Sclerosi del collo vescicale dopo prostatite da chlamydia trachomatis,terapie,chirurgia e omeopatia

Sono un ragazzo di 25 anni, 170cm x 80kg. Alla fine del 2006 ho cominciato ad avvertire sintomi di pollachiuria e tenesmo con senso di gonfiore inguinale, spasmi uretrali e mancato svuotamento della vescica, il che mi portava a stare tante ore spesso consecutive in bagno con tutti i conseguenti problemi facilmente immaginabili. Un urologo, effettuata l’esplorazione manuale del retto mi trovò prostata ingrossata, molle e infiammata, e mi prescrisse il Keraflox per una settimana con diagnosi di prostatite acuta. Contestualmente mi viene diagnosticata un po’ di “renella” che passa via con Lythos. Alla fine della cura, una nuova esplorazione rettale rilevava che la prostata era tornata a posto, sebbene i sintomi persistessero e anzi peggiorassero. Dopo alcuni mesi di ulteriori sofferenze, uroflussimetrie apparentemente regolari a parte un discreto residuo post-minzionale, un esame urodinamico incompleto per via di un mio svenimento e un’uretrocistoscopia, nel luglio 2007 mi viene diagnosticata una sclerosi del collo vescicale senza stenosi e mi viene prescritto praticamente a vita il miorilassante alfalitico Xatral 10 mg, in alternativa alla TURP che mi avrebbe portato sistematicamente a eiaculazione retrograda e ad alto rischio di recidiva per via dei lunghi tempi di cicatrizzazione (anche se so che ad Arezzo si effettua la TULIP con laser Tullio che minimizza ogni problema). I neurologi e gli ortopedici escludono rispettivamente che si tratti di vescica iperattiva o che si tratti di un problema collegato alla mia ernia lombare accompagnata da varie protrusioni discali e dall’emisacralizzazione dell’ultima vertebra (tutti problemi che, assieme ad un’ernia cervicale, presenta IDENTICI mia madre che tra l’altro ha avuto una tiroidectomia totale per noduli da tiroidite di Hashimoto). Vado avanti così per gli anni successivi, finchè nel 2008 non eseguo una serie di tamponi uretrali che mi evidenziano uno Streptococcus Agalactiae B che sembrava essersene andato via dopo una settimana di Levoxacin. Nel frattempo, accanto allo Xatral inizio a prendere ogni tanto di testa mia sia Keraflox sia Levoxacin che sembrano darmi un breve sollievo dalle sofferenze, ma mi rendo conto che sto distruggendo la flora batterica intestinale benigna e non riesco a darmi pace perché la causa dei miei mali non si trova, finchè non decido di rivolgermi ad un omeopata che con l’apparecchio EAV/MORA mi localizza un’infezione cronica da Chlamydia Trachomatis nella prostata, nella vescica urinaria, nel trigono e nello sfintere vescicale, e mi prescrive una terapia in gocce orali da assumere sotto la lingua per 85 giorni un giorno sì e uno no (Nitricum Acidum, Chlamydia Trachomatis NOS – sigla che credo stia per “ossido nitrasi” o qualcosa del genere - e Taraxacum), una serie di iniezioni locali sottocutanee di organoterapici (omotossicologici, credo) di estratti di suino (Prostata, Trigonum et Sphintere, Vesica Urinaria) per stimolare la rigenerazione delle cellule danneggiate. Inoltre, per il mio problema di insonnia mi prescrive il Rescue Remedy e mi ordina un’ecografia prostatica trans-rettale che mi rivela prostata di normali dimensioni (DT mm 35), ad eco struttura disomogenea, con presenza di minute e diffuse calcificazioni localizzate in prevalenza in sede periuretrale, come per esiti di pregresso processo flogistico; presenza di ipertrofia del lobo medio, del diametro massimo di 19 mm, con aree calcifiche nel contesto, non determinante impronta vescicale; profilo ghiandolare regolare senza il riscontro di apparenti distorsioni; nulla a carico delle vescicole vescicali, residuo post-minzionale scarso [ma nell’uretra mi sentivo un getto fastidioso da espellere]. Dalle analisi del sangue (gruppo B+) risulta che presento anticorpi anti-Chlamydia Trachomatis IgG 1:1320/IgA <1:20, Chlamydia Pneumoniae IgG 1:16/IgM <1:12, Candida IgG 1:256, Antistreptochinasi 1:160, Proteina C Reattiva 0,50, TAS 159, PSA totale 0,27, PSA free <0,07, PAP 1.0, ADH 1.1, presenti tutte le proteine dell’Helicobacter Pylori alla Western Blot (compresa la 60 kd…corrisponde forse alla proteina dello shock termico HSP60 comune alla Chlamydia?), Renina Ematica dopo moto 311, Aldosterone dopo moto 311, Serotonina ematica 64, Insulina 3,04, Lipasi 65, Rame 52, Zinco 67, Litio 0.20, Omocisteina 28.6, Colesterolo 228, lieve microcitemia NON sideropenica, iperbilirubinemia di Gilbert, Clearance UREA da urine delle 24 h 73, radicali liberi d-ROMs 348 (medio stress ossidativo), alle urine costanti “rare cellule epiteliali” e “alcuni urti amorfi”, nello sperma ho 1,5 x 10 alla sesta leucociti per ml. All’HLA presento A*03, A*11, B*35, B*53, Cw*04, DRB1*14 e DQB1*05. Come anamnesi aggiungo che a 12 anni mi hanno diagnosticato un ritardo di 2 anni nello sviluppo puberale, parzialmente trattato con Andractim gel, che presento un fastidioso recurvatum penieno verso il basso e verso sinistra di circa 20° e che fin da piccolo non sono mai riuscito a urinare in acqua. Quello che vi chiedo è se il trattamento che sto facendo ora (che mi alterna giorni di leggero sollievo ad altri di relativo peggioramento) vi sembra corretto e se mi suggerite ulteriori indagini diagnostico/preventive da fare o terapie alternative (agopuntura, cromoterapia, fisiokinesiterapia/chiropratica, riabilitazione pelvica di Kegel, idrocolon-terapia, kousmine integrata, musicoterapia, aromaterapia, ipnosi, ecc.) che mi possano accelerare/coadiuvare/favorire una completa guarigione?
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7 3
Per quel che mi riguarda è un caso molto complesso dove si intrecciano disturbi organici e psicosomatici di dificilissima interpretazione. Non ritengo pertanto utile suggerire qualsiasi consiglio se no quello di cercare di afrontare i disturbi con la minore ansia possibile e di non mettersi nelle mani degli "apprendisti stregoni".
Cordiali saluti

