Il congedo amoroso ai tempi di internet: esiste il bon ton dell’abbandono?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

"I veri addii scattano nella mente, sono silenziosi.
Sono i più veri, i più pericolosi.
Sono quelli che tieni per te.
Puoi anche continuare a sentirla una persona, ma non ti avrà più se lhai salutata dentro".
Massimo Bisotti

  • "Mi ha lasciata con un sms".
  • "Liquidato con una chat di whatsapp"
  • "Cancellata da Facebook"
  • "Ed ancora, inserito nella black list..."

e così via...

Infinite frasi come queste hanno invaso la nostra posta ed hanno caratterizzato i contenuti dolorosi di sedute con coppie frantumate e con pazienti dal cuore infranto.
Trattasi di addii lapidari, perentori e per di più senza preavviso.
La fine di un amore ai tempi di internet, cambia veste e dirsi addio diventa sempre più di cattivo gusto.

  • Esiste una modalità - non obbligatoriamente indolore - ma di buon gusto per dirsi addio?
  • Una sorta di "bon ton dell'abbandono"?

Credo di si.

Acredine ed astio a parte, dirsi addio dovrebbe essere sempre un processo lento ed adeguatamente elaborato, nel rispetto dei tempi di se stessi e dell'altro.

  • Lasciare o essere lasciati?
  • Soffrire o far soffrire?
  • Meglio una morte lenta o una fuga improvvisa? Cosa sarebbe meglio vivere: una sorta di profilassi dell'abbandono o reggere fino alla fine della fine dell'amore?
  • Quali sono i motivi per i quali un amore giunge al capolinea?

Quando un amore giunge al termine, quando transita in quella zona prima grigia, poi buia e nera, i partners iniziano a farsi  sgambetti, dispetti e ripicche e dirsi addio, spesso, diventa una vera liberazione, come togliersi una spina nel fianco, irritativa e dolente. E quando il sentimento è sulla via d’estinzione, i partners iniziano ad interrogarsi sui perché.

Indossano lenti scure ed adottano un atteggiamento di “miopia mentale” che li spinge a cercare altrove il “colpevole” dell’abbandono e del sabotaggio al legame amoroso.

Nel doloroso percorso di una separazione, gli attori protagonisti, giungono spesso a "soggettive ed univoche verità", non in sintonia con il sentire comune.
Spesso i partners hanno entrambi ragione ed è veramente improbabile trovare una causa univoca della fine del legame, così come non si può distinguere nettamente tra chi lascia e chi viene lasciato, chi va via con un altro uomo o donna o chi va via dal legame…

  • Quali sono i segni prodromici dell'imminente abbandono?

Prima della perentoria cancellazione da Facebook, quali segnali, spesso non verbali, fanno capolinea nella vita della coppia?
Il dialogo diventa silenzio: un silenzio spesso rumoroso e assordante.
La vita sessuale carente per qualità e quantità. La rabbia cammina al fianco di entrambi i coniugi e l’evitamento dello spazio condiviso, diventa una strategia difensiva anti-ansia ed anti-arrabbiature.



Esiste un momento preciso in cui un amore finisce?

“Cosa significa la fine di un rapporto?

Significa soprattutto una destrutturazione, il crollo di un assetto psicologico che avevamo lentamente costruito”, scriveva A. Carotenuto.

Cosa intendiamo per fine di un amore?

E’ la conseguenza di uno o più eventi concreti e destabilizzanti, come un piatto che esplode in mille parti e che non tornerà mai come prima, oppure è il logorio lento ed inarrestabile di giornate vissute all’insegna della noia, del non amore e del silenzio?

I segnali di burrasca sentimentale di solito precedono l’annuncio di uno dei due di desiderare la separazione. Prima di questo momento, uno dei partener ha mantenuto in vita un’“illusione d’amore”, negando a se stesso ed all’altro la realtà. L’illusione d’amore non consente un corretto esame di realtà ed è spesso proprio questa “magia ed alchimia della negazione della realtà” che mantiene in vita il legame.

Non esiste un galateo per gestire al meglio il capitolo "fine" e la famigerata fase dell'elaborazione del lutto, verrà abitata da pianti, cattiverie, acredine e tradimenti.

Civiltà e buon gusto, non si sposano quasi mai con la fine di un amore.

