Vulvodinia e fattori di rischio: c’è un’associazione con le sostanze chimiche ambientali?

Le sostanze chimiche ambientali possono essere un fattore di rischio per la vulvodinia?

La risposta a questa domanda ci viene fornita dai risultati di uno studio pubblicato (1) recentemente sulla rivista scientifica Journal of Women’s Health effettuata su 1585 donne che hanno completato una serie di sondaggi per un periodo di 24 mesi, in cui sono state esaminati 28 tipi di esposizione a sostanze chimiche ambientali.

 

In particolare sono state esaminate l’associazione tra la vulvodinia e la storia di esposizioni a prodotti chimici spruzzati in casa (insetticidi, fungicidi, erbicidi, veleno per topi, naftalina) o sostanze chimiche presenti nell’ambiente di lavoro, come vernici e solventi, prodotti usati per le pulizie da governanti e domestiche, prodotti usati per manicure, prodotti usati dai parrucchieri o sostanze usate negli impianti di lavanderie a secco.

Le associazioni significative evidenziate sono state soprattutto quelle con i prodotti chimici spray utilizzati per uso domestico, veleno per topi, naftalina, vernici e solventi.

I risultati di questa valutazione preliminare suggeriscono un'associazione positiva tra la vulvodinia e la storia riportata delle esposizioni a un numero di tossine ambientali domestiche e correlate al lavoro. 

Sono comunque necessarie ulteriori indagini sui tempi e la dose delle esposizioni ambientali, sulla relazione con il decorso clinico e sui risultati del trattamento.

Vi ricordo che la vulvodinia è una malattia che non tutti conoscono, anche se ultimamente, grazie anche all’opera encomiabile di alcune donne affette dalla vulvodinia di divulgazione e di condivisione di tutti gli aspetti di questa malattia su dei siti internet, sta diventando sempre più nota.

La vulvodinia colpisce le donne di tutte le età, possiamo riscontrarla nelle ragazze adolescenti, nelle donne in età fertile e nelle donne in menopausa.

Non è un problema che riguarda poche donne, si stima che questo tipo di malattia, che spesso non viene diagnosticata o comunque diagnosticata in ritardo, che può essere difficile da curare in quanto ad oggi ancora non esiste una cura specifica che possa andare bene per tutte le donne affette, riguarda il 16-18% delle donne secondo i dati ufficiali, ma probabilmente se pensiamo anche ai casi non diagnosticati la percentuale è ancora più alta.

                                                         Dr.ssa Vincenza De Falco  

                           

              PER CONOSCERE LA VULVODINIA LEGGI:

BRUCIORE, DOLORE VAGINALE E RAPPORTI DOLOROSI: I SINTOMI DELLA VULVODINIA

- Da almeno tre mesi senti un fastidioso bruciore vaginale? Che magari si irradia anche al clitoride o all’ano?

- Se stai seduta o accavalli le gambe, senti fastidio e dolore, e non sopporti più i jeans e gli indumenti stretti?

- I rapporti sono dolorosi, o comunque il dolore compare solo qualche ora dopo i rapporti, o il giorno dopo?

- Hai notato di avere una scarsa lubrificazione o addirittura secchezza vaginale?

- Ti sei accorta di essere arrossata all’interno delle piccole labbra, o hai un gonfiore?

- Hai avuto episodi ripetuti di vaginite?

- Hai fatto i tamponi vaginali, risulta un’infezione, ma nonostante le cure i disturbi non scompaiono?

- Oppure hai fatto vari tamponi vaginali e sono tutti negativi?

- Hai avuto vari episodi di cistite, che compaiono spesso dopo i rapporti sessuali?

- Non riesci a tollerare i prodotti per via locale, compresi i detergenti intimi, in quanto il loro utilizzo fa peggiorare i tuoi sintomi?

- A volte hai anche prurito o la sensazione di punture di spillo, o ti sembra di avere dei taglietti?

- I vari medici interpellati, alla fine di tanti esami e terapie, hanno concluso che non c’è nulla, e probabilmente si tratta di una cosa di natura psicologica?

- Convivi da tempo con questo tipo di disturbi, che non ti permettono più di avere una serena vita di relazione e una normale attività sessuale?

- Hai la sensazione di non essere creduta, e pensi che non riuscirai più a guarire?

 Se hai risposto affermativamente alla maggior parte di queste domande, potresti essere affetta dalla vestibolodinia (vestibolite vulvare) o dalla vulvodinia…

Leggi tutto..: https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/908-bruciore-dolore-vaginale-e-rapporti-dolorosi-i-sintomi-della-vulvodinia.html

 

(1)Studio scientifico:

Environmental Exposure History and Vulvodynia Risk: A Population-Based Study.

Reed BD, McKee KS, Plegue MA, Park SK, Haefner HK, Harlow SD.

J Womens Health (Larchmt). 2018 Oct 10. doi: 10.1089/jwh.2018.7188. 

Data pubblicazione: 07 novembre 2018

6 commenti

#2
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Molto importante sia l'ipotesi, sia - per gli utenti - la seconda parte. Una patologia ancora poco conosciuta e dunque diagnosticata dopo del tempo.

Carlamaria

#3
Dr.ssa Vincenza De Falco
Dr.ssa Vincenza De Falco

Grazie Carlamaria per aver sottolineato l'importanza della ipotesi della connessione tra la vulvodinia e le sostanze chimiche con cui ogni donna può venire a contatto e il fatto che la vulvodinia, è comunque ancora oggi una malattia poco "conosciuta" e soprattutto....poco EVIDENZIATA.

Anche su questo sito dovrebbe essere maggiormente evidenziata :-)

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