Sindrome gastro cardiaca roemheld.

La Sindrome gastro-cardiaca (o Sindrome di Roemheld)

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

La Sindrome gastro-cardiaca, conosciuta anche come “Sindrome di Roemheld-Techlenburg-Ceconi” o “Sindrome da iperdistensione gassosa del fondo gastrico”, è stata riportata per la prima volta da Ludwing Roemheld (1871-1938) alla fine del 1900. È poco descritta in letteratura, ma è ben nota a cardiologi e gastroenterologi.

Cos'è la Sindrome gastro-cardiaca?

La Sindrome gastro-cardiaca è caratterizzata da un complesso di disturbi cardiaci funzionali scatenati da una distensione gastrica. I sintomi cardio-respiratori sono spesso di tale intensità da allarmare il paziente che, nel sospetto di una reale patologia cardiaca, si rivolge immediatamente al cardiologo o al pronto soccorso. Una volta però esclusa una responsabilità cardiologica il paziente viene inviato al gastroenterologo per la diagnosi e il trattamento della patologia digestiva di base.

Quali sono i sintomi?

I sintomi della Sindrome di Roemheld, che compaiono generalmente dopo i pasti, sono diversi e variamente associati fra di loro:

  • dolore al petto
  • difficolta respiratoria
  • forte fastidio alla “bocca” dello stomaco,
  • distensione gastrica (evidente spesso a livello dell’epigastrio e/o ipocondrio sinistro),
  • nausea,
  • astenia,
  • sensazione di svenimento,
  • difficoltà ad eruttare,
  • sudorazione,
  • ansia,
  • palpitazioni più o meno intense
  • difficoltà del sonno (soprattutto se si va a dormire poche ore dal pasto o ci si posiziona sul fianco sinistro).

È importante sottolineare che la sintomatologia non è determinata da alcuna patologia cardiologica, né i sintomi possono compromettere, con il persistere della sindrome, la funzionalità cardiaca.

Quali sono le cause?

Anche se non sono ben chiari i meccanismi attraverso i quali possano scatenarsi i riflessi gastro-cardiaci, sembra che la causa scatenante della Sindrome gastro-cardiaca sia un eccesso di aria nello stomaco ed in particolare nel fondo gastrico.

Lo stomaco, fortemente disteso, può provocare un sollevamento del diaframma ossia di quel muscolo piatto, a cupola, che separa il torace dall’addome e gli organi toracici da quelli addominali.

Il cuore, che è appoggiato sul diaframma ed è in stretta contiguità con il fondo gastrico, viene a sua volta spinto verso l’alto (Fig. 1).

Questo spostamento del muscolo cardiaco causa l’attivazione di risposte “riflesse” (ossia attività indipendenti e involontarie) che possono portare alla sintomatologia precedentemente descritta. Indipendentemente dall’azione meccanica sul diaframma e sul cuore sembra, però, che la sola distensione gastrica possa attivare dei riflessi (detti “riflessi gastro-cardiaci”) che possono condurre all’avvio della sintomatologia.


Fig.1. La freccia in giallo mette in evidenza lo spazio sottile (diaframma) che separa lo stomaco dal cuore.

Per approfondire:Il peso sullo stomaco e la cattiva digestione

Come si effettua la diagnosi?

Per riconoscere la Sindrome di Roemheld non ci sono test specifici, ma si tratta di una “diagnosi di esclusione”. È indispensabile, in primo luogo, un consulto specialistico cardiologico per escludere un’eventuale patologia cardiaca. Dal punto di vista gastroenterologico, poi, bisogna ricercate e correggere eventuali patologie che possono causare o aggravare il meteorismo intestinale o alterare la motilità digestiva.

Una volta escluse le patologie organiche cardiologiche e digestive il paziente non deve essere considerato (come spesso succede) un ipocondriaco, ma va sospettata tale sindrome funzionale e vanno messe in atto le adeguate misure per ridurre il gonfiore dello stomaco e promuovere un’efficace motilità digestiva, nel caso questa fosse deficitaria.

Una conferma della distensione gastrica (a volte notevole) si può ottenere con una radiografia diretta dell’addome (Fig. 2) nel momento della crisi.


Fig. 2. L’immagine radiologica mette in evidenza una forte distensione del fondo gastrico che sospinge il diaframma.

