la cute irradiata si comporta all'incirca come dopo una esposizione solare protratta; questo significa che le possibili alterazioni a carico della cute sono variabili da persona a persona. Le zone più sensibili della mammella sono soprattutto l'areola, il solco sottomammario e il cavo ascellare: tali zone diventano ancora più sensibili se il trattamento viene effettuato in estate in quanto la sudorazione può favorire ulteriormente la comparsa di alterazioni cutanee. Durante il corso della radioterapia e nelle settimane successive al termine della stessa, l'eritema cutaneo è ben controllabile con creme o pomate idratanti a basso contenuto di cortisone.
b. Sensazione di tensione mammaria: questo disturbo è dovuto prevalentemente ad una raccolta di liquidi a livello della mammella irradiata per effetto sia delle radiazioni che della alterata circolazione linfatica conseguente all'intervento chirurgico. Può essere utile non indossare il reggiseno. Si raccomanda di riprendere gli esercizi di riabilitazione appresi dopo l'intervento.
c. Aumentata consistenza: questa alterazione è determinata dal fatto che nella maggior parte dei casi la mammella irradiata può andare incontro ad un variabile processo di fibrosi indotto dalle radiazioni. Questo effetto può perdurare anche per diversi mesi dal termine del trattamento e a volte anche più a lungo.
Conclusioni ed eventi avversi molto rari
Il risulato cosmetico finale oggi dipende molto poco dalla radioterapia eseguita con tecnica standardizzata. Sono fattori decisamente più influenti per l'estetica, le dimensioni del tumore, la sua sede, l'ampiezza della exeresi, il volume mammario, l'abilità del chirurgo, e l'eventuale associazione chemioterapia. Le complicanze tardive segnalate in letteratura (danni polmone, pericardio e miocardio) sono oggi molto rare, poco o nulla sintomatiche. Carcinomi della mammella controlaterale si sono presentati secondo l'incidenza attesa dopo lunga osserva zione su ampie casistiche, sfatando l'ipotesi di un effetto cancerogeno delle radiazioni, inevitabilmente assorbite dal seno controlaterale. Segnalati solo (Zucali 1994 e Bolin 1996) casi veramente sporadici di sarcomi della mammella irradiata, più spesso angiosarcomi, dopo intervalli di tempo relativamente brevi (3-8 anni), verosimilmente radiondotti. La estrema rarità di queste osservazioni non può esimerci dal modificare l'attuale orientamento di eseguire sempre, quando è possibile, la radioterapia dopo chirurgia conservativa.

La comparsa di effetti collaterali è molto variabile da un paziente all'altro. Alcuni manifestano solo effetti lievi, altri più fastidiosi, e ciò dipende sia dalle condizioni di salute generali, sia dalla sede del tumore e dal tipo di trattamento cui si è sottoposti.
In alcuni casi compaiono durante il trattamento, in genere verso la fine del periodo previsto (effetti a breve termine), in altri dopo qualche tempo (effetti a lungo termine).
In ogni caso, è bene chiedere in anticipo al medico quali saranno i disturbi più probabili nel proprio caso, e gli accorgimenti e le precauzioni da assumere per minimizzare i sintomi.
Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali, sebbene fastidiosi, sono di lieve o modesta entità, e scompaiono in genere dopo qualche settimana, una volta terminato il trattamento. Solo in alcuni pazienti durano più a lungo, o richiedono terapie specifiche.
Vediamo ora quali sono gli effetti collaterali più frequenti, e i loro possibili rimedi.
· Stanchezza
· Reazioni cutanee
· Caduta dei peli e dei capelli (se viene irradiato il capo)
· Effetti sullo stato emotivo
· Altri effetti collaterali
Stanchezza
Molti pazienti si sentono più stanchi nel periodo in cui sono sottoposti a radioterapia, specie dopo le prime settimane, e a volte questo disturbo può durare anche per qualche tempo dopo la fine del trattamento.
Perché ci si sente più stanchi?
Cosa fare?
Reazioni cutanee
Le reazioni della pelle alla radioterapia dipendono dal tipo di pelle e dall'estensione dell'area trattata. Possono comparire arrossamenti e irritazione, come un eritema solare. Ciò in genere non accade subito, ma gradualmente, dopo alcune sedute. Il radioterapista ne controlla abitualmente l'eventuale comparsa, in ogni caso è bene informarlo, qualora ci si accorga che qualcosa alla propria pelle non va: in caso di reazioni importanti, infatti, il medico può sospendere il trattamento.
Come avere una buona cura della pelle durante radioterapia?
Caduta dei peli e dei capelli
La radioterapia può far cadere peli e capelli, ma esclusivamente nell'area trattata, quindi in caso di irradiazione al capo. La peluria delle aree corporee non sottoposte a trattamento non viene in alcun modo danneggiata. In ogni caso, dopo alcune settimane dal termine del trattamento i capelli e i peli ricrescono.
Effetti sullo stato emotivo
A molte persone che si sottopongono alla radioterapia capita di avvertire un cambiamento delle proprie condizioni emotive. Alcuni si sentono più ansiosi e nervosi, altri più tristi e depressi. Lo spettro delle emozioni che può comparire è molto variabile: si può provare ansia, perdita di speranza, rabbia, depressione, voglia di piangere per un nonnulla. Non si tratta di emozioni causate direttamente dalla radioterapia, ma di stati d'animo comuni a chi deve affrontare la malattia, in particolare un tumore, favoriti dal necessario cambiamento delle abitudini di vita quotidiana, e dalla preoccupazione per la malattia e le cure cui bisogna sottoporsi. Parlarne con il medico o uno specialista del team di radioterapia può essere molto utile, per affrontare meglio la situazione.
Altri effetti collaterali
Altri effetti collaterali possono comparire a seconda delle zone corporee trattate, sia a breve sia a lungo termine. Per esempio, in caso di radioterapia allo stomaco possono comparire disturbi dell'appetito e della digestione, oppure in caso di irradiazione al cavo orale può manifestarsi secchezza alla bocca, e così via, a seconda della sede corporea interessata. È importante parlare con il radioterapista di riferimento degli eventuali effetti collaterali per prevenirne la comparsa e attenuarne i sintomi.

