Carenza gonadotropine cause cura.

Che cosa è l'ipogonadismo da carenza di gonadotropine?

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

La situazione clinica di carenza di gonadotropine, chiamata anche ipogonadismo ipogonadotropinemico, è generalmente dovuta ad un problema clinico a livello dell’ipofisi o dell’ipotalamo.

A cosa servono ipofisi e ipotalamo?

Queste sono due strutture anatomiche, strettamente collegate fra loro, situate alla base del nostro cervello, e che costituiscono la più importante stazione di interconnessione fra il sistema nervoso centrale e quello endocrino.

ipofisi

La ghiandola Ipofisi

In una situazione di normalità l’ipotalamo rilascia un ormone il GnRH (Gonadotropin-Releasing Hormone) che va a stimolare l’ipofisi a produrre l’FSH (Follicle Stimulating Hormone) e l’LH (Luteinizing Hormone); questi ormoni a loro volta, a cascata, vanno a stimolare, nel maschio, la normale attività dei suoi testicoli che così rilasciano gli androgeni, cioè gli ormoni che scatenano la pubertà, cioè il normale sviluppo dei caratteri sessuali, e determinano la regolare vita sessuale adulta di un uomo.

                   

Quali sono le cause dell'ipogonadismo da carenza di gonadotropine?

Diverse sono le cause che possono scatenare un ipogonadismo da carenza di gonadotropine, ad esempio:

  • tutti i danni, che possono interessare l’ipofisi e l’ipotalamo (traumi, interventi chirurgici, terapie radianti, infezioni, tumori);
  • problemi a livello genetico, ad esempio questa situazione clinica la riscontriamo frequentemente nella Sindrome di Kallmann, cioè una patologia ereditaria che a volte è accompagnata da anosmia che è la perdita totale della capacità di percepire gli odori;
  • l’uso di alte dosi e a lungo termine di farmaci oppioidi o steroidi.

Tutte le cause che impediscono la produzione di gonadotropine portano, come già detto, ad una problema critico nello sviluppo di una regolare pubertà e della conseguente vita sessuale di uu uomo.

Per approfondire:Ipogonadismo: nuove terapie per l'infertilità maschile

Quali sono i sintomi?

I sintomi da ricordare sono:

  • a volte, l'incapacità a percepire gli odori,
  • la mancanza del normale sviluppo puberale (si può avere uno sviluppo incompleto o ritardato),
  • a ruota si può avere la mancanza dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari, ad esempio assenza di barba, peli pubici e sottoascellari, in alcuni casi ancora statura piccola, testicoli di volume ridotto e da ultimo anche disturbi all’erezione.

Come curare la carenza di gonadotropine?

La terapia di questa situazione clinica dipende dalla causa che l’ha determinata e quindi, in alcuni casi, può essere utile la somministrazione di GnRH, oppure l’utilizzo di testosterone per via iniettiva o attraverso cerotti a rilascio lento oppure in gel; ancora, se presente un tumore a livello ipofisario, vi è invece un’indicazione chirurgica.

Guarda il video: Testosterone basso: cosa fare?

Le aspettative di tali terapie, quando ben mirate e fatte al momento giusto, sono buone e gli uomini con questa sindrome possono avere alla fine la loro normale pubertà e recuperare anche la loro fertilità.

La prevenzione dipende sempre dalla possibile causa scatenante; se vi è una storia famigliare di ereditarietà può essere utile una valutazione genetica. Per prevenire infine un ipogonadismo ipodonadotropinemico, dovuto ad un incidente sulla strada o sul lavoro, bisogna mettere in atto tutte le misure atte a scongiurare eventuale e possibili importanti traumi cranici.

Spesso, in presenza di un ipogonadismo, il ritardo puberale, l’eventuale riduzione del volume dei genitali e la presenza di un disturbo della sfera sessuale rendono necessario, per l'uomo che presenta questa patologia, un supporto psicologico, per meglio affrontare il problema che frequentemente si scatena e che è dovuto, quasi sempre, ad una cattiva autostima.

                   

Per approfondire:Cos'è l'andrologia e chi è l'andrologo?

Data pubblicazione: 26 agosto 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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