Come insorge la "depressione da stress" e come si cura

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Dr.ssa Sara Gentilesca Psicologo, Psicoterapeuta

Come insorge la depressione da stress?

La depressione ha raramente un‘unica causa. Solitamente a provocare la malattia è un concorso di diversi fattori che vanno ad agire su di una predisposizione innata. Una patologia depressiva può essere scatenata da stress acuti, come la perdita o la morte di un‘importante persona di riferimento, oppure da situazioni di sovraccarico cronico. All‘origine di una depressione si riscontrano spesso anche fattori sociali che richiedono l‘adattamento a nuove circostanze (ad es. matrimonio, disoccupazione, pensionamento).

Tuttavia, non sempre sono in gioco fattori scatenanti di questo genere. Molte depressioni colpiscono come un fulmine a ciel sereno.

Bisognerebbe quindi essere molto cauti nell‘interpretare la depressione solo come una reazione ricostruibile e comprensibile a situazioni di vita difficili. Le disgrazie gravi provocano effettivamente tristezza, umore malinconico e disturbi dello stato d‘animo, ma non necessariamente una depressione. Se tuttavia insorge una malattia depressiva, essa va curata di conseguenza.

Spesso una situazione di stress può durare per anni senza che ciò conduca alla malattia. In molti casi basta allora un avvenimento di per sé relativamente modesto per far traboccare il vaso e scatenare la malattia.

Quando è in atto una depressione, il metabolismo del cervello è disturbato: i neurotrasmettitori serotonina, noradrenalina e dopamina non sono più in equilibrio. A causare ciò è un disturbo del sistema di controllo degli ormoni dello stress. La prolungata iperattività del sistema ormonale dello stress disturba a tal punto il metabolismo delle cellule nervose che la produzione e lo smaltimento dei neurotrasmettitori si alterano: la concentrazione di tali sostanze risulta troppo bassa, oppure la trasmissione non funziona più correttamente. Se la trasmissione fra i neuroni ne risulta disturbata, ciò a poco a poco si ripercuote anche sui sentimenti e sui pensieri, e porta a mancanza di slanci, inappetenza, insonnia, difficoltà di concentrazione e agli altri sintomi della depressione.

A questo punto intervengono i farmaci antidepressivi e riequilibrano il metabolismo cerebrale, normalizzando la regolazione degli ormoni dello stress. Lo stesso fa la psicoterapia. Appare dunque chiaro perché, nelle depressioni di entità media e grave, la combinazione di psicoterapia e farmaci produca i risultati migliori.

 

Come si cura la depressione?

Il trattamento efficace dei pazienti depressi richiede un piano a tutto tondo, grazie al quale, a seconda delle esigenze del singolo paziente, vengano scelti o combinati caso per caso diversi approcci psicoterapeutici, come la terapia comportamentale cognitiva, le terapie del profondo e la terapia del colloquio.

Accanto alla terapia farmacologica vengono adottate terapie individuali e di gruppo; in aggiunta a queste si ricorre, a seconda della sintomatologia, a tecniche corporee o di terapia creativa, a metodi di rilassamento e a tecniche di superamento dello stress (ad es. biofeedback, rilassamento muscolare progressivo secondo Jacobson, yoga, qi gong, tai chi) in misura variabile e personalizzata.

Il trattamento della depressione dovrebbe sempre comprendere la psicoterapia, che idealmente porta a cambiare il rapporto del paziente con lo stress e a correggere la valutazione e l‘elaborazione individuale negativa degli eventi personali stressanti.

Tra i vari metodi psicoterapeutici, quelli attualmente meglio studiati e la cui efficacia è più comprovata sono la terapia comportamentale (TC) e la psicoterapia interpersonale (IPT). Esse inoltre riducono a lungo termine il rischio di ricadute e vengono impiegate con ottimi risultati. In queste moderne terapie l‘accento viene posto soprattutto sul trovare soluzioni e sul mobilitare risorse, anziché unicamente sul ricercare vecchie cause e conflitti del passato o sul lavorare sulle carenze.

I nostri sentimenti, pensieri e azioni si influenzano continuamente tra loro, e provocano effetti sulle funzioni del nostro corpo. In tal modo, ad esempio, l‘umore depresso viene rafforzato ulteriormente dai pensieri negativi. Il ripiegamento sociale, che spesso è la conseguenza naturale del malessere, incrementa a sua volta i pensieri e i sentimenti sgradevoli. Ciò provoca nuovo stress, che rafforza ancora di più il circolo vizioso di cui sono prigioniere le persone depresse.

Il trattamento psicoterapeutico offre appigli per spezzare il circolo vizioso della depressione. Spesso è importante avvalersi del sostegno terapeutico per riprendere a svolgere attività che possano migliorare l‘umore. Quando si è depressi, non si riesce a farlo da soli.

È altrettanto importante riconoscere che nei depressi determinate situazioni scatenano quasi automaticamente determinati sentimenti e pensieri negativi. Il pensiero depressivo tipico è unilaterale e distorto negativamente. La depressione costringe a vedere tutto attraverso occhiali neri. La psicoterapia aiuta a togliersi lentamente questi occhiali.

 

Fonte: http://www.depression.ch/documents/erkennen_web_i.pdf

Data pubblicazione: 12 marzo 2013 Ultimo aggiornamento: 25 marzo 2013

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