Imene, da custodire o da ricostruire?

valeriarandone
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo

Facendo un escursus storico ed attraversando le svariate latitudini, passando infatti  da nord a sud, la verginità, era un valore da custodire e da donare alla persona amata, con la quale si decideva di vivere per il resto della vita.

Nel tempo, questo “passaggio simbolico” alla vita adulta, si è svuotato di significato, le ragazze infatti, giunte all’età consona, secondo le regole dell’appartenenza al gruppo, si approcciano alla fatidica e famigerata, prima volta, con modalità liquidatorie, svuotate di significato e, soprattutto scindendo la sfera della sessualità, dalla sfera dell’affettività.
In quest’ultimo anno, si parla spesso di "ricostruzione chirurgica dell'imene",al fine di consentire alle donne che hanno avuto rapporti sessuali, al di fuori del matrimonio, di riuscire a sanguinare la prima notte di nozze,il “sangue nuziale”,infatti,  è l’unica  prova,soprannominata prova d’amore, con cui la ragazza,può testimoniare la sua pregressa verginità.


La corona vaginale, conosciuta con il termine classico "imene", è la protagonista assoluta, di molti miti,leggende metropolitane e fraintendimenti….
Una corretta, approfondita e scrupolosa educazione sessuale, consente di formare ed informare le giovani donne, che si approcciano per la prima volta alla sessualità, sfatando falsi miti e, soluzioni estreme di tipo ripartivo.
Il mio sito online, nasce essenzialemente, per promuovere e divulgare, una formazione ed informazione sessuologica, ambito a me, molto caro.

Data pubblicazione: 09 aprile 2011

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