Prurito intimo femminile: Candida o altre cause?

Siete appena tornate dalle vacanze estive? Tra i tanti “souvenirs” delle vacanze vi trovate ad avere un fastidioso prurito “intimo”?

Spesso uno dei disturbi che capita di avere più frequentemente al ritorno delle vacanze estive, motivo di “affollamento” degli studi ginecologici, è proprio il prurito “intimo” cioè un prurito localizzato in sede vulvare e vaginale.

Il prurito intimo è un sintomo che non può essere considerato “normale” e non va sottovalutato.

Non bisogna cedere mai alla tentazione di applicare sostanze viste in pubblicità o su consiglio dell’amica, ma è necessario capire da cosa esattamente dipende questo disturbo.

Nella maggior parte dei casi è il segnale di una infiammazione che può coinvolgere la vagina e/o la vulva di natura infettiva ma può dipendere anche da altre cause.

Quali sono dunque le cause del prurito intimo?

Nelle donne in età fertile le cause più frequenti sono quelle infettive che possono essere di natura micotica, batterica, virale e parassitaria.

In particolare, spesso,un tipo di infezione da fungo o micete, la Candida, è responsabile di questo disturbo.

Oltre al prurito, la Candida si presenta caratterizzata da perdite vaginali bianche “a grumi” (simili alla ricotta per intenderci ) e non hanno cattivo odore.

A volte anche le vaginiti sostenute dal Trichomonas possono darlo ad esempio, ma sono associate anche a bruciore e perdite con aspetto diverso da quello della Candida, sono infatti generalmente giallo-verdastre e schiumose.

Le infezioni virali da Herpes genitale ad esempio, possono dare prurito anche se si presentano quasi sempre caratterizzate da dolore, e con tipiche vescicole in sede genitale.

Anche la pediculosi del pube, si manifesta con intenso prurito al pube e in sede vulvovaginale.

Nelle donne in menopausa la carenza di estrogeni a livello vulvovaginale può determinare una situazione di atrofia caratterizzata da un’assottigliamento e una disidratazione delle mucose che si manifesta da un punto di vista sintomatologico appunto con il prurito intimo e secchezza vaginale.

La situazione di atrofia vulvovaginale menopausale a sua volta può predisporre alle infezioni vaginali di natura infettiva.

Oltre a quelle infettive e su base ormonale, il prurito intimo può riconoscere anche altre cause.

Può dipendere infatti da cause allergiche ad esempio nei confronti di alcuni tipi di profilattico, detergenti, detersivi usati per il lavaggio della biancheria,ecc., da malattie come il lichen simplex, il lichen sclerosus, la psoriasi ecc.

Quando c’è un prurito intimo è importante individuarne la causa esatta e quindi è necessario rivolgersi sempre al ginecologo evitando il “fai da te” che può peggiorare i sintomi e rendere più difficoltosa la diagnosi.

Le terapie saranno ovviamente diverse a seconda della causa, e in caso di malattie come dermatiti, il lichen o la psoriasi, ad esempio, potrà essere necessario rivolgersi anche al dermatologo.

Si può fare qualcosa per prevenire il prurito intimo?

Per quello di natura infettiva sono utili e fondamentali questi suggerimenti:

- effettuare una corretta igiene intima e vi consiglio di leggere a questo proposito un articolo su come farla correttamente:

https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/643-igiene-intima-femminile-e-maschile-e-importante-per-la-prevenzione-delle-infezioni-genitali.html

- utilizzare il profilattico

- tenere regolare la funzione intestinale al fine di stabilire un equilibrio della flora batterica intestinale e vaginale, attraverso un’alimentazione corretta, l’attività fisica regolare, e bevendo acqua oligominerale in quantità adeguata

- assumere fermenti lattici

- indossare biancheria intima in cotone, utilizzare assorbenti o salvaslip ipoallergenici ed evitare gli indumenti stretti

Per quanto riguarda il prurito da carenza di estrogeni fatevi consigliare dal ginecologo una cura appropriata che potrà essere di tipo ormonale o non ormonale e comunque ricordate di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno perché anche una buona idratazione è importante per le mucose e la pelle vulvovaginale.

Se scoprite di avere una malattia dermatologica seguite scrupolosamente i consigli del vostro dermatologo.

In caso di prurito intimo quindi non sottovalutatelo.

Per scoprire da che cosa dipende esattamente, consultate tempestivamente il vostro ginecologo che saprà consigliarvi una cura adeguata.

No al “fai da te” o ai consigli delle amiche.

 

Per approfondimenti:

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/646-prurito-bruciore-e-perdite-vaginali-consigli-pratici.html

https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/52-le-vulvovaginiti-da-candida.html

https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1462-il-prurito-intimo-nella-donna-1-cause-infettive.html

https://www.medicitalia.it/blog/dermatologia-e-venereologia/1498-il-prurito-intimo-nella-donna-2-cause-non-infettive.html

 

Data pubblicazione: 07 settembre 2012

9 commenti

#1
Dr. Ivanoe Santoro
Dr. Ivanoe Santoro

Ecco un articolo semplice, di facile lettura, accattivante e di buona presa sul pubblico. Un plauso alla Collega De Falco per questa iniziativa, davvero utile e lodevole.

Cordialmente
Dr. Ivanoe Santoro

#2
Dr.ssa Vincenza De Falco
Dr.ssa Vincenza De Falco

Per me è un onore ricevere un apprezzamento dal Collega Ivanoe Santoro.
Considerando l’elevata frequenza di questo disturbo nelle donne di tutte le età, spero proprio che nella sua semplicità possa essere effettivamente utile.

Grazie, Ivanoe.

#5
Ex utente
Ex utente

come posso contattare la dr.ssa privatamente?

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