Prof. Alchiede Simonato

Professore Ordinario di Urologia
Università degli Studi di Palermo

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Dr. Ivano Morra Urologo, Andrologo 162 11 12
buongiorno,
la sclero del collo può causare sintomi minzionali importanti e favorire l'insorgenza di infezioni urinaire nocnhè disturbi dell'umore correlati all'importnza dei sintomi.
ritengo sensato rivolgersi presso un centro urologico di buon livello evitando cure non codificate, prive di qualsiasi evidenza scientifica fondata su seri studi caso-controllo.
cordiali saluti

Dr Ivano Morra

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Dr. Donato Barnaba Urologo, Chirurgo generale 34
C'è nella sua storia qualche aspetto che va secondo me ulteriormente chiarito. La diagnosi di sclerosi del collo vescicale congenita ( meglio definirla ipertrofia del collo vescicale ) o acquisita ( post chirurgica o più raramente post infiammatoria) deve essere confermata con dei segni di ostruzione ( quindi con una flussometria alterata nei valori di flusso max e medio) . Se questi segni di ostruzione non ci sono ( flussometria normale) allora è molto probabile che i sintomi siano legato all'infezione ( prostatite recidivante, quelle clamidia sono rare ma difficili da debellare ).
E comunque anche se vi fossero segni di ostruzione le sconsiglio per ora l'intervento perche' potrebbe avere il problema dell'eiaculzione retrograda che renderebbe più difficile una successiva fecondazione naturale, le consiglio invece in questo caso l'uso di alfa litici.
Sulle terapia alternative non mi esprimo , ma le dico che credo solo nelle terapia convenzionali e supportate da basi scientifiche .