Si può continuare a lavorare mentre ci si sottopone ad un trattamento radioterapico?
Proseguire o meno l'attività lavorativa durante la radioterapia è una scelta che varia da caso a caso. Innanzitutto dipende dalle condizioni generali del paziente, inoltre dalla sua risposta al trattamento, e infine dal tipo di attività lavorativa svolta. Non vi è in altre parole una controindicazione assoluta a continuare a svolgere il proprio lavoro, purché non si tratti di un'attività faticosa.
Se si è in buone condizioni, il tumore non provoca disturbi, non compaiono effetti collaterali da radioterapia o sono modesti, e soprattutto se si desidera farlo, si può proseguire il proprio lavoro, magari riducendo l'orario. Altrimenti si può usufruire del previsto congedo per malattia.
Nella decisione conta ovviamente il parere del medico, che darà al paziente il consiglio più adeguato nel singolo caso
- Modificato da salvocatania
LindaTorino
LindaTorino

Grazie Dr. Catania per aver parlato degli effetti della radio. A 15 giorni dal termine e dopo aver fatto raffreddare il pollo dalla rosolata al seno (mi ha fatto troppo ridere, dove le trova queste vignette???) mi sento forte come un toro. Adesso si è anche schiarite il seno e come ha detto lei fra un paio di settimane inizio con i cerotti. Ma un dubbio mi rimane e l'ho chiesto sia al radioterapista che le infermiere ma continuavano a dirmi di stare tranquilla. Qual'è il rischio che si possa sviluppare un tumore radio indotto a distanza di anni e nel caso dovesse succedere sarebbe uno nuovo o una recidiva? Purtroppo ho la visita a 7 mesi (ma non è un po' troppo?) e vorrei fugare qualche dubbio. Grazie infinite per la sua disponibilità. Linda

Claudina
Claudina

Grazie faby che bello il viaggio con tua mamma lo meritate alla grande poi vogliamo il resoconto nei minimi particolari

Patri Fiduciaria
Patri Fiduciaria

Grazie mille dott. Catania per le sue informazioni sulla radioterapia.

Bravissima Faby, ottima scelta!!!

