Preservativo femminile.

Il preservativo femminile

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Dr.ssa Teresita Forlano Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo

Il preservativo femminile protegge da gravidanze indesiderate e inattese impedendo il contatto tra gli spermatozoi e la cellula uovo. Inoltre, se ben utilizzato, protegge la coppia da malattie sessualmente trasmesse.

Come si mette il preservativo femminile?

Il preservativo femminile conosciuto come Femidom, rientra nella lista dei contraccettivi di barriera, ossia non ormonale, ed è disponibile in Europa dal 1992.

Il condom femminile è composto da due anelli flessibili posti alle estremità di una morbida guaina di nitrile sintetico, poliuretano o lattice, lunga quanto un profilattico maschile.

L'anello interno (chiuso ermeticamente) va sospinto profondamente all'interno della vagina: questo si posizionerà naturalmente dietro l'osso pubico.

L'anello esterno, nell'estremità opposta, rimane aperto al di fuori della vagina, coprendo in parte i genitali. In questo modo, l'uomo può introdurre il pene in erezione nella vagina da quest'apertura. La corretta applicazione del preservativo femminile è illustrata nell’immagine.

Preservativo femminile

Come si rimuove il profilattico femminile?

Il profilattico femminile può essere rimosso dalla vagina anche alcune ore dopo il termine del rapporto. Tuttavia, per evitare che lo sperma si riversi, è consigliato rimuovere il condom prima che la donna si alzi in piedi.

  1. Con le mani pulite, usando le dita medie e l'indice, pizzicare con delicatezza l'anello esterno che si trova all'apertura della vagina.
  2. Sfilare lentamente il preservativo facendo attenzione che non fuoriesca lo sperma.
  3. Una volta rimosso, avvolgere il preservativo femminile in un pezzo di carta o un fazzoletto e gettarlo nella spazzatura.

Il preservativo femminile è a uso singolo e non deve essere riutilizzato.

Chi può utilizzare i preservativi femmili?

Idealmente i profilattici femminili sono indicati per tutte le donne sessualmente attive. In caso di allergia al lattice, si raccomanda di non utilizzare i modelli formulati con la suddetta gomma naturale e preferire piuttosto le varianti in nitrile o poliuretano.

Il preservativo femminile è indicato anche per le relazioni occasionali dal momento che, se utilizzato correttamente, offre una buona protezione da malattie sessualmente trasmissibili.

Inoltre è consigliato anche alle donne che hanno partorito per via vaginale, per le donne allergiche a spermicidi o che non possono assumere contraccettivi ormonali.

In caso di utilizzo di questo metodo contraccettivo è possibile lubrificare i genitali con sostanze specifiche facendo attenzione alla composizione del profilattico:

  • i preservativi femminili in lattice non devono essere abbinati a lubrificanti a base oleosa: un simile comportamento può danneggiare il contraccettivo, aumentando il rischio di fallimento del metodo
  • i preservativi femminili di nitrile o poliuretano tollerano sia lubrificanti acquosi sia oleosi.

preservativo femminile confronto

Quali sono i vantaggi del preservativo femminile?

Oltre ad offrire una valida protezione da gravidanze indesiderate e malattie veneree (79-95%), il preservativo femminile offre molteplici e numerosi vantaggi:

  • a differenza del preservativo maschile, il condom femminile può essere inserito in vagina alcune ore prima del rapporto, anche 8 ore prima. Ad ogni modo, la donna può decidere di applicare il preservativo femminile fino ad un istante prima dell'inizio del rapporto sessuale. Questa opzione conferisce una maggior spontaneità al rapporto;
  • esistono differenti dimensioni del preservativo femminile: la donna può scegliere la variante più adatta all'anatomia dei propri genitali;
  • a differenza dei contraccettivi ormonali, il preservativo femminile non richiede prescrizione medica;
  • rispetto al condom maschile, la variante femminile assicura una maggiore sensibilità all'uomo durante il rapporto;
  • facile conservabilità: i preservativi femminili, specie di nitrile o poliuretano, sono piuttosto resistenti al calore e all'umidità e non tendono a deteriorarsi con le alte temperature;
  • è ipoallergenico (fatta eccezione per i preservativi femminili in lattice: in tal caso, le donne allergiche al lattice devono preferire altri modelli)
  • non presenta gli effetti collaterali tipici dei contraccettivi ormonali;
  • per alcune coppie l'utilizzo del preservativo femminile aumenta il piacere sessuale grazie alla presenza dell'anello interno, che stimola i genitali di entrambi i partner;
  • il preservativo femminile può essere utilizzato in gravidanza e dopo il parto, durante il ciclo mestruale.