La prevenzione della sindrome gastro-cardiaca

Poiché, come già detto, la causa scatenante sembra essere legata alla distensione gastrica (spesso il paziente trova immediato beneficio con l'eruttazione!) bisogna "concentrarsi" sulle condizioni che possono determinare il "gonfiore dello stomaco". È importante, quindi eliminare alcune “cattive abitudini" sul comportamento a tavola, per poi passare a “cosa” si mangia.

Ecco, in sintesi, alcune regole generali per evitare il "gonfiore dello stomaco":

  • Mantenere il proprio peso forma, svolgendo regolare attività fisica giornaliera.
  • Non fumare.
  • Limitare l’alcol.
  • Mangiare poco, più volte al giorno, per evitare il sovraccarico dello stomaco: concentrare tutto il cibo in un solo pasto equivale a concentrare il lavoro di una giornata intera in poche ore!
  • Mangiare lentamente e masticando a lungo per evitare di inghiottire aria che va a distendere lo stomaco. Bisogna anche ricordarsi che la prima digestione avviene in bocca, per cui mangiare in fretta senza masticare bene il cibo comporta un lavoro gastrico più lungo.
  • Limitare cibi molto speziati e cibi acidi come i pomodori e gli agrumi.
  • Non mangiare mai fino a sentirsi completamente sazi.
  • Cercare di mangiare con “tranquillità” e se si è al lavoro, evitare di consumare il pasto velocemente ed in piedi: consumare il pasto con calma, possibilmente seduti, concedendosi almeno 20-30 minuti di relax prima di riprendere il lavoro.
  • Non indossare indumenti troppo stretti, specie a tavola.
  • Moderare l’uso di bevande che contengono caffeina (come cioccolata, caffè, tè).
  • Fare una passeggiata dopo i pasti ed evitare di “sdraiarsi” immediatamente.

Lo specialista gastroenterologo indicherà al paziente, sulla base della sua storia clinica, misure correttive specifiche e prescriverá se necessario un trattamento farmacologico mirato (procinetici, antimeteorici, ecc.). Se tale approccio dovesse risultare insufficiente o inefficace bisogna, allora, valutare lo stato psicologico del paziente e consigliare, ravvisandone la necessità, un supporto psicoterapeutico.

Cosa fare durante una crisi?

Prima regola è non farsi prendere dal panico. La cosa fondamentale è sapere che si tratta di un disturbo funzionale e che non può succedere nulla. La coscienza di quello che si ha è già una mezza terapia.

Alcuni accorgimenti per controllare la sindrome:

  • Distendersi su un letto e respirare in modo profondo e lentamente.
  • Assumere eventualmente qualche ansiolitico.
  • Cercare di eliminare l'aria dallo stomaco trovando la posizione adatta (cambiando il decubito, ecc.) o assumendo una bevanda calda o leggermente frizzante.
  • Alimentazione leggera nelle ore successive.

 

 Approfondimenti:

Data pubblicazione: 13 aprile 2016 Ultimo aggiornamento: 04 febbraio 2022

Autore

felice.cosentino
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974 presso Università di Padova.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 24617.

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39 commenti

#1
Utente 404XXX
Utente 404XXX

stò discutendo di sintomi molto sintomi in questo momento nel settore cardiologia quando mi sono imbattuto in questo interessante articolo, ho un ernia iatale inizialmente diagnosticata come da scivolamento, ma che secondo me è diventata fissa. e mi da non pochi problemi praticamente tutti quelli elencati quì sopra. molte extrasistoe dispnea e senso di svenimento,in più io avverto anche una sorta di forte bruciore/calore nella parte sinistra del petto che si irradia sotto l'ascella e dietro scapola sinistra. ho eseguito il bnp credendo che si trattasse di angina instabile ma mi è stato detto che l'angina non brucia e il bnp ha dto esito 10 su 264 però mi piacerebbe capire searriva dalo stomaco anche se mi sembra troppo spostato a sinistra per arrivare dal reflusso ma è un bruciore insopportabile.

