Subcision: tecnica Dermochirurgia per trattare le cicatrici post Acne

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Dr. Luigi Laino Dermatologo

La Subcision chiamata anche chirurgia sottocutanea senza incisione, termine coniato da Orentreich e Orentreich nel 1995 per descrivere la procedura chirurgica minore per il trattamento di cicatrici e rughe depresse, utilizzando un ago ipodermico tri-smussato inserito attraverso una puntura nella superficie della pelle (da qui , Chirurgia "incisionless") e i suoi spigoli manovrati sotto il piano cutaneo superficiale, per eseguire tagli o "sezioni" sottocutanee. Il principio di questa procedura è quello di rompere i fili fibrotici, che legano la cicatrice al tessuto sottocutaneo sottostante.

La depressione viene sollevata dall'azione di rilascio della procedura, così come dal tessuto connettivo che si forma durante il normale processo di cicatrizzazione della ferita.

È utile soprattutto per le cicatrici “Rolling” (cicatrici distensive, depresse con bordi leggermente inclinati) ma può essere utilizzato per orni tipo di cicatrici.

PROCEDURA
La sottocisione viene eseguita in anestesia locale (topica o infiltrazione). L'ago da 18 o 20 gauge o un ago Nokor (1,5 pollici, 18 gauge) viene inserito adiacente alla cicatrice con la smussatura verso l'alto parallela alla superficie della pelle, nel derma profondo e spostato avanti e indietro in un movimento a ventaglio sotto la cicatrice per rilasciare bande fibrose a livello dermico o sottocutaneo cutaneo sottocutaneo. 

 

Si sente un suono schioccante quando le bande fibrose si rompono. L'ago viene rimosso e schiacciato circonferenzialmente attorno al punto di uscita per evacuare il sangue in eccesso e prevenire la formazione di grandi ematomi. Si può formare un piccolo ematoma, che supporta la cicatrice rilasciata. L'emostasi viene mantenuta con la pressione e l'applicazione del ghiaccio. Non sempre si formano ematomi, soprattutto se si utilizzano aghi meno invasivi e si procede effettuando tuneling più brevi.

Noi associamo alla Subcision, un immediato filler con acido ialuronico bifasico, per riempiere gli spazi e per aiutare la formazione di collagene autologo, seguito da un laser scanner frazionato CO2 a distanza di qualche settimana.

questa triade terapeutica ci consente di ottenere i migliori risultati estetici in tempi relativamente brevi.

Dr Luigi Laino

 

 

 

 

 

Data pubblicazione: 04 luglio 2018

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