La permalosità della prostata

Presupponiamo in molti di sapere cosa sia la prostata ma, a beneficio dei distratti, ricordiamo che trattasi di organo non strettamente necessario ma utilissimo alla attività sessuale. La sua asportazione, senza soffermarci sui perché e percome questo accade, non ha ripercussioni particolari sulla vita. Possiamo togliere le tonsille, le adenoidi, l’appendice, la milza, un pezzo di stomaco o di intestino, il frenulo e il prepuzio senza per questo vivere sensibilmente di meno.

La prostata e le vescichette seminali hanno il compito di produrre il liquido spermatico il quale, presso la congiunzione con il deferente ( tubo che porta gli spermatozoi prodotti dal testicolo), colà passando durante l’orgasmo, aspira gli spermatozoi per depressione e li porta, come noto, all’esterno. Tradotto in termini più comprensibili si comporta come l’iniettore di un diesel. Sta di fatto, quindi, che tale organo sia utile come del resto sanno coloro che hanno dovuto levarla. Tali soggetti non possono perciò eiaculare anche se mantengono il beneficio del piacere che condisce tale situazione, sempre che siano ancora in grado di avere erezioni naturali o aiutate da farmaci noti e meno noti.

Appare chiaro come un corretto uso e manutenzione dell’organo in questione sia assolutamente tra le cose da farsi per mantenere efficienza ed efficacia. Il problema comincia da qui. Il creatore, nella sua infinita saggezza, non aveva previsto che l’uomo si sarebbe organizzato ad allungarsi la vita per cui nella progettazione dell’organo non era stata prevista una durata in garanzia superiore di molto ai 50 anni ma, soprattutto,non era stato prevista l’invenzione della sedia.

La postura seduta è inequivocabilmente frutto dell’ingegno umano tendente a stare più comodi e faticare meno tanto che la maggior parte degli uomini vive e lavora seduto. Il fatto è che tale posizione mal si concilia con l’organo il quale, pigiato dal peso del tronco sopra una sedia o un sedile, pur essendo molto resistente, finisce spesso per infiammarsi e dare segni di sé con un corteo di sintomi ben noti che vanno dal fastidio semplice al dolore con la febbre, specie facendo la pipì.

Poi, altra cosa nota, è il fatto che una volta che si è infiammata, anche se curata a dovere, tende a reinfiammarsi con una notevole dose di permalosità al semplice utilizzo di quelle due o trecento cose tra alimenti ed alcolici beveraggi che hanno la capacità intrinseca di “ riscaldare” nel senso di provocare una reazione negativa dell’intestino. Quali sono?
E’ semplice, stilate una lista delle cose più buone e più pesanti che conoscete e che vi piacciono e li trovate tutti là.

Sta di fatto che sia una semplice prostatite nelle sue varianti (acuta, subacuta, cronica, batterica, abatterica, etc,etc ) sia l’ipertrofia prostatica benigna ( che di per se stessa, essendo un semplice aumento di volume correlato con l’età, non ha nulla a che fare con l’infiammazione) con la prostata dobbiamo fare i conti. Ma non possiamo aspettare i cinquant’anni perché, dall’esame del liquido seminale di soggetti anche molto più giovani si reperta, sempre con maggiore frequenza, la presenza di segni diretti ed indiretti di infiammazione associata ad una diminuzione della qualità degli spermatozoi e, questo, praticamente in assenza di sintomi.

Ciò potrebbe significare che il processo infiammatorio della prostata comincerebbe ben prima del sintomo e che potrebbe avere correlazione con la fertilità maschile. Tale ipotesi è stata ed è oggetto di studio tanto che pare provata l’associazione tra infiammazione prostatica e aumento dei radicali liberi, noti per essere la bestia nera per gli spermatozoi. Forse sarebbe meglio mangiare in piedi cosine leggere con molta acqua. Non gassata.

Data pubblicazione: 13 novembre 2011

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