Dr. DONATO BARNABA

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte e vi assicuro che in 3 anni e mezzo, come ho scritto, sono stato visitato da svariati urologi, nonchè andrologi, neurologi, psicologi e neuropsichiatri, tutto senza il minimo successo, questo non vuol dire che io abbia un risentimento verso la medicina tradizionale ma che finora essa non mi ha saputo dare nè una terapia valida che non fosse praticamente A VITA (e lo Xatral nemmeno mi funzionava, mentre gli antibiotici mi hanno solo distrutto la flora batterica benigna) né soprattutto una diagnosi che non fosse sintomatica (troppo facile scrivere sul referto ciò di cui io come paziente descrivo di soffrire), perchè la sclerosi del collo vescicale, escludendo la vescica iperattiva e tenendo presenti le calcificazioni, NON PUO' avere origini psicosomatiche e la presenza di anticorpi anti-Chlamydia Trachomatis (e ho anche la Pneumoniae che però non mi dà sintomi, apparentemente, e c'è chi dice che è sempre la stessa Chlamydia e chi dice che sono due ceppi totalmente diversi) mi sembra troppo "coincidenza" per non trovarci una correlazione, soprattutto quando ci sono quelle evidenze ecografiche e uroflussimetriche che ho descritto. Ciò che chiedo è se qualcuno di voi, a prescindere dalla propria specializzazione, abbia qualche idea diversa sulla terapia o abbia esperienza, diretta o no, di altri casi simili al mio GUARITI con la sola medicina, sperabilmente non solo con la chirurgia classica.
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7 3
no!
cordiali saaluti
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dopo
Utente
Utente
A me l'urologo, dopo l'uretrocistografia, disse che un non meglio precisato "sedimento" era passato dalla prostata (avevo avuto appunto una prostatite acuta) al collo vescicale che si trova praticamente nella stessa zona.
Dato che presento anticorpi anti-Chlamydia Trachomatis (la cui ricerca ho effettuato per conto mio, visto che nessun medico sembrava prendere in considerazione le eventuali CAUSE batteriche delle infiammazioni, come se esistessero davvero delle risposte standardizzate da parte dei singoli sistemi immunitari dei malati) e che il comportamento di tale batterio (che, essendo un parassita obbligato per via della sua forma sferica che lo induce a penetrare dentro le cellule e a non essere più rilevabile nei secreti né nei tamponi, è IMMUNE a qualsiasi antibiotico almeno una volta che si è insediato in uno o più organi limitrofi, perchè a lungo andare si diventa antibiotico-resistenti e la Chlamydia tende a spostarsi di organo in organo, sfido qualunque urologo a esibire una guarigione SENZA RECIDIVE da questo batterio con i soli antibiotici, siano essi tetracicline o eritromicine o altri) comprende un'evoluzione, statisticamente, anche una sclerosi del collo vescicale, mi sono rivolto ad un omeopata che mi ha localizzato la sua presenza, come già detto, nella prostata (che infatti presenta le sopra-descritte calcificazioni da pregressa flogosi, perfettamente compatibile con la Chlamydia, dato che non faccio il ciclista e non ho avuto altri modi di sviluppare un'infiammazione prostatica), nella vescica, nel trigono e nello sfintere urinario.
Non ho idea se possa essere stata una cosa "congenita" o "ereditaria", in quanto mio nonno ha sofferto di ipertrofia prostatica benigna (con sintomo di oliguria e basta, senza nessuna delle altre complicazioni di cui soffro io) e quindi tutto ci può stare, però so che pochi mesi dopo la mia nascita a mia madre scoppiò una tuba in concomitanza ad una gravidanza extrauterina, e che appunto la Chlamydia nelle donne può dare effetti di occlusione delle tube e che l'infezione da tale batterio può avvenire anche durante il parto, quindi potrei esserci anche nato.
In quel caso, se mia madre presentasse anticorpi IgG, potrebbe essere una conferma di questa ipotesi eziologica?
Inoltre ho anche una leggera congiuntivite e faringite cronica (diagnosticate da oculista e da otorino), entrambe infiammazioni di cui la C.Trachomatis PUO' essere responsabile, percui non vedo perchè non dovrei collegare i miei problemi urologici a questo batterio, vista la compresenza di tutti questi elementi "indiziari".
In risposta a chi dice che non ci si può fidare dell'omeopatia, dico innanzitutto che per un paziente cronico come me si tratta con tutta evidenza di un'"ultima spiaggia" per via dei fallimenti, nel mio caso specifico, dei medici tradizionali.
Inoltre, come si può dare più credito SCIENTIFICO a chi afferma la possibile "psicosomaticità" di una malattia come la mia rispetto a chi la individua, seppur con strumenti diagnostici non convenzionali, oltretutto suffragati da analisi del sangue dal referto OGGETTIVO.