Vera
Vera

Salve Dott. Catania,
la ringrazio dell'approfondimento sulla radioterapia.
Vorrei, a tal proposito, dire la mia esperienza, dato che ho fatto 30 sedute di radioterapia a marzo e aprile 2016. Per quanto riguarda gli effetti devo dire che gli unici che ho avuto è stato il rossore forte sulla parte trattata, che nel mio caso è stata come una vera e propria ustione (e sotto l'ascella mi è rimasta, a distanza di due anni, ancora la pelle un pò più scura) e la caduta dei peli sotto l'ascella destra, che è stata la parte interessata oltre al seno, e devo aggiungere che i peli sotto l'ascella non mi sono più ricresciuti il che mi ha lasciato un pò perplessa.
Per il resto io non ho avuto alcun altro effetto. Dal primo giorno mi sono sentita molto positiva verso questa terapia che avrei dovuto fare e mi sono imposta di non trascurare l'alimentazione e di bere 2 litri di acqua al giorno (non so se c'entra qualcosa con gli effetti).
Poi tutti gli altri effetti non mi hanno proprio sfiorato; mi era stato detto che la radioterapia mi avrebbe portato anche grande stanchezza e sbalzi di umore e invece mi sono sentita per tutto il periodo molto ricaricata, piena di energia, come quando si è impegnati a costruire un qualcosa di positivo. Lo so sembra assurdo quello che sto dicendo ma questo è quello che ho provato tutti i giorni. Ho preso casa (come ho detto in un altro precedente post) e ho vissuto da sola per tutto il periodo, essendo l'ospedale in un'altra città, non la mia. Ogni giorno facevo chilometri a piedi per raggiungere stazioni ferroviarie e ospedale e la sera facevo passeggiate di oltre 5 km. Mi sentivo con una forza da leone e ad ogni controllo dell'emocromo che facevo durante la terapia i valori uscivano perfetti, compresi globuli bianchi e piastrine. Non so, a volte penso che tutta questa positività nella radioterapia è stato dovuto al mio atteggiamento mentale, all'importanza che le ho dato dal primo giorno.
Ci sono delle domande, però, che mi sono sempre fatta ed ora, se è possibile, vorrei chiederle a lei :
1) Se si dovesse ripresentare un tumore, recidiva o nuovo tumore che sia, che necessiterebbe di radioterapia, si potrebbe ripeterla?
2) Che effetti potrebbe avere la radioterapia sul sistema linfatico ascellare?
3) Come nel mio caso perchè potrebbero non ricrescere più i peli sotto l'ascella interessata dalle radiazioni?
4) Anche se rari, che effetti potrebbe avere la radioterapia sul cuore e sui polmoni a distanza di tempo?
5) E ultimo mi riallaccio alla domanda che le ha posto Linda riguardo il rischio di un tumore radio indotto, anche a distanza di anni.
La ringrazio tanto Dott. Catania.


Vera (Basilicata)

- Modificato da Vera
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
LindaTorino:
Qual'è il rischio che si possa sviluppare un tumore radio indotto a distanza di anni e nel caso dovesse succedere sarebbe uno nuovo o una recidiva?


Le complicazioni significative da radioterapia ormai sono una vera rarita'.
E segnalate da vecchia letteratura riguardo a danni polmonari pericardio e miocardio
All'inizio in cui comincio' a diffondersi il trattamento dopo quadrantectomia si temeva un aumento di incidenza a carico persino della mammella controlaterale , smentita da una incidenza risultata sovrapponibile a quella attesa senza radioterapia.
Riguardano per lo piu' segnalazioni quasi episodiche di tumori probabilmente radioindootti, come sarcomi, piu' spesso angiosarcomi, sempre piu' rari e sporadici con l'affinarsi delle apparecchiature.

Sempre piu' lievi le alterazioni cutanee che in maggioranza sono simili a quelle di una bella rosolatura al sole di mezzogiono.
sino ad una vera scottatura solare
- Modificato da salvocatania
67Stefy
67Stefy

Grazie al dott Catania per le specifiche sulla radioterapia sempre utili.
E voglio augurare a tutte (e tutti) uno splendido week end di salute e divertimento....e brava Faby ad organizzare viaggio con tua manma in Madagascar. E' piu' che giusto premiarsi dopo tanta fatica e tante cure ......
stefania

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Vera:
devo aggiungere che i peli sotto l'ascella non mi sono più ricresciuti il che mi ha lasciato un pò perplessa.Per il resto io non ho avuto alcun altro effetto

Vera, ma Lei lo sa quanto spendono gli italiani per ottenere depilazioni definitive del cavo ascellare ?
Lei l'ha fatta gratis ed in modo DEFINITIVO con il SSN e non e' contenta ?

In genere si rifa' una valutazione dal radioterapista, ma si tende a non ripetere la radioterapia nella stessa sede.

Scherzo ovviamente mentre sulle altre domande ho gia' risposto a Linda.
- Modificato da salvocatania
Ex utente
Ex utente

Vera

Anche a me non sono ricresciuti più i peli sotto al l'ascella dx ma neppure alla sin quindi io ho sempre pensato che fosse un effetto più della chemio che della radio

Didi

MARINA
MARINA

Buonasera RFS!
Parlando di radioterapia non so se io sono sf....a o se e' un caso ma tre mesi dopo la radio ho avuto una pericardite che a sua volta mi ha procurato un flutter atriale (tachicardia altissima). Comunque superato anche questo! Poi a un controllo mammografico una liponecrosi e tessuto cicatriziale vascolarizzato
Ma dall'ultima risonanza tutto a posto.
Dott. Catania cos'e' la ciste di Tarlov?
Un saluto a tutti amici a quattrozampe compresi
Marina

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Daniela Sicilia
Daniela Sicilia

Buona sera RFS.. domani a colazione torta di farro con cacao amaro e ho con 2 cucchiai di zucchero di canna..molto dietetica..ma molto buona..come dice Berrino con poco si possono fare dolci salutari..amo fare torte..per lo piu faccio torte da colazione ..mi rilassa..al prossimo convegno portero le mie crostate integrali e qualche torta un abbraccio

☯Fede
☯Fede
Daniela Sicilia

Mi passeresti qualche ricetta? La torta di farro al cioccolato deve essere buonissima. A colazione non so mai cosa mangiare

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