Setto nasale deviato: la settoplastica laser e l'assenza di tamponi

alessandrovalieri
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico

L'operazione al setto nasale deviato è uno degli interventi più comuni nel mondo dell'otorinolaringoiatria. La deviazione del setto nasale è rimediabile con l'intervento di settoplastica, necessario quando la situazione del paziente provoca una difficoltà respiratoria. L'intervento ha la finalità di ripristinare una corretta funzionalità del setto nasale, una struttura composta da una parte ossea e da una in cartilagine (che costituisce la punta del naso). Il setto ha uno scopo funzionale – dividere in due le fosse nasali – ma anche un ruolo estetico perché dà la forma al naso e, quindi, ad una delle parti più importanti del viso.

 

I tipi di anomalia del setto nasale

Il setto nasale può avere alcune anomalie anatomiche, generalmente chiamate “deviazioni del setto nasale”. Tali anomalie possono essere congenite oppure possono essere state acquisite nel corso della vita, in generale per traumi subiti dal naso. Queste le deformità nasali più comuni:

  1. Angolature della cartilagine settale
  2. Speroni ossei
  3. Creste della cartilagine
  4. Creste della componente ossea del setto

Qualsiasi sia il tipo di anomalia, questa causa una difficoltà respiratoria nasale. Nel caso ci si trovi di fronte a questa situazione è necessario un intervento da parte del medico otorinolaringoiatra.

 

Le differenze tra rinoplastica, settoplastica e settorinoplastica

È importante per il medico otorinolaringoiatra determinare la causa della deformità nasale, il danno estetico e funzionale e le ragioni per cui il paziente intende correggerle. Innanzitutto il medico stabilisce quali strutture sono interessate (osso, cartilagine, cute o altro) e se il danno sia estetico e/o funzionale con l'ispezione del naso esterno, la rinoscopia, la valutazione della funzione respiratoria nasale.

Questi esami ci chiariranno la posizione delle ossa nasali, delle cartilagini supero-laterali ed inferolaterali, del setto e dei turbinati nasali, le condizioni della cute e la presenza di eventuali tumefazioni, ulcere o alterazioni cromatiche.

Il medico poi valuterà le necessità estetiche del paziente, ascoltando cosa si aspetta da questo punto di vista. A seconda dell'intervento, il chirurgo può valutare come intervenire. Ci possono essere tre tipi di intervento al naso: rinoplastica, settoplastica e settorinoplastica. Le differenze sono riassunte in questa tabella:



INTERVENTO

Scopo principale

Cosa modifica

Chi la esegue

Rinoplastica

Estetico

Forma del naso

Chirurgo estetico o otorinolaringoiatra

Settoplastica

Funzionale

Correzione deviazione del setto nasale

Otorinolaringoiatra

Settorinoplastica

Estetico e funzionale

Forma del naso e correzione del setto nasale

Otorinolaringoiatra



In alcuni casi a questi interventi si associa quello di riduzione dei turbinati nasali. In questo caso l'operazione prende il nome di settoturbinoplastica.

 

Gli interventi di rinoplastica o settorinoplastica

Le tecniche ricostruttive nasali (rinoplastica o settorinoplastica) comportano l'asportazione delle cartilagini, dello scheletro osseo e dei tessuti molli adiacenti attraverso incisioni. Le strutture cartilaginee vengono poi rimodellate e riposte. La piramide ossea può essere ridotta, raddrizzata e spostata riducendo, riponendo o spostando parti di osso; i tessuti molli possono essere rimesso, vari difetti possono essere corretti con trapianti dello stesso paziente o con materiale inerte.

 

Intervento di settoplastica: come avviene

Per intervenire sul solo setto nasale, il chirurgo otorinolaringoiatra esegue queste operazioni:

  • Accede al setto osteocartilagineo incidendo la mucosa
  • Disarticola la cartilagine del setto dalla parte ossea
  • Rimuove gli speroni ossei o frammenti di cartilagine causa della deviazione
  • Riposiziona il setto nasale alla fine della procedura
  • Risutura la mucosa con punti riassorbenti
  • Satura l'incisione
  • Applica i tamponi nasali
     

Quanto dura l'intervento di settoplastica? In media circa mezzora. L'intervento può avvenire in anestesia locale o generale con assistenza del medico specializzato che la somministra. L'anestesia è preceduta da una decongestione delle mucose delle fosse nasali.

 

L'alternativa: l'intervento di settoplastica laser

Se le deviazioni più importanti richiede l'intervento classico, nel caso di speroni cartilaginei semplici o deviazioni settali non complicate può essere utilizzata la tecnica del laser ambulatoriale, simile a quella che viene utilizzata per ridurre i turbinati (infatti spesso le due operazioni sono effettuate insieme). L'intervento con il laser è meno invasivo.

La settoplastica laser può avvenire in sedazione cosciente, evitando l’anestesia generale. L’uso del laser evita il dolore al paziente durante e dopo l’intervento, inoltre non si usano tamponi. La settoplastica è in genere eseguita insieme alla riduzione dei turbinati laser assistita.

Il laser viene chiamato infatti “tagliente a caldo” in contrapposizione ai classici bisturi che invece sono “taglienti a freddo”. I vantaggi:

  • Il paziente torna a casa subito dopo l'intervento
  • Tecnica più precisa rispetto a quella classica
  • Minor sanguinamento e assenza di tamponi
  • Anestesia locale e assenza di dolore


Bibliografia

Nasal Septal Deviation and Facial Skeletal Asymmetries. Hartman C, Holton N, Miller S, Yokley T, Marshall S, Srinivasan S, Southard T. 2016

Three different turbinoplasty techniques combined with septoplasty: Prospective randomized trial. Veit JA, Nordmann M, Dietz B, Sommer F, Lindemann J, Rotter N, Greve J, von Bomhard A, Hoffmann TK, Riepl R, Scheithauer MO. 2017

Laser assisted septal cartilage reshaping (LASCR): A prospective study in 12 patients. Leclère FM, Petropoulos I, Buys B, Mordon S. 2012





 

Data pubblicazione: 13 giugno 2019

Autore

alessandrovalieri
Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2000 presso Università degli Studi di Ferrara.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Ravenna tesserino n° 3819.

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