Come può la MENTE provocare una sclerosi del collo vescicale? Chi si riduce a dare la colpa alla mente (i pensieri hanno una massa? siamo ancora nel campo della medicina o si sta arrivando alla deriva noetica?) per delle cose così gravi e invalidanti, secondo me di scientifico non ha proprio nulla, scusatemi per lo sfogo.
Io comunque non sono fideistico verso nulla, spero solo di guarire senza dovermi sottoporre alla TURP che mi lascerebbe sterile e soggetto a pericolose recidive.
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7 3
Caro Signore Lei è libero di credere quello che Le pare, ma sicuramente NON è libero di offendere dei professionisti che le rispondono gentilmente secondo scienza e coscienza a titolo assolutamente gratuito cercando solo di ben consigliare chi manifesta dei disturbi. Se le opinioni espresse non Le sono gradite la buona educazione dovrebbe suggerire di ringraziare e di rivolgersi altrove.
Inoltre Le consiglio di leggere più attentamente le risposte ricevute piuttosto che interpretarle.
Cordiali saluti
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,
la sua situazione è abbastanza usuale per gli urologi. Un fatto uretroprostatitico, con successiva infiammazione del collo vescicale, reazione sclerotica, disturbi minzionali costanti, terapie antibiotiche variegate senza che nessuno possa dare una indicazione precisa, un tempo di terapia preciso ed una guarigione certa.
Scatta l'incertezza, l'ansia, la ricerca di nuove soluzioni ( maledetto Web!!) si diventa quasi degli esperti del problema ( non dell'aspetto medico del problema!)
Si rifiuta la terapia medica, si teme la terapia chirurgica.
Il problema è, almeno a mio parere, che si tratta di una delle patologie più frustranti della urologia dei giovani e bisognerebbe affidarsi ad uno specialista ( non esistono i "mostri sacri") che possa curarla in maniera adeguata e non conflittuale
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Utente
Utente
Dottor Simonato, non avevo la minima intenzione di offendere nessuno, men che meno lei direttamente che è stato abbastanza schietto nell'esprimere la sua opinione, cosa che apprezzo!
Io ho solo risposto sulla base della mia esperienza personale...quante volte mi sono sentito dire che sono "psicosomatico" o sono "stressato" (termine usato da tutti impropriamente perchè riguarda la funzionalità delle ghiandole surrenali, secondo le intenzioni di chi l'ha coniato) o "troppo concentrato su me stesso" da medici tradizionali specialisti (medico di base, urologo, andrologo, endocrinologo, neurologo, ortopedico, dermatovenereologo, allergoimmunologo, neuropsichiatra, psicologo, etc.) semplicemente perchè arrivati al punto di "fare spallucce" PERCHE' NON AVEVANO IDEA DI COME RISOLVERE O ALLEVIARE IL MIO PROBLEMA!
Il problema in questa "querelle" però è...come è possibile credere addirittura più al potere della mente sul corpo (anche in presenza di una sclerosi organica e di calcificazioni croniche della prostata certificate con uretrocistoscopia, uroflussimetria ed ecografia trans-rettale, TUTTI ESAMI CONVENZIONALI!) sperando in "autoguarigioni per effetto placebo" (senza alcuna spiegazione scientifica) piuttosto che invece al principo dell'ormesi, dell'acqua dinamizzata che agisce NON chimicamente (perchè non si raggiunge il numero di Avogadro necessario a garantire la presenza di una molecola di principio attivo che agisca "ad vitam" sui sintomi e quindi sulle conseguenze dell'infezione anzichè sulle cause) bensì _quantisticamente_ sul disturbo funzionale dell'organo cercando di riequilibrare il sistema immunitario tramite la creazione di una malattia uguale ma temporanea da sostanze naturali potenzialmente tossiche ad alto dosaggio (del regno minerale, vegetale e animale) in modo tale da far spostare su di essa l'azione dei linfociti e far diminuire la titolazione anticorpale di tale batterio, a convalida CLINICA dell'eventuale avvenuta guarigione (tutto dipendendo ovviamente dal singolo paziente, ed è questo il limite che la medicina "standardizzata" non vuole accettare, cioè che ognuno è, vuoi per costituzione vuoi per abitudini di vita, completamente DIVERSO da tutti gli altri individui-pazienti), ovviamente accompagnata dalla scomparsa della sintomatologia?
Francamente questo secondo approccio, applicato dallo stesso Ippocrate del Giuramento, da Socrate con la famosa Cicuta e da altri ben prima della nascita dell'omeopatia classica occidentale hahnemaniana, mi sembra avere argomenti più solidi, ancorchè quasi "fantascientifici", anche perchè basati su due secoli di sperimentazioni empiriche "in vivo" e non su prove chimiche "in vitro".
