Motivazione e successo personale

La corrente motivazionale e del "successo personale" è un fenomeno strettamente collegato alla psicologia. Essa attira milioni di persone attraverso innumerevoli pubblicazioni (scritte da psicologi e non) e corsi e seminari. Aiuto concreto o illusione di massa? In ogni caso, viste le cifre, è un settore verso il quale porre particolare attenzione.

Un pioniere della motivazione e del "successo personale"

Uno dei primi produttori del moderno genere letterario del "successo personale" è stato Napoleon Hill. "Napoleon Hill (Pound, 26 ottobre 1883 – South Carolina, 8 novembre 1970) è stato uno scrittore e saggista statunitense, uno dei primi produttori del moderno genere letterario del successo personale. Il suo lavoro più famoso è stato "Think and Grow Rich", tradotto in italiano "Pensa e arricchisci te stesso", ed è uno dei libri più venduti di tutti i tempi. In uno dei suoi scritti ha dichiarato: "Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzarlo". (Tratto da Wikipedia)

L'ultima citazione "Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzarlo" può sembrare e per diverso tempo è apparso come banale anche a me. Tuttavia, pensando alla stessa frase in combinazione con altri concetti di Hill e facendo un ragionamento psicologico, il tutto diventa molto profondo e significativo.

Partiamo dal presupposto che il disagio psicologico ha sempre come conseguenze l'impossibilità di raggiungere risultati soddisfacenti ed appaganti per quanto riguarda il lavoro e/o la vita di relazione. (Anche se ci sono apparenti successi lavorativi e relazionali, i risultati soddisfacenti sono quelli che sono realmente di qualità e non legati solo all'apparenza)

Quello che impedisce di raggiungere tali risultati soddisfacenti è il non porsi e riuscire a raggiungere obiettivi motivanti. E di solito si rinuncia a porsi obiettivi a causa delle paure e del dolore che si va incontro se si cercasse di raggiungere quegli stessi obiettivi.

A questo proposito trovo molto interessante nel lavoro di Hill, la definizione delle 6 paure di base che impediscono alle persone di realizzarsi. Esse sono:

1 La paura della povertà
2 La paura della vecchiaia
3 La paura delle critiche
4 La paura della perdita dell'amore
5 La paura delle malattie
6 La paura della morte

 

Conseguenze della paure

Cosa succede quindi quando agiscono una o più di queste paure in modo particolarmente forte? Non si riesce a soddisfare i propri bisogni in modo soddisfacente. Si rinuncia a soddisfarli, a tentare di realizzare un nuovo progetto lavorativo ambizioso o ad iniziare o a portare avanti una relazione. Si rinuncia di cercare il piacere per evitare il dolore. Ma la non soddisfazione dei bisogni porta ad agitazione ed insicurezza che si autoalimentano e la mente con il tempo si concentrerà ancora di più sulle paure: la povertà, la vecchiaia, le critiche, la perdita dell'amore, le malattie e la morte.

Da quì il significato che si può attribuire in modo più profondo alla citazione di Hill "Ciò che la mente può concepire e credere, può realizzarlo". Quando ci sono blocchi e paure forti la mente non può "concepire e credere" (e quindi realizzarlo) perchè i blocchi emotivi le creano ostacoli. Essa non può concentrarsi su quello che desidera e avere emozioni positive in merito perchè questo richiama agitazione e ansia. L'agitazione e l'ansia che emergono di fronte agli ostacoli quando si cercasse di raggiungere un obiettivo.

Questo causa lo sviluppo del pessimismo e altre caratteristiche disadattive della personalità quali l'insicurezza, la diminuzione dell'autostima, la gelosia, il vittimismo; O di altre caratteristiche sgradevoli quali l'arroganza, l'egoismo, la vanità che la persona crea come alibi (l'arroganza e la vanità) per nascondere il suo senso di fallimento interiore.

 

Cosa fare?

Cosa fare allora per soddisfare i propri bisogni in modo soddisfacente? Porsi degli obiettivi chiari, perseguirli e rimuovere gli ostacoli (le paure) che impediscono di raggiungerli. E gli ostacoli che alimentano le paure derivano soprattutto dai traumi del passato e in special modo quelli vissuti nella propria famiglia di origine. Per approfondire, leggi il report gratuito che ho scritto: "Trovare la Serenità" Cliccando quì.

Data pubblicazione: 08 dicembre 2014

Per aggiungere il tuo commento esegui il login

Non hai un account? Registrati ora gratuitamente!