Svantaggi e rischi del profilattico femminile

Questo metodo contraccettivo di barriera usato dalle donne presenta anche alcuni svantaggi:

  • durante il rapporto, l'attrito innescato dal contatto tra preservativo e pelle origina un "ronzio" o un "fruscio" non sempre gradito dalla coppia. I preservativi femminili più recenti sono composti da nitrile sintetico, materiale che evita la percezione di questo fruscio. I preservativi femminili di nitrile sono più convenienti rispetto a quelli di poliuretano;
  • il lubrificante con cui è rivestito il preservativo femminile è appiccicoso e può aderire alla pelle delle dita durante l'inserimento;
  • per la corretta applicazione il preservativo femminile può richiedere alcune esercitazioni da parte della donna;
  • non è utilizzabile in lattice in caso di allergia alla gomma naturale;
  • non può essere riutilizzato;
  • la frizione del preservativo femminile sulle pareti vaginali può ridurre la naturale lubrificazione femminile;
  • viene negato il contatto diretto tra pene e vagina;
  • se posizionato scorrettamente, il condom femminile può creare fastidio alla donna;
  • se il pene non viene inserito correttamente all'interno del preservativo vaginale (ad esempio, viene introdotto lateralmente, tra la parete vaginale e la guaina, e non all'interno della stessa) l'efficacia contraccettiva del metodo è nulla.

Differenze con il diaframma contraccettivo

Spesso il preservativo femminile e il diaframma sono scambiati per sinonimi. In realtà, i due metodi contraccettivi sono del tutto differenti: l'unica affinità, è che entrambi sono considerati contraccettivi barriera.

Il diaframma è una coppa di gomma flessibile, a forma di cupola, che viene inserita nella vagina per coprire il collo dell'utero qualche istante prima del rapporto sessuale.

Il diaframma non si srotola come un preservativo femminile e non fuoriesce dai genitali esterni.

Inoltre, il diaframma presenta una scarsa protezione da gravidanze indesiderate con un rischio di fallimento del metodo del 20% circa: pertanto, per aumentarne l'efficacia contraccettiva, è necessario avvalersi dell'ausilio di spermicidi (contraccettivi chimici).

Infine il diaframma non protegge efficacemente da malattie sessualmente trasmissibili.

Cosa fare se si rompe il preservativo?

Fatta eccezione per l'astinenza totale, nessun contraccettivo a barriera, ormonale o impiantabile assicura una completa copertura da gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili.

Nonostante ciò, il profilattico femminile è considerato un valido metodo contraccettivo per evitare gravidanze inattese e anche un efficace barriera contro le malattie veneree.

In una piccola percentuale delle utilizzatrici questo contraccettivo fallisce in caso di rottura, foratura (s'inserisce con la punta del dito) o di errato posizionamento.

In simili circostanze, dopo un rapporto sessuale completo, è pensabile che lo spermatozoo abbia fecondato la cellula uovo.

La donna può allora prevenire un'eventuale gravidanza ricorrendo alla contraccezione d'emergenza, con l'assunzione della pillola del giorno dopo entro e non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio.

In caso di rottura del preservativo femminile, è suggeribile rivolgersi al medico o al ginecologo per ulteriori accertamenti riguardo le possibili malattie sessualmente trasmissibili.

Fonte

  1. Make Love. Manuale di educazione sessuale
Data pubblicazione: 14 maggio 2014 Ultimo aggiornamento: 09 agosto 2023

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