Sesso dopo infarto.

Si può fare sesso dopo un infarto?

ginoalessandroscalese
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo

Come erroneamente si è portati a pensare da molti anni si è affermato l'idea che l'attività sessuale sia sconsigliata nei pazienti che hanno avuto l’infarto e cardiopatici, e che sia ancora molto più pericolosa la assunzione di farmaci per curare la disfunzione erettile. In effetti non è proprio cosi e il sesso dopo l'infarto non è affatto sconsigliato.

Attività sessuale e disfunzione erettile dopo l'infarto

I pazienti reduci da un infarto hanno disturbi di circolo arterioso che si sono manifestati a livello delle arterie coronarie del cuore. Esse hanno un calibro leggermente maggiore rispetto alle arterie cavernose del pene e rispecchiano lo stato delle arterie degli altri organi.

Si deduce, quindi, che le arterie cavernose porbabilmente non sono molto efficienti e spesso il problema cardiologico si associa a un problema di disfunzione erettile che emerge sintomatologicamente dopo l’infarto. Esso è caratterizzato da una tumescenza peniena ed una rigidità peniena non sufficiente alla penetrazione.

Il paziente infartuato e cardiopatico quando va dal medico ed espone il problema spesso si sente dire: “mi dispiace pensi alla sua salute e lasci perdere la attività sessuale, è pericolosa!” per poi essere congedato. Il paziente esce dallo studio medico mortificato e si sente menomato di una parte per lui importantissima.

Sesso dopo un infarto: salute sessuale del paziente

L'attività sessuale è un'attività aerobica e come tale non dovrebbe essere sconsigliata ai pazienti cardiopatici e post-infartuati, sottoposti ad angioplastica o a posizionamento di stent coronarici (PTCA). Basti considerare che il consumo energetico durante l'attività sessuale è di circa 1,4-3,6 kCal/min contro le 9,2 consumate durante una corsa. 

Allo stesso modo la terapia per la disfunzione erettile (Cialis, Levitra, Sildenafil, Spedra, Viagra) può essere consigliata a questa tipologia di pazienti essendo essi farmaci ad azione vasodilatatoria e quindi farmaci che addirittura migliorano il circolo a livello delle arterie periferiche.

Certamente bisogna prestare attenzione alla possibile incompatibilità e alle interazioni potenzialmente pericolose fra farmaci cardiologici e farmaci per la cura della disfunzione erettile come, per esempio, l’associazione con farmaci appartenenti alla categoria dei Nitroderivati:

  • Sublinguale: carvasin 5mg, trinitrina perle, natispray.
  • Orale: carvasin, diniket, duronitrin, elan, ismo, monocinque, monoket, nitrosorbide.
  • Cerotti: adesitrin, deponit, minitran, nitro-dur, nitroderm tts, nitrosylon, top-nitro, triniplas, venitrin t.

Sesso e infarto: la valutazione dei singoli casi

Quindi è necessario non generalizzare e ogni singolo caso e la relativa terapia va attentamente valutata in maniera sinergica fra cardiologo ed andrologo. Non tutti, infatti, hanno lo stesso tipo di risposta in seguito a stimolazione sessuale e in seguito alla assunzione di determinati farmaci.

Le linee guida cardiologiche ci dicono che è indispensabile correggere i fattori di rischio (fumo, obesità, dieta ecc) e la ripresa graduale dell'attività fisica aerobica che teoricamente dovrebbe comprendere anche quella sessuale, che però deve sempre essere preceduta da una rivalutazione specialistica con test da sforzo. Con questo esame si valuta la risposta del cuore allo stress fisico così come accade durante una stimolazione sessuale. Molto importante è seguire con la massima attenzione le cure prescritte.

Al paziente cardiopatico e infartuato se sessualmente attivo non deve essere preclusa la possibilità di fare sesso dopo l'infarto, anche quando dovesse subentrare un problema di disfunzione erettile. Una attenta valutazione multidisciplinare (cardiologo, andrologo, diabetologo) è indispensabile per curare efficacemente anche questo aspetto in tutta sicurezza rispondendo efficacemente alla richiesta di salute sessuale del paziente.

 

Fonti:

Data pubblicazione: 20 febbraio 2015 Ultimo aggiornamento: 11 ottobre 2021

1 commenti

#1
Specialista deceduto
Dr. Giorgio Cavallini

Dati vecchi degli anni 90 a canforto di questi:
la frustrazione indotta dal deficit erettile aumenta il lavoro cardiaco di 5-10 volte, l' attività sessuale di 1-2 volte.
Pertanto meglio curare il deficit erettile per diminuire il lavoro cardiaco e quindi il rischio di re-infarto
Un saluto

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