Vademecum del rischio malattie infettive in un rapporto sessuale

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

Moltissime sono le richieste di consulto che arrivano da parte di pazienti, i quali a fronte di un rapporto sessuale da loro ritenuto a rischio, chiedono a noi Venereologi (medici specializzati in dermatologia e malattie sessualmente trasmissibili) la percentuale del medesimo rischio da loro corso.

E' fondamentale anteporre che pur nell'impossibilita' di stabilire delle percentuali numeriche relative al grado di esposizione alle MST (HIV compresa) e' altresì possibile ipotizzare un algoritmo che deduca la tipologia di rischio al quale un soggetto e' stato esposto.

Difatti, non tutti i rischi sono uguali e appare corretto dal punto di vista epidemiologico e preventivo informare i pazienti, riguardo tali variabili, spesso significative fra loro.

Le malattie sessualmente trasmissibili sono molteplici e con gravità diverse fra loro (un elenco delle più diffuse e' reperibile in ( www.venereologo.it) ;

E' bene sapere, che talune di queste non possono essere trasmesse, laddove il rapporto sessuale e' stato protetto da dispositivo profilattico, mentre alcune altre possono egualmente - sebbene meno frequentemente - essere trasmesse o contratte.

Puo' avere una certa utilità sapere se il rischio che si sta preventivamente correndo (oppure - in caso di rapporto avvenuto - si è corso), per stabilire da subito le procedure più utili per la tutela della salute.

Molte volte nella vita reale e occasionalmente anche in www.medicitalia.it mi è capitato di indicare ad un paziente / utente che chiedeva cosa fare dopo un rapporto ad altissimo rischio di contagio HIV, la valutazione della terapia profilattica anti HIV - PEP da effettuare entro le 72 ore.

Pur chiarendo che le indicazioni che seguono NON DETENGONO VALORE ASSOLUTO e il rischio per MST può esulare da ogni schema, può avere una qualche praticità (soprattutto per gli "addetti ai lavori" ovvero per lo specialista Venereologo, nel computo della raccolta a amnestica prossima di un paziente esposto a rischio MST) suddividere il grado di rischio per MST di un rapporto sessuale in:

- basso

- moderato

- alto

- altissimo 

La stessa griglia di severità potrebbe essere definita per un rischio

a) MST - HIV (ovvero rischi per tutte le malattie sessualmente trasmissibili)

e un rischio

b) MST non HIV (ovvero rischi per malattie sessualmente trasmissibili esclusa HIV)

 

Le cose importanti per la stesura di un corretto iter diagnostico e per il grado di valutazione del rischio sono nell'ordine:

Modalità del rapporto sessuale:

a) rapporto sessuale protetto 

b) rapporto sessuale non protetto

c) rapporto sessuale parzialmente protetto (es. rapporto orale non protetto e vaginale/anale protetto)

Ulteriori variabili modali:

a1) presenza di preliminari sessuali non protetti

a2) rottura di un profilattico durante un rapporto sessuale oro/ano/vaginale

a3) tempi di durata del rapporto non protetto (variabile ancorché empirica, di qualche senso per talune specificita')

anche queste sono tutte sub-variabili da considerare nel computo della stima del rischio intercorso.

Soggetto ritenuto potenzialmente infettante 

Questa e' una variabile significativa da tenere presente e varia sia dal punto di vista della promiscuità sessuale sia della specificita' dell'evento nel quale la medesima si e' caratterizzata pertanto:

d) partner a promiscuità sessuale non nota o ipoteticamente bassa

e) partner a promiscuità sessuale ipoteticamente nota o alta/altissima

da non trascurare taluni bacini geografici di provenienza del soggetto, i quali connotano - seppur solo in termini generali - dati epidemiologici di endemia per MST-specifiche.

Tipologia del rapporto sessuale (protetto/non protetto)

Anche il tipo di rapporto sessuale, espone a rischi differenziati per MST, in ordine crescente per grado di rischio e' ipotizzabile lo schema:

- orale 

- vaginale

- anale

A questo primo indice algoritmico, verranno sommate tuttè quelle ulteriori variabili che solo una visita specialistica venereologica potrà computare in base alla specificità del caso.

Al termine del calcolo anamnestico ed in caso di presenza di rischio per MST, sarà sempre necessaria la valutazione clinica del paziente (e la rivalutazione dopo un tempo determinato in base alla cronologia del rapporto sessuale oggetto della visita) e la stesura di analisi sierologiche specifiche (e' difatti spesso controproducente auto-prescriversi montagne di esami sierologici senza un supporto medico accanto) che variano in base ai rischi effettivamente corsi dal soggetto...poiché prescrivere esami inutili non è solo controproducente e ansiogeno per il paziente, ma costituisce una spesa pubblica o privata da evitare!

Il senso di questa news e' pertanto quello di far comprendere che la scelta del partner e l'utilizzo del profilattico sono i modi migliori per tutelare la propria salute e di chi ci sta accanto e che in caso di dubbio per MST è sempre bene produrre la visita Venereologica con l'esperto del settore, senza alcuna inutile remora.

 

Data pubblicazione: 18 agosto 2013

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