Decalogo andrologico per una sana vita sessuale

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Ecco le dieci regole d’oro che dovrebbero, secondo la Società Italiana di Andrologia, mantenere una regolare e sana vita sessuale; queste regole sono state consigliate e ricordate all'ultimo Congresso Nazionale tenutosi recentemente a Fiuggi:

1. Adottare un sano comportamento sessuale proteggendo se stesso e gli altri: usare il preservativo, evitare bruschi movimenti di angolazione del pene durante la penetrazione e curare l’igiene personale.

2. Evitare il fumo: la sigaretta è stata associata, nell’immaginario cinematografico, al fascino maschile. In realtà, questa immagine non corrisponde a quanto oramai centinaia di studi scientifici hanno evidenziato, e cioè che il fumo riduce le performance sessuali.

3. Avere cura dell’alimentazione e tenere sotto controllo il peso: un’errata alimentazione può determinare elevati valori di grassi e zuccheri nel sangue, e fungere da fattore d’innesco di diabete; un eccessivo consumo di sale è uno dei fattori causali che producono ipertensione. Le dislipidemie, il diabete e l’ipertensione sono universalmente riconosciuti fattori associati a difficoltà di erezione, oltre a costituire importanti fattori di rischio cardiovascolare. Anche l’abuso di alcol svolge un ruolo deleterio sia sulla capacità sessuale che sulla fertilità. L’obesità è stata inoltre identificata come significativamente correlata al deficit erettile.

4. Fare sport, ma correttamente: una regolare attività fisica consente di migliorare le proprie prestazioni sessuali.

5. Avere una sana vita affettiva, lavorativa e relazionale: prendersi cura di sé è importante perché per stare bene è necessario conoscersi, accettarsi, volersi bene.

6. Fare attenzione ai rischi di alcune professioni: la salute dell’individuo nell’ambiente di lavoro è tutelata da norme di sicurezza ed è previsto un controllo da parte dei Servizi di medicina preventiva sulla loro stretta osservanza. Purtroppo non rientrano tra questi controlli anche quelli relativi alla funzione riproduttiva. È noto che l’esposizione occupazionale a molti agenti chimici o fisici può produrre danni, anche irreversibili, a carico dell’apparato riproduttivo maschile; di alcuni il meccanismo d’azione è noto da tempo di altri si sa ancora poco. È pertanto raccomandabile che siano adottate tutte le precauzioni previste dalla legge.

7. Prevenire e curare diabete e ipertensione.

8. Non trascurare i controlli nell’infanzia: alcune alterazioni della funzione sessuale in età adulta hanno la loro origine in problemi irrisolti o risolti tardivamente in età infantile.

9. Fare una visita andrologica in età adulta: la necessità di fare controlli andrologici anche nell’adulto, non solo in caso di patologia, scaturisce prima di tutto dai dati epidemiologici che mostrano come in Italia il 12,8% degli uomini abbia problemi di erezione, il 30% lamenti eiaculazione precoce e come, in caso di infertilità in almeno il 50% dei casi il problema sia maschile.

10. Fare una visita andrologica anche nella terza età: l’avanzare dell’età può determinare un progressivo indebolimento di alcune funzioni quali ad esempio la vista, l’udito e anche la funzione sessuale. Consultare l’andrologo per far presente e curare problemi di deficit dell’erezione non deve essere considerato diverso dal rivolgersi all’oculista o all’otorinolaringoiatra per risolvere i problemi della vista o dell’udito.

 

Fonte:

http://www.andrologiaitaliana.it/

 

Per approfondire:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/212-che-cos-e-l-andrologia-chi-e-l-andrologo.htmlChe-cos-e-l-andrologia-Chi-e-l-andrologo

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/196-la-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale.htmlLa-prevenzione-andrologica-nell-eta-pediatrica-e-puberale

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/229-la-menopausa-dell-uomo-esiste-l-andropausa.html

 

Data pubblicazione: 11 novembre 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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