Una scandalosa perizia medico legale ad opera di due CTU

Porto a conoscenza dei colleghi, ma anche degli utenti, le conclusioni vergognose cui due CTU sono giunti nel giudicare il caso di un paziente operato per una stabilizzazione vertebrale lombare, per il cui errore chirurgico è esitata una grave sindrome della cauda equina.

Il Caso Clinico

Uomo di 40 anni, sofferente da circa sei mesi di lombalgia resistente alle terapie medico-conservative. Una RM reperta instabilità per olistesi di L4 su L5. Viene deciso l’intervento chirurgico di artrodesi strumentata con infissione di viti peduncolari in L4 e in L5 e barre.

Durante l'intervento il chirurgo si accorge che una vite ha raggiunto il corpo vertebrale con un tragitto sbagliato (v. fig.) attraversando il cavo spinale dove sono contenute le radici nervose e i fasci della cauda equina.
Accortosi dell'errore, anche per la fuoriuscita di liquor cerebro spinale (che provvede a riparare), rimuove la vite e la riposiziona in modo corretto.

Il paziente al risveglio accusa paresi della flesso-estensione del piede sinistro, vescica neurologica, impotenza sessuale, anestesia a sella.
Il lungo periodo di FKT non porta a sostanziali miglioramenti.

 

La documentazione radiologica post operatoria

Le immagini TC dimostrano chiaramente il falso tragitto della vite, il suo attraversamento nel cavo spinale con danno alla radice L5 di sinistra e del sacco durale contenente i fasci della cauda equina raggiungendo il corpo vertebrale con direzione mediale e controlaterale all’ingresso della vite.

 

 

Il contenzioso legale

Il paziente, ritenendosi danneggiato a seguito di colpa medica, inizia l’iter giudiziario e, dopo un certo periodo di tempo, si giunge alle operazioni peritali con la nomina dei due periti un medico-legale e un neurochirurgo.

 

La vista collegiale

Il paziente viene interrogato anamnesticamente e visitato dal neurochirurgo che constata i deficit neurologici assenti prima dell’intervento come risulta nella Cartella Clinica.

La discussione nel contraddittorio fra le Parti vede il CT di Parte convenuta (cioè dell’Ospedale) e il CT di Parte Attrice (cioè del paziente).

Parte Convenuta sostenne, pur ammettendo che la vite fu mal posizionata e che i deficit sono insorti al risveglio dall’intervento, che il danno è limitato a una lieve contusione della radice L5 di sinistra, mentre (testuali parole) non "è sufficientemente provato il nesso causale tra l’intervento e l’insorgenza della sindrome della cauda".

Il CT di Parte Attrice, sconcertato da tanta incompetenza e ignoranza dell’anatomia umana, riferì ai due CTU che avrebbe confidato nel loro giudizio imparziale oltre che di specifica competenza.
I Consulenti d’Ufficio si riservarono di esporre le loro conclusioni per iscritto.

 

Le conclusioni dei Consulenti Tecnici nominati dal Tribunale Civile

Senza appesantire il contenuto di tale blog, basta dire che le conclusioni confermarono l’assunto del CT di parte convenuta, riconoscendo al paziente (claudicante, con necessità di autocateterismi giornalieri, paresi intestinale, impotente sessualmente) solo il danno allo SPE nell’ordine del 12%.

 

Le note critiche ai due CTU da parte del CT attoreo

Queste furono redatte affermando che la vite (di dimensioni almeno triple rispetto alla radice nervosa L5) non poteva lesionarla in modo così selettivo e facendo notare che essi non solo dimostravano di non conoscere l’anatomia umana normale, ma che anche negavano l’evidenza, clinica, chirurgica e soprattutto fotografica.

 

Conclusione

Sia il neurochirurgo di Parte Convenuta sia il neurochirurgo CTU, risultano avere lunga attività ospedaliera nel settore e pertanto appare difficile credere che non conoscano l’anatomia né le problematiche di un simile caso.

Sorgono allora molti sospetti che….. non vorrei sospettare.

Data pubblicazione: 28 maggio 2018

25 commenti

#4

Questo lungo silenzio da parte dei colleghi sconcerta non poco. Finora hanno letto questo articolo circa 500 persone, fra le quali ritengo essere medici in maggioranza.
Gli utenti, incopetenti di tali problematiche, sono giustificati, ma i colleghi, soprattutto medici legali con il loro silenzio sospendono ogni giudizio.
L'articolo non l'ho pubblicato per mettere alla berlina quei CTU (si sono messi da soli), ma per sollevare un importante problema e cioè quello degli incarichi a consulenti di cui non si conosce nulla e di cui invece un Giudice dovrebbe appurare la competenza e, soprattutto in casi chirurgici, documentare l'esperienza di sala operatoria.

Nel caso proposto, per esempio, la casistica operatoria del CT di Parte convenuta, in un arco di tempo di oltre 30 anni, conta poche decine di interventi e solo come assistente (la cui funzione è quella di tenere l'aspiratore).
Il CTU neurochirurgo, con qualche esperienza chirurgica in più, per fini poco chiari non ha esistato a compromettere la propria credibilità e competenza.