#2
Utente 429XXX
Utente 429XXX

Egr. Dottore,
Sono un uomo di 48 anni (peso 77kg e h. 177cm), sono diversi mesi che soffro di dolori in petto, talvolta formicolio alla mano sinistra e costituzione in petto con dolori retrosternali, il tutto accompagnato da eruttazioni continue nei momenti di crisi.
Premetto che mo sono sottoposto a ecg, prova sotto sforzo e tomoscintigrafia da sforzo e normale, tutte x fortuna con esito negativo.
Inoltre, gastroscopia che ha evidenziato incontinenza cardiale, esofagite 1, gadtroduodenite bulbare e biopsia HP negativa.
Poiché nei momenti acuti il panico mi porta a ricorrere al pronto soccorso, in quei casi ecg ed enzimi sempre negativi.
Non riesco più a vivere tranquillo e a capire cosa mi stia accadendo.
Chiedo una cosulenza che mi aiuti a capire il da farsi, cosa e se indagare ulteriormente, e cosa mi procura tutti questi sintomi.
Grazie di cuore

#3
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Il quesito va posto nella sezioni consulti e non in questa sede.

Cordialmente

#4
Utente 135XXX
Utente 135XXX

io sono pronto a scommettere che esiste una correlazione tra la "pancia a sacca" (cioè quel tipo di conformazione fisica che fa apparire la pancia come una busta piena, anche se sei magro) e questa sindrome. Chi ha la pancia piatta, ha tutti gli organi interni "sigillati".
Noi che abbiamo la pancia a sacca, ci si muove tutto dentro.
Io anche, 177 x 75, tutt'altro che sovrappeso, ma ho questa conformazione fisica e soffro di questa sindrome. Sono sicuro che c'è una correlazione.

#5
Utente 451XXX
Utente 451XXX

Buona sera, mi chiamo Simone e ho 41 anni, da quando avevo circa 17 anni soffro di fibrillazione atriale, o, perlomeno, sono stato curato per questo. Con l'andare del tempo mi sono reso conto che gli episodi di " fibrillazione" erano frequenti in prossimità dei pasti oppure nei periodi in cui non riuscìvo a digerire bene. Ho provato a parlare con i medici di questo possibile collegamento ma non mi hanno dato retta. Io non conoscevo questa sindrome, ma provando a cercare su internet ho trovato, forse, quello che cercavo. È da circa un mese e mezzo che non sto prendendo il ritmonorm che mi è stato prescritto e ho notato che non è cambiato nulla rispetto a quando lo prendevo. Come mi devo comportare? Potrei chiedere al mio medico di famiglia di poter fare una visita specialistica?
Ancora buona serata e grazie.

#6
Ex utente
Ex utente

Da 6 mesi soffro di questi sintomi, non riesco a togliermi dalla testa che possa essere il cuore anche se ho fatto ecocardiogramma e elettrocardiogramma ma devo ammettere che da una gastroscopia é risultato reflusso da ernia iatale, sarebbe solo più semplice se questa sindrome fosse effettivamente conosciuta

#7
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Ha ragione. Purtroppo è poco conosciuta.

Cordialmente

Felice cosentino


#8
Utente 481XXX
Utente 481XXX

Egregio dottore,
Mi chiamo Leonardo ho 40 e da un paio di anni che ho vari problemi allo stomaco dalla cattiva digestione al Gonfiore di pancia, ho fatto vari controlli tra cui gastroscopia, rettoscopia dieci anni fa ma i risultati sono tutti negativi e per questo sono contento, ultimamente ho fatto tac all'addome e anche la è tutto in ordine, sono stato anche dal cardiologo e anche la risulta tutto a posto. Ma ultimamente il problema è peggiorato con gonfiore di stomaco tachi cardia nausea e sinceramente molti rutti ma il tutto si percepisce dopo tre o quattro ore dopo la cena durante la digestione. Cosa ne pensa lei, quale può essere la causa? Grazie Leonardo

#9
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Gentilissimo, dovrebbe inserire la richiesta nella sezione dei consulti.

Cordialmente

#10
Utente 496XXX
Utente 496XXX

Purtroppo io ne soffro, e sono anche ipocondriaco. La parte irrazionale di me', pensa sia impossibile che il cuore subisca delle pressioni senza essere compromesso, dite che non si aumenta la predisposizione a infarti e cose simili?
Grazie

#11
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Il cuore non si ammalerà mai per tale sindrome.

