Notte di san Lorenzo: esprimiamo un desiderio?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

"Seconda stella a destra, questo è il cammino e poi dritto fino al mattino"
Edoardo Bennato. L'isola che non c'è

Sguardo sognante rivolto verso il cielo nella speranza di incrociare una stella cadente.
Leggende metropolitane tramandate da generazione in generazione.
Sogni, miti e leggende.
Sogni rinchiusi in un cassetto in attesa che l'alchemico incontro con una stella cadente li possa magicamente realizzare.
I desideri sono i più svariati ed i più segreti: un amore lontano o non corrisposto, un ex che possa tornare ad essere partner, fino ad arrivare ad un concepimento che latita nel tempo, all'incarico dei nostri sogni, o alla vacanza esotica in compagina della persona che amiamo.

 

 

Cos'è un desiderio? Ed un bisogno?
Bisogna effettuare in distinguo importante tra desideri e bisogni.
Il bisogno nasce dal corpo e con il corpo viene appagato.
Nel linguaggio comune, solitamente, c'è una gran confusione tra bisogno e desiderio e, spesso, questi due termini vengono adoperati entrambi in maniera indistinta, senza grandi sottigliezze linguistiche.
Anzi, per essere più precisi, il "bisogno" viene considerato più importate del desiderio - "ho bisogno di cibo", "ho bisogno di dormire", "ho bisogno di te", senza dimenticare i "falsi bisogni" odierni di tipo consumistico - mentre il "desiderio" appartiene quasi alla sfera del superfluo.

Appartiene all'ambito di quello di cui si può tranquillamente fare a meno.

  • Ma ne siamo davvero così certi?

Il desiderio ha invece un'origine diversa.

Trattasi sempre di una mancanza, non è però una mancanza fisica ma psichica, una mancanza che sta fuori dal corpo, che abita l'anima.
Non parliamo di fame o di sete da soddisfare con cibo o con dell'acqua, ma di un vissuto, un processo, un’azione psichica che "tende verso qualcosa".

Desiderare significa infatti tendere verso.

Il desiderio non ci porta alla soddisfazione immediata di qualcosa, ma al procrastinare nel tempo il suo appagamento.
Il desiderio è infatti il motore potentissimo che lega gli amanti, ed è l'ingrediente centrale degli amori fedifraghi, degli amori "altri".
È una forza deflagrante che ci mette in cammino verso una determinata direzione emotiva e psichica che, solitamente, non si arresta con il suo semplice appagamento momentaneo.

 

Quanti bisogni... ed i desideri?

Nasciamo e già abbiamo bisogno di tutto: del latte materno per crescere, delle braccia rassicuranti e calde della madre per transitare tra le braccia di Morfeo, di cibo e di acqua a sufficienza, di chi ci insegni a camminare, fino ad arrivare a chi saprà ascoltarci o contenerci per aver preso un brutto voto, o per avere il cuore infranto.

I bisogni sono svariati, da quelli concreti a quelli simbolici.

Ma la dimensione desiderante è ben altra cosa.

Il bisogno tende ad essere appagato, il desiderio invece nasce e si mantiene in vita quando non c'è un appagamento immediato.

In amore per esempio, affinché un legame possa essere longevo, è indispensabile mantenere in vita la "dimensione del desiderio".
Desiderio dell'altro.
Della sua compagnia.
Del suo calore, della sua pelle e dei suoi baci.
Dell'incontro con la sua mente.
Se questi - ed altri elementi - verranno smarriti nel tempo, la dimensione desiderante verrà smarrita e la coppia finirà in balia della routine e della polvere ossidativa del tempo che passa.

I desideri rimossi
Non tutti i desideri hanno accesso alla coscienza.
Alcuni rimangono nella parte più oscura e meno conosciuta: l'inconscio.
Per la psicoanalisi, la rimozione è un meccanismo psichico molto potente che serve per allontanare dalla coscienza desideri o pensieri scomodi o ingombranti - che magari ci obbligano a vedere o a desiderare quello che in realtà non vogliamo/possiamo vedere, o avere il coraggio di desiderare - oppure ancora, residui mnestici considerati inaccettabili, insopportabili ed intollerabili dall'Io.

La presenza di questi desideri provocherebbe disagio ed anche vergogna.

Sappiamo bene però che quello che non ha la forza o il coraggio di venire a galla, di avere accesso alla nostra coscienza può, alla lunga, diventare scomodo, doloroso e manifestarsi sotto forma di sintomi e di S O S dell'anima.

Quindi, recapitolando, durante la notte di San Lorenzo - la notte più stellata e magica del calendario – forse, dovremmo riuscire a guardare il cielo con coraggio e, se fosse possibile, senza rimozione, per desideri audaci e realizzabili.

Data pubblicazione: 08 agosto 2016

2 commenti

#1

Bello Valeria, guardare il cielo con coraggio, con desideri audaci,ci abbiamo provato e anche continuiamo..abbracci, stella!

#2
Dr.ssa Valeria Randone
Dr.ssa Valeria Randone

Grazie, cara Magda.

Uno sguardo al cielo stellato e qualche sogno coraggioso ed audace non dovrebbe mancare mai a nessuno, non soltanto per san Lorenzo...

Un abbraccio.

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