Risultato: il povero paziente affetto da una grave patologia invalidante probabilmente non vedrà riconosciuti i danni iatrogeni oppure si instaurerà un iter giudiziario lungo almeno 10 anni.

Cari utenti, cari colleghi siamo messi proprio male...

#8
Prof. Alessandro Caruso
Prof. Alessandro Caruso

Buongiorno a tutti.
Caro Giovanni Migliaccio, anzitutto complimenti per il bellissimo caso sia clinico - chirugico che medico legale che esponi. Molto istruttivo e chiaramente dimostrativo.

Hai rimproverato un po tutti " gli addetti ai lavori", per la loro assenza, ma sai io non entro se non raramente in medicitalia, per il tempo super-tiranno e per l'entusiamo attivo e fattivo ampiamente sbiadito..

Anche io da C.T.U., (figura ovviamente dell'Ufficio Giudicante -Tribunale nelle sue varie sedi e diversi gradi) , non C.T.P. (ovvero consulente tecnico di parte - o dell'infortunato e/o compagnie di assicurazioni o dell'Istituto o Casa di Cura curante ) ormai ultradecennale, a volte mi imbatto in casi similari, e condivido le tue conlcusioni al 100%.

E' impensabile che un C.T.U. non sappia esaminare una TC spinale e non possa valutare il nesso causale tra la maldestra infissione della vite nel canale spinale, con concomitante lesione della radice nervosa e del sacco durale , ( ampiamente evidente) e il danno clinico apparso 24 ore dopo e reliquato al paziente .

Non ti rammaricare Giovanni, ma è verissimo la documentazione per immagini cosi palese, ti da' ragione nettamente.

Vedrai che in Appello vincerai la ua battaglia per la Giustizia e per il tuo assistito.

Complimenti ancora e buon lavoro!
Alessandro

#9
Dr. Daniele Tonlorenzi
Dr. Daniele Tonlorenzi

E' come se durante degli impianti dentali con la fresa si entrasse nel canale del nervo mandibolare ma il perito in giungesse a dire che la paralisi del territorio a valle non è legata alla lesione del nervo. Dando per certo che tutti sanno che le due cose sono legate il CTU dicesse che non lo sono.
Oltre a quello che dice Giovanni: Concordo con Giovanni (succede di rado) quando dice: "Che poi ci possano essere accordi sottobanco è verosimile, ma questo è un altro discorso." Ho cercato un'altra spiegazione ma faccio fatica a trovarla.

#16

Caro Alessandro Caruso,
questo articolo,letto in poco più di 20 gg. da oltre 1000 soggetti (solo utenti ? anche colleghi?) non ha sortito che pochi commenti, tra l'altro in privato.
Mi rende incredulo come, non tanto gli utenti che certamente non ne comprendono la gravità, i nostri colleghi sia neurochirurghi che medici legali non sentano il dovere di indignarsi pubblicamente.
In ogni caso volevo comunicare che gli avvocati dell'attore faranno un esposto all'Ordine dei Medici di appartenenza dei due CTU,sul cui esito però non ci conterei molto.
Ti ringrazio del tuo intervento e dell'apprezzamento.

Una buona domenica

#17
Utente 208XXX
Utente 208XXX

Grazie dottore. Speriamo che medici onesti e professioni come Lei ce ne siano ancora. L errore umano, anche se oggi la strumentazione a disposizione consente un margine minimo, può esserci, la cosa Terribile è non ammetterlo a discapito di un poveretto che si è fidato ed affidato. Forse in sala operatoria dovrebbero registrare gli interventi.Il quel luogo dovrebbe esserci più serietà e professionalità. Ormai, per lo più , è solo un obbiettivo economico. È raro trovare un dottore che fa il medico.

#18
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. signor Olaf,
medici onesti che lavorano con scienza e coscienza sono la maggior parte, anche se gli innumerevoli contenziosi per ottenere un risarcimento hanno prodotto, negli anni, una immagine non vera della professione medica.
E' recente la dichiarazione di un Giudice del Tribunale di Milano sull'eccessivo ricorso alle denunce (quasi 1 al giorno) che intasano di faldoni le cancellerie, ma che oltre il 90% dei casi si risolvono con l'assoluzione del medico e con la condanna alle spese legali e di risarcimento ai medici per lite temeraria.
Quindi, egr. signor Olaf, l'obiettivo economico è perpetrato dai pazienti.

Poi ci sono casi scandalosi (di cui penso sia l'O.M. che la Magistratura dovranno occuparsi) come quello qui presentato, ma ciò non dovrebbe essere un motivo per non aver fiducia nei medici.

#19
Utente 427XXX
Utente 427XXX

Come utente non posso che essere sconcertato da questa vicenda. Non sono in grado di dare un giudizio ma se un paziente esce da una sala operatoria con un problema nuovo e diverso da quello per cui è stato operato penso che il Giudice possa farsi una idea sia della causa-effetto che dei Ctu incaricati. Mi auguro che il paziente (soggetto debole) abbia Ia giusta sentenza. Complimenti al dottor Migliaccio per averne data divulgazione.