Cordialmente


#12
Utente 468XXX
Utente 468XXX

Salve Dottore,

Leggendo i sintomi,credo di essere affetto da tale sindrome.Sono circa 3 anni che ho tutti i sintomi elencati(eccetto svenimento).Un sintomo che pero non é stato elencato e l irritazione della gola,ma solamente lato sinistro.Credo sia questa la sindrome in quanto ho fatto un infinitá di controlli su consiglio del mio medico curante(cardiologo e relativi esami,pneumologo e relativi esami,Tdm con contrasto[ lieve artrite],Rx) tutti con esito negativo.Io vivo all estero ed il mio gastrenterologo(in passato mi é stato rilevato un reflusso) mi ha proposto di fare la 3 gastroscopia con biopsia all esofago,io credo anche questa inutile a questo punto.Potrei citare tale sindrome al mio gastrenterologo?Ormai convivo con tutti questi sintomi e non mi preoccupo piu di tanto,ma dai 27 anni in poi la mia qualitá della vita é peggiorata.Anche il mio medico curante ,non riesce ad individuare la possibile causa,ho proposto anche possibile stress ed ansia,abbiamo provato con dei calmanti ma nulla.La cosa piu fastidiosa resta la dispnea (inizia improvvisamente sempre come se partisse dal lato sinistro della gola,non saprei spiegare in altre parole) che ormai é una costante.Ripeto ,inizialmente mi preoccupavo,ad oggi ci convivo ma vorrei comunque trovare una soluzione
Giusto per supporto,al fine di identificare tale sindrome come causa,sono affetto da tiroidite d hashimoto(non assumo medicinali in quanto TSh é nella norma) e ho una malformazione di chiari di tipo 1(ma non la sindrome in quanto non ho sintomi al momento,per fortuna)

La ringrazio in anticipo

#13
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Da come descrive si tratta propio della sindrome e credo valga la pena inviare il link del mio articolo al suo medico.


Cordialmente

#14
Utente 229XXX
Utente 229XXX

grazie mille Dottore grazie al suo articolo credo aver scoperto quello che mi sta succedendo e che mi da tanta angoscia

#16
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Gentile Dottore,
Sono ormai due che combatto con i sintomi da lei descritti. È iniziato tutto con l’aumento della pressione arteriosa 140- 90 e della frequenza cardiaca 90 bpm). Il medico mi ha prescritto la terapia per tenere bassi questi valori che a detta sua erano la causa di tali sintomi. Nonostante la terapia avverto ugualmente i disturbi da lei descritti, non riesco a dormire sul lato sinistro perché si avviano una serie di extrasistole che terminano solo quando cambio posizione, disteso avverto in continuazione il battito cardiaco che non le nascondo mi genera ansia e quando mi prende mentre cammino avverto come una debolezza fisica a livello degli arti inferiori e un senso di sbandamento. Ho fatto tutti gli accertamenti a livello cardiaco ed è tutto ok tranne una lieve ipertrofia ventricolare sx ( cuore d atleta). Con il mio medico non trovo soluzione al problema mentre vorrei risolvere è migliorare il mio stile di vita che ultimamente si è rallentato per quanto detto prima.
Cordiali saluti

#17
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Gentilissimo, quello che conta è aver capito l'origine dei disturbi, poi con l'aiuto di un gastronterologo dovrà trovare la soluzione terapeutica. Ovviamente il fattore ansiogeno amplifica di molto la sintomatologia

Cordialmente

#18
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Buongiorno Dottore, grazie per la risposta.

#19
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Gentile Dottore,
Oggi sono stato dal gastroenterologo, dopo aver spiegato i sintomi e dopo una serie di valutazioni è giunto alla conclusione che la causa è lo stress. Mi ha consigliato tramite il mio medico curante di trovare una soluzione per affrontarlo nella maniera più corretta. Cosa ne pensa lei.
Grazie intanto

#20
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Spesso si generalizza ( e a sproposito) con il termine "stress"......

Cordialità.

#21
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Buongiorno Dottore, intanto grazie per la risposta, ho un problema oggettivo, anche a me è parso generalizzante il termine stress. Cosa mi consiglia di fare.
Grazie

#22
Utente 509XXX
Utente 509XXX

Buongiorno. Visto che la sindrome parte dal vago, mi domando se anche la radioterapia può influire sui sintomi danneggiando gli organi e/o il nervo

#24
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Buongiorno Dottore, in merito a quanto scritto precedentemente cosa mi consiglia di fare. Grazie

#25
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Per quanto chiede deve inviare il quesito nell'area consulti.