Nessuna polemica con nessuno, ma solo vi chiedo di capire che dopo anni di fallimenti diagnostico-terapeutici è, per un malato cronico disperato, soprattutto giovane come me, una sorta di "ultima spiaggia" quella di affidarsi a medicine alternative, prima di Lourdes, e lo dice uno che è agnostico in tutto e mai fideistico, semplicemente di mentalità aperta e speranzoso di guarire, e nessun medico dovrebbe togliere al paziente la speranza!
Dottor Pozza, è naturale che, avendo a disposizione il web, uno che ha un disturbo organico e si sente ripetere di dover ricorrere alla magica branca psicosomatica della psicoterapia (che va bene come analisi ma quasi mai come terapia, come aveva già intuito Svevo ne "La Coscienza di Zeno"), cerchi informazioni sulla propria malattia e ne diventi poi abbastanza esperto, senza la pretesa di voler fare il medico, ripeto, ma solo di guarire o alleviare i sintomi (cosa che lo Xatral NON può fare, almeno nel mio caso, cioè non l'ho mica "rifiutata" come terapia: semplicemente NON MI HA FUNZIONATO, così come gli antibiotici a cui sono diventato resistente) o limitare i danni in vista di un'eventuale operazione di chirurgia laser TULIP/TULLIO fra un paio d'anni (ovvio che temo la TURP, alla mia età!).
Come possiamo inoltre biasimare chi vagabonda su internet alla ricerca di riscontri diagnostici con la propria malattia, proprio oggi che abbiamo saputo di quella madre che ha salvato la figlia da un tumore al cervello grazie a Google, dopo che il pediatra le aveva detto che non aveva niente ma solo "ansia"? Eh, temo che questa sarà una cosa che i medici in generale ricorderanno e dovranno tenere a mente come monito a lungo, e lo dico anche qui senza polemica personale con alcuno.
Vi ringrazio comunque ugualmente per le risposte e spero che possiate almeno darmi consigli sulle abitudini alimentari, igieniche, sportive, posturali, sessuali da evitare o da osservare scrupolosamente per non peggiorare o per alleviare la sofferenza della mia situazione clinica, anche tenendo conto delle altre richieste di consulto che ho inviato (spero che voi medici le possiate vedere dalla mia scheda sul sito per integrare le informazioni mie ivi mancanti per motivi di spazio).
Cordiali saluti
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Prof. Alchiede Simonato Urologo 220 7 3
Tutti possono sbagliare, è umano. Anche il medico sbaglia ma, se è un "medico", mai sbaglia in malafede. Questa è una realtà che spesso non viene considerata... ma questo è il nostro mestiere dove ormai tutti si sentono in grado di giudicare e dare consigli (anche in corso d'opera!)... cosa che non succede nemmeno col meccanico, l'draulico, l'elettricista, l'mbianchino, il muratore e via discorrendo.
Detto questo, comprendendo pienamente quello che ha scritto, le auguro di risolvere il Suo problema, ribadendo la mia impotenza nel darle uteriori consigli.
[#11]
dopo
Utente
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Non si preoccupi, dottore, l'importante è che abbiamo messo da parte ogni polemica personale perchè il mio unico scopo è riferire la mia situazione e cercare pareri, anche diversi, che mi possano in qualche modo essere d'aiuto, comunque grazie lo stesso per essersi interessato!
Aggiungo che ho avuto oggi alcuni degli ultimi referti sulle analisi del sangue (come al solito, fatte privatamente per scrupolo preventivo personale) e, sorprendentemente, l'omocisteina alta che ho pare non sia dovuta a una carenza di vitamina B come pensavo (anche se mi manca ancora l'ultimo referto sulla B6):
Mucoproteine 56.3
Chlamydia Psittacii IgG/IgA assenti (temevo di avere anche quella perchè per qualche anno mia nonna ha allevato dei pappagallini)
Alfa 1 Glicoproteina Acida 57.1
Vitamina B12 332
Acido Folico 6.9
Calcitonina 3.8
Vitamina D totale 5 (unico valore alterato, in quanto il riferimento minimo è di 10)
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dopo
Utente
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Aggiornamento:
Vitamina B6 332

E' un valore altissimo...dato che ho anche l'omocisteina a 28,6, può forse dipendere dalla mia recente assunzione quotidiana di integratori di fermenti lattici vivi e vitamine "L'Angelica" e di Multicentrum e VitaSi?
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dopo
Utente
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Scusatemi ho riportato un valore errato, la B6 è a 42,6, valore comunque molto alto...
Prostatite

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