Gravidanza ed Asma Bronchiale: Nessuna Paura !

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Dr. Valerio Langella Allergologo, Medico internista, Pneumologo

 L’asma bronchiale, anche di prima insorgenza, è un problema di salute abbastanza comune nelle donne in gravidanza; tale condizione può determinare effetti potenzialmente dannosi sia per la madre che per il feto a causa di una diminuzione della disponibilità di ossigeno.

Questo non significa che avere l'asma rende la gravidanza più difficile o pericolosa: in genere le donne con asma adeguatamente controllato hanno gravidanze normali con poco o nessun aumento del rischio.

Dopo anni di ricerche e studi, gli specialisti di varie branche sono oggi tutti concordi nell’affermare che è di gran lunga più sicuro gestire l'asma in gravidanza con farmaci (quando necessario!), anzichè non trattarla.

I rischi di asma non controllato nelle donne in gravidanza possono comportare aumento dei valori pressori, maggiore incidenza di preeclampsia, ritardo di crescita intrauterina del feto, parto prematuro, basso peso alla nascita. Un’ampia review del 2008 evidenzia inoltre un modesto aumento della mortalità perinatale.

Le donne in gravidanza devono pertanto gestire l'asma allo stesso modo delle donne non gravide: devono adottare norme comportamentali specifiche (protezione dagli irritanti ambientali indoor ed outdoor), devono avere un adeguato piano gestionale/terapeutico e devono eseguire un minimo di monitoraggio medico, al fine di controllare l'infiammazione e prevenire gli attacchi di asma.

Il ginecolgo/a e l’ostetrico/a devono essere informati e coinvolti nella gestione. Poiché la gravità dell’asma in gravidanza varia in senso peggiorativo in circa i 2/3 delle donne, si dovrebbero eseguire controlli frequenti per monitorare sintomi, ossimetria e funzionalità polmonare ed è altresì consigliabile monitorare i movimenti fetali quotidianamente dopo le 28 settimane, specie in fase acuta.

Se si nota una diminuzione dell’ attività fetale durante o dopo un attacco d'asma, se l'asma non è ben controllato, in caso di attacchi frequenti (specie nelle forme moderate/gravi), è ragionevole eseguire sempre un’ecografia di controllo.

Molte donne, specie le allergiche, hanno anche sintomi nasali, che possono aggravare o addirittura scatenare attacchi di asma, cosi come la malattia da reflusso gastroesofageo (molto comune in gravidanza). Il trattamento di allergie e reflusso GE è una parte importante della gestione dell'asma. In fase preventiva, dove indicato, il vaccino antinfluenzale è sicuro ed è raccomandato per tutte le donne in gravidanza.

Nessuna paura: più l’asma è sotto controllo, meno rischi si corrono.

 

 

Data pubblicazione: 29 febbraio 2016

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