La disfunzione erettile dopo terapia per cancro colorettale è un problema sottovalutato

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Il cancro colorettale è una patologia frequente e riguarda 38.000 persone all’ anno nel Regno Unito. Il 50% dei pazienti ha una sopravvivenza globalmente considerata superiore a 5 anni dopo la terapia.

La maggior parte dei pazienti è di sesso maschile e una ricerca recente ha evidenziato che il 75% degli uomini curati per cancro colorettale soffre di disfunzione erettile rispetto a circa il 60 % dopo asportazione della prostata per cancro.

Una ricerca inglese appena pubblicata ha selezionato 28 pazienti trattati per cancro colorettale con modalità diverse, la maggior parte dei quali operati, sottoposti a chemioterapia, alcuni a radioterapia ed alcuni portatori di stomia. Dopo aver ottenuto il consenso, sono stati sottoposti ad intervista ed è emerso che in 24 era presente disfunzione erettile e conseguente disagio.

Una adeguata informazione pre-trattamento era stata data a solo 10 pazienti, in particolare ai più giovani.

Dopo la terapia la maggioranza dei pazienti non ha esposto il problema ai medici curanti e a quelli che l’ hanno esposto nella maggior parte dei casi non è stata fornita una adeguata informazione sulle possibilità terapeutiche.

Lo studio ha concluso che sarebbe auspicabile formare nel personale sanitario una conoscenza adeguata del problema e fornire le conoscenze necessarie per informare adeguatamente i pazienti sia prima sia dopo il trattamento tenendo conto non solo della sopravvivenza e dei risultati oncologici ma soprattutto della qualità della vita che, per la maggior parte dei pazienti, è pesantemente influenzata dalla capacità sessuale.

 

Fonte: BMJ,2011,343:d5824 doi:1136/bmj.d5824

Data pubblicazione: 02 novembre 2011

Autore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Universita' Studi Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 31610.

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4 commenti

#1
Dr. Enrico Conti
Dr. Enrico Conti

Caro Favara, il Tuo intervento in merito alla DE correlata alla terapia dei tumori del colon retto è indice di sensibilità umana e professionale a questa problematica, per lungo tempo sottaciuta. Sappiamo bene che la chirurgia delle neoplasie rettali, specie se preceduta da radioterapia, si accompagna ad un elevato tasso di disfunzione erettile, per non parlare delle problematiche sessuali di chi vive con un ano preternaturale. Personalmente ritengo che urologi e chirurghi possano (e debbano) confrontarsi sempre di più sull'approccio e la terapia di queste problematiche che - va detto - hanno sempre una soluzione, a patto che il paziente sia inserito in un percorso andrologico che lo incoraggi a recuperare la vita sessuale. Mi permetto di aggiungere il link di un mio articolo informativo in merito, per chi desiderasse un approfondimento in merito. Cordiali saluti.
Enrico Conti


https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/788-il-trattamento-delle-disfunzioni-sessuali-nei-pazienti-con-tumore-del-colon-retto.html

#2
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Grazie Enrico, per il commento che condivido del tutto e per il link sicuramente utile a chi legge
Andrea

#3
Dr. Giovanni Beretta
Dr. Giovanni Beretta

Caro Andrea,

anch'io mi associo alle corrette considerazioni da te fatte nel tuo blog e a quelle esposte dal collega Conti.

Anche questo è un segno che i tempi sono cambiati, per fortuna, su queste problematiche sessuali iatrogene in meglio.

Rimane ancora qualche insensibilità sugli eventuali effetti collaterali, sempre a livello della sfera sessuale, quando si utilizzano terapia farmacologiche particolari e mirate.

A questo proposito mi permetto pure io di inserire nel tuo blog un mio Minforma su queste tematiche:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/231-farmaci-e-interventi-che-possono-danneggiare-la-sessualita-maschile.html .



#4
Dr. Andrea Favara
Dr. Andrea Favara

Grazie Giovanni, per il commento e per il link
Andrea

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