La blefaroplastica superiore

La blefaroplastica è una procedura chirurgica che ha lo scopo di migliorare l’aspetto estetico e la funzionalità delle palpebre, rimuovendo o rimodellando in maniera personalizzata la pelle, il tessuto muscolare, il tessuto grasso in eccesso dalle palpebre stesse. Non sempre sarà necessario agire sui tre tessuti; il tipo di tessuto in eccesso e la quantità variano da caso a caso in base alle esigenze del paziente e alle indicazioni fornite dal chirurgo.

Le incisioni sulla palpebra superiore formano una sorta di ellisse che ha un vertice in prossimità del canto interno dell’occhio e l’altro alcuni millimetri oltre il canto esterno. Viene rimossa quindi la cute in eccesso ed eventualmente le borse adipose. Talvolta anche il muscolo orbicolare delle palpebre viene ridefinito. Le incisioni vengono quindi richiuse con suture particolarmente delicate. La blefaroplastica non è in grado di correggere le rughe periorbitarie (zampe di gallina), la caduta del sopracciglio o le occhiaie.

Alla blefaroplastica possono essere associate tecniche di ringiovanimento cutaneo (laser o peeling chimico), elevazione del sopracciglio o trattamenti con tossina botulinica per le rughe perioculari. L'intervento di blefaroplastica richiede da una a tre ore in relazione al numero di palpebre da operare (soltanto due o tutte e quattro). In mani esperte le complicanze dell’intervento di blefaroplastica sono rare e solitamente minori. Le complicanze minori sono una lieve asimmetria di cicatrice, la comparsa di grani di miglio lungo i punti di sutura o degli ematomi che persistono più a lungo.

Tra le complicanze maggiori ci sono incompleta chiusura della palpebra superiore e l'ectropion eccessivo stiramento della palpebra inferiore. Tuttavia tali complicanze sono estremamente rare. Dopo l’intervento un bendaggio lievemente compressivo o ghiaccio possono essere applicati per alcune ore. Le suture vengono rimosse generalmente tra il sesto e il dodicesimo giorno dopo l’intervento. Non è consigliabile l’esposizione al sole nei due mesi successivi all’ intervento di blefaroplastica. www.stefanoranno.it

Data pubblicazione: 03 ottobre 2013

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