Il trauma da narcisismo

marcosalerno
Dr. Marco Salerno Psicologo, Psicoterapeuta

Chi è il narcisista patologico?

Il narcisista patologico è una persona affetta da disturbo narcisistico di personalità che nelle relazioni interpersonali, soprattuto quelle di coppia, determina nel partner con il suo comportamento una condizione psicofisica traumatica definita trauma da narcisismo.

Lo psicologo Pier Pietro Brunelli sottolinea come il narcisista patologico adotta un comportamento emotivamente distruttivo, manipolatorio e seduttivo mirato a prosciugare la vittima di ogni energia vitale, facendola precipitare in una spirale di dipendenza affettiva e di impotenza.

Chi è affetto da disturbo narcisistico di personalità non è consapevole della propria malattia, si caratterizza per dire continuamente bugie al fine di ottenere il proprio tornaconto personale pur arrecando enormi danni alla persona con cui ha un legame affettivo.

Il narcisista patologico mentendo inganna anche sé stesso e arriva a convincersi di essere nel giusto raccontando bugie e giustificando addirittura i propri comportamenti. La caratteristica distintiva del narcisista patologico è quella di non provare senso di colpa quando mente e ferisce il proprio partner.

È convinto che chi gli sta vicino si meriti il suo comportamento, è profondamente invidioso della capacità di amare e della disponibilitàdel partner, per cui giustifica la sua rabbia come una sorta di vendetta per prendersi con l’inganno quello che crede gli spetti, pur procurando sofferenza.

Il narcisista patologico manipola in modo consapevole le situazioni per raggiungere il proprio tornaconto personale. È animato da una profonda invidia e rabbia nei confronti di chi lo ama e non esita a ferire la sua vittima per infliggergli sofferenza e dolore per distruggerlo psicologicamente e a volte anche fisicamente.

Per approfondire:7 segnali per capire se sei vittima di un narcisista

Che cosa è il trauma da narcisismo (T.D.N)?

Chi è reduce da una relazione con un narcisista subisce un vero e proprio trauma da narcisismo i cui sintomi sono la dipendenza affettiva, l’impotenza psicologica, il senso di inutilità, il crollo dell’autostima. E’ fondamentale evidenziare che l’instaurare una relazione con un narcisista patologico non è un caso, il narcisista patologico “attecchisce” psicologicamente nella vittima quando questa ha una “ferita narcisistica” di cui non era a conoscenza.

Lo psicologo Pier Pietro Brunelli sottolinea come per ferita narcisistica si intende una grave mancanza di amore verso se stessi che si prova a colmare ricreando una relazione affettiva che perpetua quelle ferite emotive che non sono mai state curate.

I narcisisti patologici creano un trauma in chi sta loro vicino attraverso atteggiamenti manipolatori, ricatti, ingenerano sensi di colpa e nei casi più estremi possono arrivare a spingere al suicidio. Il trauma è tanto piu’ violento quanto la vittima non riconosce chi ha davanti poiché il narcisista patologico è un abile attore, sembra essere sincero e convinto di quello che dice, in alcuni casi passa addirittura per vittima.

La sua capacità recitativa è talmente convincente perchè crede di avere ragione e la sua ambivalenza comportamentale è in linea con il suo modo di sentire per cui non si rende assolutamente conto delle conseguenze del suo comportamento.

Il trauma da narcisismo (TDN) è la conseguenza di questo tipo di relazione poiché si manifesta in tutta la sua gravit quando la relazione è ormai consolidata se non addirittura terminata. E' un trauma forte e profondo di cui la vittima è preda ma di cui non riesce a darsi una spiegazione e ad attribuire al narcisista patologico l’origine del proprio malessere.

Il risultato del trauma da narcisismo è una condizione definita “dipendenza affettiva” che si caratterizza per l’incapacità di fare a meno di chi procura il dolore emotivo.

Perché il narcisista viene definito maligno?

Il narcisista patologico viene definito anche narcisista maligno nella misura in cui non prova alcun senso di colpa, ma solo invidia e rabbia per quello che non può avere o essere. Questi sentimenti negativi si manifestano in particolar modo all’interno della relazione di coppia, il narcisista cova un profondo senso di vendetta verso il malcapitato che si è innamorato di lui/lei.

Si avvicina alle sue vittime attraverso al seduzione, può essere piacente ed usare il sesso come arma per aprirsi un varco nella vita del futuro partner, tenero e affettuoso all’inizio della relazione, fa sentire l’altro compreso e unico per attirarlo verso di sè e per poi nutrirsi del suo amore. Inizialmente sembra l’uomo o la donna ideale perchè è compiacente a seducente, fa promesse e prospetta al partner una fantastica vita insieme, un verso sogno d’amore che diventer un terribile incubo costellato da umiliazioni.

Chi sono le vittime predilette del narcisista patologico?