Cordialmente

#26
Utente 484XXX
Utente 484XXX

Gentile dottore, a seguito della visita effettuata dal gastroenterologo, nello specificare i sintomi riconducibili alla sindrome di roemheld, lo specialista si è espresso valutando come causa lo stress, a dir poco generalizzante. A questo punto cosa mi consiglia di fare. Grazie

#27
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Ovviamente non concordo con lo specialista, ma non è questa la sede per discuterne. Come ho già detto c'è la sezione consulti.

#28
Utente 484XXX
Utente 484XXX

D’accordo grazie e scusi l’insistenza.

#29
Utente 456XXX
Utente 456XXX

Dopo aver escluso disturbi cardiologici seri (ho eseguito una coronarografia la scorsa settimana) a causa d un ECG sotto sforzo dubbio che propendeva per un'ischemia miocardica, devo convenire che la causa dei miei disturbi cardiaci sono dovuti a questa sindrome.
Premesso che ho un cardias incontinente e soffro di reflusso, ho focalizzato l'attenzione sui miei sintomi che nel mio caso sono cardiopalmo/tachicardia/affanno, ed ho notato che sopraggiungono maggiormente dopo i pasti; ad esempio questo sabato durante una cena di compleanno, dove ho mangiato di più, immediatamente è sopraggiunta una tachicardia ed un battito così intenso che sembrava che il cuore uscisse dal petto! Tale sintomatologia è durata fino al mattino della domenica, quando finalmente sono riuscito a digerire il pasto della sera prima e questo dato a mio parere mette in evidenza una digestione molto lenta con un ritardato svuotamento gastrico.
Ho fatto presente la cosa a due diversi cardiologi che non hanno preso in considerazione il fatto che i miei disturbi potessero essere di natura gastrica ed è stato molto frustante in quanto io invece ne sono sicuro al 100% e per questo non ho assunto il farmaco per le aritmie che mi ha prescritto uno dei due, anche se a basse dosaggio (Verapamil 40mg x 2 volte al dì).
Ho reintrodotto invece la levosulpiride nella speranza che mi aiuti a velocizzare il transito intestinale e poi proverò a cambiare stile di vita che al momento è totalmente sedentario, introducendo attività fisica che potrà aiutarmi nel tenere sotto controllo l'ipertensione essenziale (150/90) e il colesterolo che risulta essere sempre sopra il limite massimo (220/240), in quanto non voglio essere dipendente da farmaci a vita, se è possibile.
Concludendo, mi permetto un piccolo sfogo, in quanto sulla base della mia esperienza ho constatato che la medicina specialistica è fallimentare quando cerca di ascrivere il problema di un individuo al suo ambito senza allargare il campo delle ricerche in altri distretti, molti medici purtroppo non prestano la dovuta attenzione alle lamentale dei pazienti e molto spesso, quando proprio non si sa cosa dire, si da la colpa all'ansia. Ecco, questo approccio è nocivo perchè viene meno il rapporto medico-paziente e soprattutto quest'ultimo viene privato di una diagnosi e condannato a disturbi che sicuramente compromettono la sua qualità della vita.
Cordiali saluti

#30
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

Anche se in ritardo....
La comprendo e condivido le sue riflessioni.


Cordialmente

#31
Utente 520XXX
Utente 520XXX

Sono un suo paziente dal lontano 1989 ha eseguito una gastroscopia al san paolo e mi ha riscontrato calcinoma allo stomaco.Eseguita operazione dal proff.Pezzuoli di gastrettomia totale 10 gg dopo per 30 anni tutto ok.E' un mese circa che dopo cena e pranzo parecchie volte mi viene un nodo alla gola sposatezza alle braccia e ansia. Ho chiesto una visita da lei per il 4/3 .volevo sapere se posso aspettare questa visita o affrettarmi prima. La ringrazio anticipatamente un cordiale Saluto

#32
Dr. Felice Cosentino
Dr. Felice Cosentino

È un piacere sentirla. Si tranquillizzi, non sono sintomi di allarme e può attendere.


