Che cos’è la “Kaukokaipuu”: Nostalgia di un posto in cui non siamo mai stati

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La nostalgia è un sentimento legato al tempo. È una calda sensazione, un sentimento piacevole che ci ricorda un luogo, una situazione vissuta con qualcuno, a volte un’epoca della propria vita lontana e inesorabilmente terminata.

La nostalgia riguarda qualcosa del passato, eventi che sono già avvenuti. Si può avere nostalgia dei tempi dell’infanzia, dell’adolescenza, oppure si può avere nostalgia di una persona con cui non si può più stare insieme nel presente. È possibile anche avere un sentimento di nostalgia per delle epoche che non abbiamo vissuto, accade spesso a molte persone. Basti pensare a chi ama gli anni ’60 nonostante non li conosca direttamente, oppure al ritorno di alcune mode musicali come quella degli anni ’80.

Federico Garcia Lorca parla del “Fatale sentimento di esser nati tardi” in una sua poesia, ed è un sentimento che conosciamo bene. Il film di Woody Allen “Midnight in Paris” parla proprio di questo amore per epoche passate che però sembra essere piuttosto illusorio.

Esistono in alcune culture delle parole che descrivono un altro tipo di nostalgia. Mi riferisco a un sentimento che in molti provano, ma che nella la lingua italiana non ha avuto l’onore di trovare un nome preciso.

 

Il contrario della nostalgia di casa

I Finlandesi chiamano questa emozione “Kaukokaipuu” (anche i Tedeschi le dedicano una parola, “Fernweh”) che alla lettera descrive il contrario della nostalgia di casa, cioè la nostalgia di un luogo che non abbiamo mai visitato, ma che sentiamo emozionalmente vicino.

Questa parola può spiazzare un po’, perché un luogo che non si conosce e che non si è mai visto non riguarda il passato, e sembra scontato che la nostalgia debba riguardare qualcosa di vissuto direttamente.

Non serve chiamare in causa vite passate o reincarnazioni per parlare di emozioni come la Kaukokaipuu. Proviamo a darne una spiegazione. 

 

Una lettura psicoanalitica

Secondo la psicoanalisi, una delle caratteristiche dell'inconscio è l'assenza di tempo e l'assenza di spazio.

Questo significa che per l'inconscio il tempo e lo spazio non sono delle categorie che vengono utilizzate nella lettura della realtà. 

Il sogno è solo uno dei luoghi in cui l’inconscio mostra più chiaramente come “ragiona”. Capita infatti che durante il sogno che la “storia” degli eventi onirici non sia temporalmente e spazialmente lineare.

 

Kaikokaipuu: tutti i luoghi del mondo

Le emozioni sono eventi psichici fortemente caratterizzati dalla dimensione inconscia. Anch'esse non seguono percorsi temporali e spaziali lineari. La Kaukokaipuu ne è una dimostrazione.

Essere nostalgici di qualcosa che non si conosce, di un luogo che non si è mai visto, è possibile perché quell’emozione per il nostro pensiero cosciente riguarda un luogo, ma per il nostro pensiero inconscio riguarda tutti i luoghi del mondo, l’altrove, l’alternativa al tempo presente. Questa emozione riguarda noi nel mondo, fa vivere la sensazione forte di poter avere una alternativa al presente, e può essere ancora più intensa se il presente è difficile.

La Kaukokaipuu è un’emozione che svela l’alternativa, la possibilità di stare bene quando si pensa di non poter stare bene. Non ha a che fare con un luogo fisico ma con la storia che racconta perché noi vorremmo stare da un’altra parte.

Questa emozione è un evento invadente e apparentemente inspiegabile, perché paradossale, ma il paradosso è ciò su cui si basa la nostra logica inconscia.

La Kaukokaipuu ci fa vivere direttamente la sensazione che il tempo e lo spazio non esistono per una grande parte di noi, perchè è un’emozione che riguarda il futuro, il presente e il passato e si condensa in un attimo.

Abbiamo la nostalgia (emozione che si rivolge al passato), di un luogo in cui vorremmo andare (nel futuro), ma con una sensazione intensa che esiste adesso, nel presente.

Allo stesso modo sentiamo un luogo mai conosciuto ed esplorato, come qualcosa di vicino e familiare, anche se è lontanissimo. 

Anche il futuro è un luogo in cui non si è mai stati, ed è facile provarne nostalgia

Hai mai provato nostalgia del futuro? Di un futuro preciso, di un’immagine particolare che non esiste ancora?

 

 

Data pubblicazione: 14 ottobre 2018

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