Oligoastenozoospermia e cibi ricchi di grassi saturi

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Un recente studio condotto da Jill Attaman, ricercatrice dell'Harvard Medical School, afferma e prova che gli uomini che consumano cibi ricchi di grassi saturi e monoinsaturi, come ad esempio salumi, burro, latte non scremato e anche il meno apparentemente "sospettato" olio d'oliva, se consumati in eccesso, producono una minor quantita' di gameti maschili cioè, in parole più semplici, tendono ad avere un minor numero di spermatozoi che sono anche meno mobili rispetto a chi consuma cibi più ricchi di grassi polinsaturi come ad esempio gli omega3 e omega6, quelli presenti nei pesci e nei cereali integrali.

Sappiamo che i grassi polinsaturi sono componenti fondamentali delle membrane delle cellule e quindi si può pensare che questi possano influenzare positivamente anche la capacità degli spermatozoi di fecondare un ovocita.

Lo studio di Attaman, presentato durante il Congresso della American Society for Reproductive Medicine a Denver, ha esaminato il liquido seminale di 91 uomini e ha visto che i soggetti che consumavano più grassi saturi avevano un numero di spermatozoi mobili e vitali più basso, fino al 41% , e nei maschi che avevano una dieta ancora più ricca di grassi monoinsaturi la percentuale "negativa" arrivava al 46%.

Rimando per ulteriori approfondimenti su tale tema anche al Minforma :

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/214-stile-di-vita-ed-infertilita.html

Data pubblicazione: 10 dicembre 2010

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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4 commenti

#1
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

in effetti gli studi che correlano positivamente dieta mediterranea (olio di oliva = grassi insaturi) e fertilità sono numerosi, vedi sottto.

Gonzalez CA et al. Eur J Cancer. 2010;46:2555-62.
López-Miranda J et. Al. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2010;20:284-94.
Eskenazi B. et al. Human Reprod. 2005; 20: 1006-1012
Comhaire FH et al.Reprod Biomed Online. 2003;7:385-91.
Goyal A et al. BJU Int. 2007; 99:1456-60.
Giugliano D. et al. Public Health Nutr. 2006;9:1118-20.
Esposito K et al. Int J Impot Res. 2008;20 358-65.

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Da questo recente lavoro sembra che anche l'olio di oliva pur essendo ricco di grassi polinsaturi, se consumato in eccesso, può essere problematico.

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