Cordialmente

#33
Utente 496XXX
Utente 496XXX

Egregio Dott. Cosentino
Complimenti per l'articolo che sicuramente porterò' al mio gastroenterologo. Io ho un'ernia Iatale da scivolamento da ormai diversi anni, e da 2 anni ho avuto fortissimi attacchi di ansia ma a quanto dovuti ad improvvisi crisi di tachicardia e di extrasistole. Ovviamente ho fatto tutti gli esami del caso, visto che sono stato trasportato in ambulanza per ben 4 volte, e sempre tutto negativo. Ma nessuno, ripeto, nessuno mi ha mai detto che forse era lo stomaco che avrebbe potuto farmi simili scherzi. In effetti, ora dopo tanti eventi che fanno paura, ho notato la coincidenza del mio stomaco che si ribella con l'ansia e tachicardia che aumenta. Ho provato a fare anche una fisioterapia con tecnica Mezieres, che mi ha fatto lavorare sul diaframmae sciolto un po le "viscere", rislutato: dopo le sedute i battiti cardiaci scendevano dalla media di 90/110 a riposo a 50/60 a riposo. Ora e' mia abitudine che dopo cena, dopo circa 30 dal pasto, di prendere un bicchiere di bicarbonato facendo forti respiri addominali, che effettivamente mi fano espellere aria e automaticamente scompaiono extrasistole e tachicardia. Pero' io mi chiedo, perché' questa sindrome non viene presa di petto? da quello che leggo ne soffrono migliaia di persone e non solo due o tre. Capisco concentrarsi su altro, ma far arrivare le persona alla disperazione e andare dallo psicologo per un po di pancia gonfia....non e' una cosa accettabile.

#34
Utente 357XXX
Utente 357XXX

Salve Dottore, ho 26 anni e leggendo il suo articolo credo di avere questo disturbo. Adesso dopo anni che non sapevo di cosa potesse essere il mio disturbo,farò una gastroscopia. Volevo sapere visto che sono almeno 8 anni che soffro di questo disturbo se può portare a conseguenze anche gravi. Ho fatto una visita cardiologica insieme alle analisi del tsh,t3,t4 ed è risultato che ho l’ipotirodismo insieme alla tachicardia sinusale. Infine ,volevo sapere questa sindrome può causare problemi nel praticare sport,perché appena faccio corsa,nuoto o calcio mi parte un battito accelerato cosa che prima non accusavo.Grazie mille per sua pronta risposta Dottore.

#35
Utente 566XXX
Utente 566XXX

Salve, io accuso alcuni sintomi tra questi, soprattutto la dispnea, il dolore toracico e le frequenti eruttazioni dopo ogni pasto ed anche solo acqua. Dopo rx torace che ha escluso problemi polmonari, non riesco a capire davvero questa dispnea e affanno ma con le eruttazioni continue potrebbe questa essere la situazione nel mio caso. Ho spesso anche rigurgiti di acidità in cui risento tutto il cibo o anche solo l’acqua ingerita e un dolore soprattutto durante inspirazione profonda tra le costole centrali e destre. Farò per sicurezza una visita cardiologica ed ecg ma le eruttazioni e il rigurgito mi fanno pensare possa trattarsi di questo o perlomeno di reflusso gastrico. Spero solo di poter escludere il covid. Grazie per questo articolo e buonasera

#36
Utente 598XXX
Utente 598XXX

Buonasera,
Ho fatto tutti gli esami cardiologici ed e' tutto nella norma. Sono circa 20 giorni che, pur seguendo una dieta, ho lo stomaco enorme, che mi procura, anche dopo pasti leggeri, aritmie cardiache. Ho avuto di recente tachicardie e una FPA , tutte da seduto. Ho eruttazione anche dopo un semplice bicchiere d'acqua. Faccio movimento anche dopo i pasti.Cosa potrebbe essere il problema livello stomacale? Ho provato tutti i prodotti da banco senza risultati. Durante l' ultima fribillazione , al pronto soccorso non hanno preso nemmeno in considerazione quello che spiegavo relativo ad aritmie postpandriali.Cosa dovrei fare ? Quale potrebbe essere il motivo ?
Grazie
Graz

#38
Utente 658XXX
Utente 658XXX

A me mi si alzano i battiti sotto minimo sforzo e mi viene anche il fiatone e i battiti arrivano anche a 180 ho fatto tutte le visite cardiologiche anche risonanza magnetica con contrasto e holter e sono risultati nella norma può essere una sindrome gastro cardiaca ?

#39
Utente 658XXX
Utente 658XXX

E mi è stato trovato l’intestimo infiammato

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