Il trauma cranico nel bambino

francesco.luzzana
Dr. Francesco Luzzana Chirurgo toracico

Buonasera dottore, questa sera il nostro bambino facendo il superoe è caduto dal letto e ha picchiato la testa, non capiamo come stia, vede che bernoccolo?… lei che dice?

Una sera si una no, il trauma cranico si presenta in Pronto Soccorso.

Cosa fare quando il nostro bambino cade e picchia la testa? Come ci dobbiamo comportare? Possiamo gestire la situazione a casa o dobbiamo avere un parere medico andando in pronto soccorso? 

Nel trauma cranico del bambino la prima cosa da fare è verificare l'”entità” del trauma. Da che altezza è caduto? Su cosa ha colpito? Ha messo le manine avanti o ha picchiato la testa senza frenare la caduta? C’è il bernoccolo? Tutto questo perché nel trauma cranico conta tantissimo l’energia cinetica dell’impatto.

Un conto e cadere mentre si sta imparando a camminare (da circa 60 cm) un conto è – ad esempio – la caduta dal fasciatoio (da oltre 120 cm).

Anche il tipo di pavimento ha la sua importanza, un il marmo o le piastrelle sono molto diverse da un tappeto o il parquet.

D’accordo, ma quando il bambino ha picchiato la testa noi cosa dobbiamo fare?

Subito dopo il trauma occorre verificare come sta il bambino. Non ha dolore? (non piange) ottimo segno! Non ci sono segni sulla zona di impatto? Buon segno, vuol dire che non vi è stato un trauma importante. C’è il bernoccolo? Questo segno ci indica che ci è stato un trauma. Contrariamente a quanto si creda, il bernoccolo non vuol dire che il trauma si “sfoga” e che quindi possiamo stare tranquille, anzi, vuol dire che il bambino ha preso una bella botta.

Se la caduta è stata importante (es. fasciatoio) attenzione a non muovere il bambino! Potrebbe esserci una concomitante lesione della colonna vertebrale. Il consiglio in questo caso è di non spostarlo (o di muovere il meno possibile il collo e la colonna) e chiamare il 112 per avere consigli su come comportarci.

Nel caso classico di caduta con bernoccolo come ci dobbiamo comportare? Dobbiamo rivolgerci ad un medico?

Dopo un trauma di questo tipo occorre osservare il nostro bambino per verificare che non ci siano segni di sofferenza neurologica. Occorre anzitutto osservare le pupille e verificare che siano uguali e che non cambino nel tempo. Occorre verificare poi che non vi siano atteggiamenti strani (movimenti involontari, difficoltà a parlare o riconoscere gli oggetti) o comparsa di vomito. Qualunque di questi segni nelle ore successive ad un trauma cranico, impone una valutazione medica immediata, occorre cioè chiamare il 118 e affidarsi a loro.

Mi raccomando, non correte nel primo ospedale a tiro (quello vicino casa, per intenderci) ma contattate sempre prima il 118. L’ospedale sotto casa potrebbe non disporre delle specialità idonee per gestire questo tipo di urgenza.

Ma il bambino deve essere tenuto sveglio?

Spesso il bambino si fa male la sera, quando è più stanco e distratto. Dopo il pianto per lo spavento e il dolore sentito, tenderà ad addormentarsi. Sarà molto difficile tenerlo sveglio. Se non ci si riesce, occorre controllare il respiro e dopo un’oretta risvegliarlo e controllare le pupille. Tale operazione dovrà essere ripetuta più volte nella notte.

Purtroppo il trauma cranico nel bambino è molto frequente e al tempo stesso, per fortuna, di solito senza conseguenze. Del trauma cranico ne parliamo accuratamente nei nostri corsi rivolti a genitori e operatori che hanno a che fare con i bambini. Ne parliamo anche in questo video

Speriamo che questi consigli siano utili e vi invitiamo comunque a contattare il 118 per ogni dubbio qualora vi troviate in difficoltà.

"Dottore, possiamo andare a casa tranquilli?" Si, ma fate attenezione che non succeda di nuvo, arrivederci!

Data pubblicazione: 06 marzo 2017 Ultimo aggiornamento: 10 gennaio 2018

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!

Guarda anche trauma cranico