Una possibile nuova terapia per i disturbi dell'erezione

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Una curiosa relazione sembra esserci tra un gas tossico, l'Idrogeno Solforato, ed i deficit dell'erezione.

Infatti l’Idrogeno Solforato (H2S), gas ben noto ai chimici per la sua tossicità, è stato confermato in una recente revisione scientifica, pubblicata dal Dipartimento di Urologia dell’Università californiana di San Francisco, come un importante messaggero biologico, a livello della muscolatura liscia vascolare, con compiti e ruoli decisivi in numerose condizioni sia fisiologiche che patologiche.

Livelli relativamente elevati di Idrogeno Solforato sono stati trovati in molti tessuti che caratterizzano tutti i mammiferi.

L’Idrogeno Solforato, sia in vivo che in vitro, si comporta come un potente vasodilatatore, soprattutto perché agisce in modo diretto sulla muscolatura liscia, presente a livello dei vasi sanguigni.

Un altro dato interessante osservato è che l’Idrogeno solforato è ben presente a livello del tessuto che forma i corpi cavernosi del pene, quelli che si dilatano quando quest’organo va in erezione, e da qui è facile pensare a questo gas come ad un elemento che possa giocare un ruolo determinante e importante nello scatenare una regolare e fisiologica erezione.

Capire cosa fa esattamente l’Idrogeno Solforato nei corpi cavernosi potrebbe fornirci altre informazioni decisive su quali sono gli esatti meccanismi che portano il pene a diventare rigido e potrebbe anche indicarci una eventuale strategia terapeutica alternativa in quei pazienti che hanno una risposta insufficiente o nulla agli attuali ed imperanti inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5i), tanto per capirci il Sildenafil (Viagra), il Tadalafil (Cialis) ed il Vardenafil (Levitra).

 

Fonte:

http://www.andrologyjournal.org/cgi/rapidpdf/jandrol.111.014936v1

Per approfondire:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html

 

Data pubblicazione: 10 dicembre 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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11 commenti

#1
Utente 232XXX
Utente 232XXX

intanto buonasera! sono un nuovo utente e le volevo chiedere tante cose intanto nell eta dei 15 anni ho dovuto FARE la circoncisione adesso ho 27 anni e da qualche anno soffro di eiaculazione precoce ed tenuta d erezione ho fatto tutti i controlli necessari ho fatto le terapie antibiotiche che avevo di bisogno di farle 1 terapia cistalgan e cistonorm 2 terapia tavanic e danzen e in fine lattobacilli,ho rifatto gli esami anche dell uretra adesso non c e piu infezione. praticamente io penso che del fatto della mia eiaculazione il problema e il frenulo corto e divetata una parte sensibile infatti se io metto la crema emla tutto ok i tempi eculatori sono perfetti premettendo anche che prendo levitra 10 mg e ezerex,mi dia un consiglio su cosa fare grazie e cordiali saluti

#2
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa ol e cause dei suoi problemi e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta un esperto andrologo.

Un cordiale saluto

#5
Ex utente
Ex utente

speriamo non sia l'ennesima bufala in campo andrologico come ce ne sono state tante nell'epoca pre viagra,si annunciava un prodotto nuovo che avrebbe fatto sfracelli poi puntualmente la delusione,forse tra poco uscira' una crema a base do alprostadil che si chiama vitaros che promette il massimo,ma gia' si sa che non riuscira' ad attraversare i corpi cavernosi quindi a che serve?...teniamoci stretti i pde5i

#6
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,

è una notizia vecchia ormai di quasi tre anni fa e non ha ancora avuto un serio sviluppo clinico!

Quindi... a lei le conclusioni!

#7
Ex utente
Ex utente

bisognerebbe pero' evitare di spargere delle illusioni riportate da case farmaceutiche prive di scrupoli,il problema erettivo e' talmente delicato che alimentare speranze a chi non risponde ai farmaci attuali e' sbagliato

#8
Ex utente
Ex utente

Dimenticavo una cosa,l'andrologo che mi visitava qualche anno fa mi parlo' di un farmaco chiamato zoraxel a base di acido clavulanico che a differenza degli altri agiva a livello centrale e non piu' sulla circolazione del sangue,era in sperimentazione e prometteva bene vorrei sapere se ha mantenuto le promesse

#9
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Gentile lettore,
la mia informazioni non partiva dall'esistenza di un farmaco prodotto da una pregiudicata casa farmaceutica ma era soltanto una segnalazione di una ricerca che però pare non abbia avuto adeguati sviluppi.
Al suo secondo quesito le dico invece che anche per l'acido clavulonico (antibiotico già in commercio per altro da diversi anni), dopo alcune notizie "incoraggianti e sconvolgenti", fatte circa due anni fa, poi tutto si è arenato ed il prodotto viene usato ora solo come antibiotico; sempre a lei le conclusioni del caso!
Un cordiale saluto.

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