Le persone più soggette a subire un trauma da narcisismo (TDN) e ad instaurare una relazione con un narcisista patologico sono quelle che già hanno una ferita narcisistica nella loro psiche, che hanno una bassa autostima e si sentono responsabili per l’altro, accompagnate da un profondo senso di colpa.

Quando si parla di ferita narcisistica si fa riferimento ad una inconsapevole mancanza di amor proprio che porta a idealizzare il partner e a non riconoscere le sue parti distruttive. Vivono nella costante paura dell’abbandono, paura che hanno già sperimentato nel passato e che continuano a ritrovare inconsapevolmente nelle relazioni adulte.

Quali sono i sintomi del trauma da narcisismo?

I sintomi principali sono:

  • impotenza,
  • debolezza,
  • senso di colpa,
  • tristezza e rabbia.

Ma allo stesso tempo l’incapacità di riuscire a distaccarsi da chi provoca tale dolore, solitudine, ansia depressione, abuso di farmaci o droghe per calmarsi, tentativi di suicidio.

Come si cura il trauma da narcisismo?

Oltre a parlarne con amici e persone fidate e importante chiedere aiuto ad un professionista. In primo luogo la vittima va aiutata a consapevolizzare e superare il trauma, a ricostruire la propria autostima, a prendere consapevolezza dei propri bisogni e a liberarsi dal senso di colpa.

Successivamente va curata la paura dell’abbandono ed insegnato a riconoscere il diritto ad esistere e a chiedere ciò di cui ha bisogno. E particolarmente indicata una psicoterapia che integri sia un percorso teorico che pratico e lavori sulle emozioni e la partecipazione ad un gruppo di aiuto per riconoscere la manipolazione e la dipendenza affettiva per non sentirsi più soli e confrontarsi con chi ha vissuto situazioni simili.

 

Bibliografia:

  • P.P. Brunelli, Trauma da narcisismo nelle relazioni di coppia, Albedo Ass. Culturale per l’Immaginazione attivi
  • T. Evans, How to recognise and heal from narcissistic abuse
  • www.manipolazioneaffettivaroma.it
Data pubblicazione: 10 settembre 2015

2 commenti

#1
Dr. Fabrizio Mardegan
Dr. Fabrizio Mardegan

Ottimo articolo e chiara descrizione di una delle patologie emotive più sconcertanti e irritanti.. l'ho trovato molto utile

#2
Ex utente
Ex utente

Per gentile concessione del dott.Pacini le vittime di chi ti denigra poi crollano e hanno la depressione sviluppando un forte senso di impotenza e disperazione; vedete poi con l'Alzheimer et similia si amplifica questo problema di egoriferire a sé stessi tutti gli insulti e le denigrazione possibili pur di apparire persone buone; in realtà bloccano e distruggono il contatto con il mondo punendo le tue emozioni negative di senso; una persona che ti frega il portafogli lo fermi ti arrabbi e lo denunci!la rabbia ci vuole eccome; se mangi del pesce avariato serve il disgusto e devi chiamare i nas ; invece la vittima si mette nei panni di un altro virtuale xhe o si dispera per cosa agisci o ti minaccia delle conseguenze delle tue azioni rappresentando pericoli immaginari ma possibili sia chiaro in astratto come reali; realta' non vuol dire denigrazione e accusa per aualcos'altro che nn c'entra nulla; e' importante capire che quando lo psichiatra dice che l'altro nn lo puoi controllare non dovete interpretarlo con il fatto che vi può abusare e può allarmarsi attaccando le vostre emozioni espresse liberamente (negative); se sono espresse rispetto a fatti concreti si ma se sono djsxorsi paradeliranri o deliranti non commettete l'errore di pensare che chi lavora bene e molto e ha una posizione sociale buona sia sano ; pazzo nn vuol dire niente alla fine ma questi qua leggono alla lettera qualsiasi cosa dici attaccando pensieri parole opere ed omissioni in attesa di una vostra emozione ben precisa : disperazione e impotenza; come se ne esce?Beh l'autostima prevede innanzitutto di non egoriferie gli insulti e di nn reagire agli imprevisti con la disperazione ; se attorno avete gente xhe si dispera al posto vostro per poi riempirvi di obblighi e rappresentarsi buoni e bravi solo per avervi dato ordini assurdi NON DISPERATEVI;SMETTETELA DI FARE PSOFOLOGI E PSICHIATRI per compensare traumi e problemi e fate decantare la depressione spostando lo sguardo...se in quel momento vi accusano all'improvviso di azioni neutre senza nessun valore negativo non siate narcisisti cioe non egoriferite contro di Voi gli insulti...sono insulti altrui rispetto a qualcosa xhe nn si trova ;la disperazione ha sempre un qualcosa di isterico rimanda alla separazione di qualcuno che viene travolta da qualcosa o qualcuno;non prrdtate attenzione loro ma a persone più sane altrimenti fate la fine mja!

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