#20
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Purtroppo proprio qualche giorno fa ho letto le conclusioni definitive dei ctu depositate in cancelleria che confermano la loro ignoranza. L'avvocato tenterà di convincere il giudice al rinnovo dei consulenti d'ufficio ma io sto pensando (per quel che può servire) a deferire i 2 ctu all'ordine dei medici

#21
Utente 494XXX
Utente 494XXX

Ho letto solo ora e sono davvero sconcertata. Non ho le competenze per fare commenti, ma da utente e paziente, mi fa davvero rabbrividire tutto questo. Da paziente però mi fa pensare che ormai sta andando tutto a rotoli. Ho fatto da assistente in sala operatoria (non dirò la specializzazione) e oltre quello raccoglievo i dati per le ricerche multicentriche. Mi veniva chiesto spesso di escludere pazienti considerati "fallimenti" e di metterne degli altri, falsificando così "volutamente" i dati. Mi chiedo se mai ci si potrà fidare del "sistema", marcio fino al midollo.... Grazie dottore per aver reso pubblico tutto questo....

#23
Specialista deceduto
Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. utente 573979,
per fortuna non è sempre così, ma come vede, le magagne poi vengono a galla grazie a Giudici onesti e obiettivi.

#24
Utente 568XXX
Utente 568XXX

Apprezzo moltissimo il Dr.Giovanni MIGLIACCIO per aver pubblicato l'articolo su questa "scandalosa perizia medico - legale". I commenti in merito effettivamente sono stranamente limitati. Spero vi sia una giusta Sentenza nei riguardi di questo malcapitato paziente.
Vi posso garantire, per l'esperienza provata sulla mia pelle, che viviamo in un Paese pericoloso sia per il funzionamento della Sanità che della Giustizia che per l'alto tasso di corruzione ed altro ... Dobbiamo solo essere fortunati di non trovarci in determinate condizioni riguardo alla salute, altrimenti si può rischiare la vita e non vedersi mai riconosciuti i danni subiti a fronte di spese enormi e disastrose sostenute dai familiari. E questo può succedere a tutti, NESSUNO ESCLUSO. Credo proprio che l'utente 573979 abbia focalizzato il problema col link che ha postato e che inviterei ognuno a leggere.
Di casi del genere chi sa quanti ne esistono in Italia e che "intasano" i Tribunali in quanto complessi ma soprattutto fortemente osteggiati dalle parti in causa. Strane storie che spesso non si conoscono nemmeno. E' umano che anche i medici possano sbagliare, nelle precarie condizioni in cui operano, ma in casi così imperiti ed evidenti si auspicherebbe che i CTU riconoscessero gli errori senza assumere atteggiamenti dogmatici e cattedratici in difesa dei loro colleghi da "ipse dixit". Intuisco vagamente le difficoltà lavorative e le responsabilità di cui sono gravati i medici avendo una figlia all'ultimo anno di medicina, ma il sistema va comunque urgentemente risanato.
Nel mio caso il processo civile è durato 20 anni andando fin oltre la Cassazione per la morte di una bambina di un anno e mezzo (mia figlia). Ma sino ad ora non c'è stato nulla da fare contro la nostra "scandalosa perizia". Solo esborsi per Processi (mi sarei comprato una casa) e dopo tutto questo tempo non si sa ancora la causa della sua morte (cioè è evidente a chiunque legga il caso ma viene mascherata). Nonostante un'autopsia sussistono tre cause di morte. Ma non mi arrendo, ora dovrà essere la Procura della Repubblica a vagliare la vicenda e credo proprio che un giorno non potrò esimermi dal far conoscere agli italiani questa assurda vicenda tramite i media. Non accetto di essere preso in giro in questa maniera. Qui in ballo c'è la vita di una minore, l'imprudenza (riconosciuta negli atti processuali) dei sanitari, la denegata giustizia e l'interminabile durata del processo che si prospetta debba comunque proseguire nel penale salvo che non incorra nella prescrizione che spero venga cancellata affichè si accertino sempre le responsabilità o meno di determinate azioni.

#25
Utente 584XXX
Utente 584XXX

Buongiorno a tutti, faccio parte di un gruppo di professionisti che gestisce il risarcimento di gravi danni, compresi perciò da errore medico.
Confesso che pur evitando con cura azioni temerarie, spesso è necessario affidarsi alla CTU e qui, molto più che in aula, si teme "l'ingiustizia".
La disonestà non è purtroppo rara ma la cosa peggiore è che sono persone che non stanno "rubando" per fame, sono persone che hanno già una vita agiata e trattengo a stento gli aggettivi che sento pronunciare dalle "vittime" e che confesso condivido. Sono persone semplicemente indegne che il sistema dovrebbe espellere definitivamente.
Chiedo infine al dott. Migliaccio la possibilità di un contatto privato, se possibile. Questo è il nostro indirizzo di posta: info@flaitalia.it
Grazie, un cordiale saluto a tutti ed un "bravi" per il contributo sempre molto interessante.
D Pavan

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