Spermatozoi (di topo) creati in laboratorio

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

E' questa una notizia che ci arriva dal Giappone, disastrato dal terremoto e dalla sua centrale nucleare di Fukushima, dove alcuni ricercatori della Yokohama City University e del Bioresource Center hanno pubblicato su Nature un lavoro dove viene presentata una metodica nuova che permette di riprodurre in laboratorio spermatozoi maturi e capaci di fertilizzare un ovocita .

I ricercatori giappponesi, replicando in vitro tutti i passaggi del lungo e delicato processo che nei mammiferi porta alla maturazione finale delle cellule germinali maschili, hanno ottenuto un risultato unico ed eccezionale, cioè spermatozoi.

Nella gonade maschile dei mammiferi, il testicolo, il processo di maturazione delle cellule germinali dura diverse settimane, nell'uomo ad esempio circa 10 settimane.

Si parte dagli spermatogoni che sono cellule che hanno 46 cromosomi (nel maschio la formula corretta è 46 XY) per arrivare agli spermatidi, cellule con un patrimonio cromosomico dimezzato  a 23 che, dopo avere preso tutti i caratteri tipici (ad esempio il tratto intermedio e la coda), diventano spermatozoi maturi, mobili e quindi capaci di arrivare a fecondare un ovocita.


Spermatozoi ed Ovocita

Questa maturazione, chiamata spermatogenesi, è così complessa e controllata da una miriade di fattori e  segnali, anche ormonali, che nessuno finora era mai riuscito a ripeterla con successo nel chiuso di un laboratorio.

I ricercatori nipponici, prendendo pezzi di testicolo di topo e non cellule singole, con una tecnica specifica sono riusciti a coltivare queste cellule in vitro e a farle maturare in particolari terreni di coltura, per oltre due mesi, fino ad arrivare ad ottenere degli spermatozoi maturi.

Su questi spermatozoi si è fatto anche un "test di fertilità" e sono nati topolini che anche loro sono risultati essere capaci di riprodursi.

Naturalmente ancora molta strada deve essere fatta per portare questi dati e la tecnica presentata ad una loro applicazione clinica reale sull' uomo ma tutto questo apre nuove prospettive sicuramente interessanti per combattere l'infertilità maschile, soprattutto per quei giovani preadolescenti ed adolescenti affetti da un problema tumorale e destinati ad indicazioni terapeutiche importanti e pericolose per la loro futura fertilità, come ad esempio una chemio od una radioterapia.


Fonte: : "Reproductive biology: In vitro sperm maturation", Nature

Data pubblicazione: 07 aprile 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

Iscriviti alla newsletter

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!