Peyronie, diabete, fibrosi e... dintorni

giorgiocavallini
Dr. Giorgio Cavallini Iscritto decedutoChirurgo generale, Andrologo, Urologo

Sul morbo di La Peyronie è stato scritto di tutto e di più. E pertanto mi limito a riportare i links ove trovare maggiori informazioni:

Uno, fra i tanti problemi che presenta questa malattia è la assenza di una causa precisa che ne spieghi l’ insorgenza. Prove epidemiologiche hanno individuato nelle cause di fibrosi del pene le cause di Peyronie: in altre parole questa malattia è più frequente in tutte quelle condizioni che generano fibrosi del pene: età avanzata, diabete, traumi, ipogonadismo (testosterone basso), chirurgia del piccolo bacino. Inoltre gli antifibrotici (nel caso specifico antiossidanti) si sono dimostrati attivi nella terapia del La Peyronie, ma per lo più quando sono accompagnati da altri farmaci.

In ogni caso mancano prove dirette sperimentali della derivazione di Peyronie da fibrosi. La qual cosa può sembrare facile da dimostrare se fossero disponibili animali che si ammalassero di tal malattia. Appunto: se. Perché non esistono animali che si ammalino spontaneamente di Peyronie.

Pertanto bisognerebbe poter disporre di una coorte di pazienti con Peyronie, affetti da una patologia di qualche genere in grado di produrre la fibrosi del pene, revertendo o guarendo o migliorando la quale malattia migliorasse anche il Peyronie stesso.

E questa malattia esiste nel genere umano, ed è il diabete. Spesso il diabete viene diagnosticato tardivamente, a volte anche dopo anni dalla insorgenza, ingenera fibrosi, e si accompagna nel 16% dei casi a Morbo di la Peyronie. Pertanto, il giochetto è stato abbastanza semplice: come l’ uovo di Colombo. Si trovano pazienti con Peyronie e diabete non ancora diagnosticato, si tratta il diabete e si vede cosa succede alla placca. E questo effettivamente succede: la riduzione della placca e della deformità si accompagnano alla riduzione della glicemia indotta da farmaci, e tanto più è alta la glicemia di partenza tanto maggiore è la riduzione della placca.

Una conseguenza pratica e terapeutica di questa ricerca, oltre alla ovvietà di curare il diabete non diagnosticato nei Peyronie, è che farmaci antiossidanti (carnitine, coenzima Q10) già utilizzati per Peyronie vengono “sdoganati”. Difatti il diabete provoca fibrosi e gli anti-ossidanti sono antifibrotici per eccellenza.

Bibliografia

  • Casabé A. et al. J Sex Med. 2011;8: 518-23.
  • Cavallini G. et al. Urology, in stampa.
  • El-Sakka AI et al. J Urol. 2005;174:1026-30.
  • Tefekli A. et al. Asian J Androl. 2006;8:75-9.
  • Usta MF. Et al. J Urol. 2004;171: 775-9.
Data pubblicazione: 09 novembre 2012