L'amore ai tempi di Facebook non gode di buona salute e la dolorosa fine di una relazione diventa una fine lapidaria, spesso “agita” mediante la cancellazione dell'altro con un risolutivo click, o mediante la cancellazione della foto dal profilo della chat intima e segreta e, per finire, il partner abbandonato scopre che l'ex è nuovamente diventato "single" su Facebook e posta nuovamente foto e frasi seduttive ed ammiccanti.

Lo status di Whatsapp diventa improvvisamente "disponibile" e la foto del profilo dal professionale passa al ludico/ricreativo.

La bacheca di fb, luogo dove postare emozioni, intimità ed eros, diventa una sorta di "lapide virtuale" dove seppellire la fine di quell'amore.
Nella società liquida tutto è consentito, le regole del “bon ton amoroso” transitano nel dimenticatoio e gli “agiti” si sostituiscono alle parole.

Le parole che non vengono dette, né pensate, né elaborate, diventano lame taglienti che trafiggono e feriscono anche le personalità più coriacee ed apparentemente impenetrabili.

Vittima e carnefice - chi lascia e chi viene lasciato - come sappiamo, si intersecano ed alternano e non è possibile individuare il vero colpevole della fine del legame.
Un legame d'amore è complesso e sfaccettato ed è molto, ma molto di più, della semplice somma dei due protagonisti e dei loro comportamenti visibili.

È l'incontro di due passati e di due inconsci, di due aspettative di vita futura, unitamente all’alchemico intreccio di due universi fantasmatici dove principio di realtà ed immaginario, si rinforzano, si fondono e confondono a vicenda.

Rendere pubblico il dolore, è forse una strategia malsana per esorcizzare la paura del dolore stesso, rappresenta una sorta di immediatezza della fine ed una strategica modalità d’azione che obbliga a non effettuare più passi indietro.

L'etere con la sua immortalità, si sostituisce alla volontà dei partners: una volta “postato online" l’addio, non può più essere ricontrattato e/o rivisitato.

In realtà psiche ed etere, in questi casi, sono l’uno il contro altare dell’altro.

Lasciare qualcuno significa averlo già lasciato andare via dentro di noi, la manifestazione e la comunicazione dell'addio è ben altra cosa.

L'Amore sui social, è un amore pubblico, postato, amplificato ed edulcorato. La fine di un Amore deve seguire obbligatoriamente la complessità della nostra psiche e della relazione in cui ha avuto dimora fino a quel momento.

Perché gli addii online non funzionano?

Un compito incompleto, così come un amore spezzato - senza la sua naturale agonia - crea una tensione psichica che agisce come spinta a completare o a riprendere quel “compito” interrotto ed impedisce che la mente ed il cuore siano liberi per concentrarsi altrove.

Trattasi dell'effetto Zeigarnick , studiato dalla psichiatra e psicologa russa, che sottolinea come sia difficile dimenticare e superare i compiti interrotti.

Il trattenimento in memoria del compito incompleto diventa fautore di una sorta di bisogno impellente di riprendere da dove si era stati interrotti. Un amore infelice e bruscamente interrotto, lascia dentro chi lo vive la certezza di tutto quello che sarebbe potuto essere e non è stato, sia che si resti nella relazione che ci si separi.

Un amore amputato, interrotto prematuramentee contro la volontà di uno dei due parters, obbliga ad un ricordo costante e mantiene in vita una ferita che non riesce a rimarginarsi facilmente.

 

Aggiungo le seguenti letture su amore, sofferenza e tradimento

 

 

Bibliografia

  • “Illusioni d’amore” Jole Baldaro Verde Raffaello cortina editore 2012
  • Alberoni “Innamoramento ed amore” Garzanti Milano 1979
  • Jole Baldaro Verde “Donne, maschere ed ombre”Raffaello Cortina 1987
  • Jole Baldaro Verde “Identità sessuali, tra mito e scienza” Franco Angelo Milano
  • Psini “Contraccezione e desiderio di maternità” Feltrinelli 1975
  • Kaplan “Dare un senso al sesso” Feltrinelli 1982
  • Klein “Amore, odio e riparazione” Astrolabio 1969
  • Kaplan “I disturbi del desiderio sessuale “ Mondadori 1982
  • Andolfi M., (2001) La crisi della coppia, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Scabini E., Cigoli V., 2000 Il famigliare: legami simboli e transizioni, Raffaello Cortina Editore, Milano.
  • Valeria Randone "Sex and the sicily" 2012 Novacento Editore
Data pubblicazione: 14 gennaio 2015 Ultimo aggiornamento: 22 gennaio 2015

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