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Gentile dott, la disturbo per chiederle un consiglio e una spiegazione chiara sù i risultati di 2 esami che ho effettuato dopo un episodio doloroso della durata di 1 mese che ha coinvolto il tratto lombo sacrale e la gamba dx fin sopra al ginocchio.
Premetto che ho 46 anni sono di sesso maschile peso 105 kg iperglicemico glicemia a digiuno 160180,motociclista di passione e svolgo un'attività medio pesante.
Gli esami svolti sono una radiografia e una risonanza magnetica del tratto lombosacrale di cui le dò adesso lettura degli esiti:

1)Esiti della RMN: Rachide lombare in asse. Presenza di angioma osseo al corpo L-1. Il disco L3-L4 presenta aspetto di procidenza circonferenziale simmetrica.
A livello di L4-L5 si rileva protrusione discale posteriore ad ampio raggio con impegno del forame di dx. Nornale il disco L5-S1. Canale vertebrale tendenzialmente stenotico. Note di artrosi interapofisiaria . Normale il tratto di cono cauda.

2) Esiti della radiografia:Reperto di spondiloartrosi osteoriproduttiva diffusa a pressochè tutti i metameri lombari,con grossolano ponte intervertebrale L1-L2, senza significative modificazioni di ampiezza degli spazi discali. Atteggiamento scoliotico sinistro convesso del rachide.
Come vede dottore per me questo e arabo e mi inquieta un pò,quindi vorrei chiederle se gentilmente potrebbe delucidarmi sul contenuto di tali esami e darmi qualche suggerimento sul da farsi (cure ,terapie fisiche riabilitative etc.) in quanto per me e la prima volta che mi capita un problema simile e le chiedo anche se nel futuro
prossimo questa problematica alla schiena potra peggiorare, e, se si in che maniera ?
Spero di non arrecarle troppo disturbo ma sà sono seriamente preoccupato e anche spaventato dalla situazione,comunque le auguro buone vacanze se le deve ancora fare e tanti cari saluti da Mauro.


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Dr. Mauro Granata Reumatologo, Medico internista, Geriatra 2.7k 114
Più che iperglicemico direi francamente diabetico. E’ necessario che si metta a dieta, che cali di peso e che si faccia seguire da un bravo diabetologo.
Il quadro descritto sembra poter essere messo in relazione ad una Polientesopatia iperostosante dismetabolica detta anche Spondilopatia iperostosante o DISH (Diffuse idiopatic skeletal hyperstosis). Tale malattia dalla collocazione nosografia incerta, spesso associata al diabete, è stata sempre considerata una variante della Spondiloartrosi anche se oggi può essere valutata nella diagnosi differenziale con le Spondiloartriti sieronegative. Alcune caratteristiche quali l’esuberanza degli osteofiti e le loro peculiarità rispetto ai sindesmofiti della Spondilite anchilosante insieme al risparmio delle articolazioni sacroiliache ne permettono agevolmente la definizione.
Presidi farmacologici e riabilitativi sono in genere in grado di contenere l’evoluzione della malattia. La terapia va personalizzata ed è quindi necessario che si faccia visitare da un reumatologo in grado di valutare con maggior precisione la sua condizione. MG

Mauro Granata
https://www.idoctors.it/medico/16613/0

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