Sexting.

Innamoramento, sexting e smartphone

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Dr.ssa Monica Cappello Psicologo, Sessuologo

È più facile fare sesso con uno smartphone?

Probabilmente sì, perché il sexting sembra essere il vero trend del momento. Con un semplice dispositivo si possono annullare tutte le distanze e anche i tabù! Basta un semplice clic per inviare video e foto hot.

Perché si inizia a fare sexting?

Ma chi sono i destinatari? I propri compagni o qualcun altro?

Solitamente si inizia per gioco, con delle persone magari conosciute sui social network, per esempio su Facebook, e si mandano foto e messaggi erotici allo scopo di uscire dalla routine quotidiana. Le stime attuali ritengono che il sexting sia seguito maggiormente dai giovani adolescenti.

Quali sono le motivazioni che spingono i ragazzi alla pratica del cybersex o del sexting? Sanno le paure e i rischi che si corrono?

In un mondo dove gli smartphone, le applicazioni, gli apparecchi dotati di connessione internet e le conoscenze virtuali, sono il passatempo preferito della generazione 3.0, ci troviamo di fronte a una rivoluzione copernicana per quanto riguarda i rapporti interpersonali degli adolescenti di oggi.

Il bisogno di ridefinire il nuovo rapporto con i genitori, la percezione del proprio corpo che cambia e la necessità di acquisire sempre più autonomia dalle figure genitoriali, porta gli adolescenti a intensificare il rapporto con il gruppo dei pari e a cercare un/una partner per vivere la propria sessualità.

Le amicizie dei giovani di oggi vengono create nei social network; la maggior parte delle prime esperienze sessuali vengono cercate on line (cybersex) e la sessualità viene vissuta e compressa nelle poche righe degli sms e attraverso l’autoscatto erotico (sexting).

Per approfondire:Adolescenti e sexting

L’80% dei adolescenti confessa che la maggior parte dei propri amici scambia foto e immagini a sfondo sessuale, i ragazzi vivono il sexting con ansia e paura di essere scoperti dagli adulti e derisi (cyberbullismo) dai compagni.

La maggior parte dei ragazzi è a conoscenza di alcuni dei rischi che questa pratica può comportare, ma non può comprendere le conseguenti implicazioni di una sessualità vissuta virtualmente.

Si presenta così un essenziale bisogno di destrutturare le informazioni errate sulla sessualità trovate sul web.

È importante che i più giovani capiscano l’importanza di costruire e sviluppare una relazione reale, nella quale imparare a mettersi in gioco, vincendo timore e imbarazzo, esprimendo i propri dubbi o difficoltà al proprio partner.

È necessario che gli adolescenti imparino a dialogare con i coetanei, ma in una situazione “vera”, non dietro ad uno schermo: le prime esperienze sessuali dovrebbero essere vissute serenamente, per lasciare un imprinting positivo utile alle successive relazioni. Molte volte gli adulti si portano dentro il ricordo di prime esperienze sessuali negative, con conseguente disagio e, in molti casi, questo vissuto non elaborato, si manifesta attraverso disfunzioni sessuali, sia maschili che femminili.

Per approfondire:Generazione Z a rischio dipendenze

Sexting fra adulti e tradimento

Il sexting è diffuso anche tra gli adulti: può essere bello fare sexting con il proprio partner, durante la giornata, magari quando è al lavoro. Ci si scambia foto osé, meglio se con la lingerie che piace a lui, in attesa del suo rientro. Sotto questo aspetto il giochino dovrebbe migliorare l’intesa di coppia, aumentando il desiderio per il rientro serale.

All’inizio fare sesso online può essere stuzzicante, è semplicemente una modalità diversa per coniugare il desiderio e dar voce alle proprie fantasie erotiche. Se però diventa l’alternativa a una vera intimità, può lasciare solo un senso di solitudine, perché il rapporto sessuale ha bisogno anche della componente fisica, fatta di contatto e di odori...

Per approfondire:Micro-cheating: i piccoli tradimenti online

Se il destinatario non è il proprio partner?

Il tradimento online è molto frequente, e viene spesso vissuto da chi lo pratica come un’innocente trasgressione, anche perché non sempre si passa dal virtuale al reale, e scatena minori sensi di colpa. Molte volte si inizia quasi per gioco, e per uscire da un momento difficile, nel lavoro e nella vita di coppia.

In alcuni casi, però, la tecnologia, che rende il contatto con l’amante possibile 24 ore su 24, può causare una vera dipendenza. Se i messaggi o i video sul telefono si diradano, può scattare una vera e propria crisi d’astinenza, caratterizzata da ansia, malessere, nervosismo.

Può essere utile provare ad avere un minimo di controllo, non rispondendo subito ai messaggi e valutare le proprie reazioni. L’obiettivo è capire se quello scambio di messaggi così intenso, non sia solo un modo per evitare di affrontare una crisi del rapporto di coppia: una consulenza psicosessuologica può essere utile, per capire se è possibile recuperare la complicità tra i due partner.

Un’avvertenza: se stai facendo sexting con una persona che hai conosciuto su Facebook o altro social network accertati, per quanto possibile, con chi hai a che fare.

Non fornire i tuoi recapiti, tanto meno l’indirizzo di casa, e accertati che le foto rimangano sempre e solo tra te e lui/lei. Prendere una tua immagine da WhatsApp o applicazioni simili e postarla sulla tua bacheca di Facebook o su un sito web, è un gioco da ragazzi. Persone senza scrupoli potrebbero anche ricattarti per evitare la diffusione delle proprie immagini. Quindi sì al gioco e al sexting, ma con intelligenza e responsabilità!

Data pubblicazione: 13 gennaio 2020

2 commenti

#1
Dr. Carla Maria Brunialti
Dr. Carla Maria Brunialti

Bell'articolo,
nelle varie tipologie di sexting.

Riguardo al sexting di terzo tipo:
"Se il destinatario non è il proprio partner?"
ricordiamo a chi ci legge che esiste una sentenza della Corte di Cassazione che equipara le "relazioni online" ad un vero e proprio tradimento concreto, giustificando la separazione e anche l'assegno mensile a carico del .. navigatore web.
Eccola:
Non commette abbandono di tetto coniugale la moglie che va via di casa dopo aver sorpreso il marito a navigare sul web in cerca di relazioni con altre donne, perché si tratta di una circostanza oggettivamente idonea a compromettere la fiducia tra i coniugi e a provocare l’insorgere della crisi matrimoniale all’origine della separazione.
Questa sentenza impose all’uomo il pagamento di un assegno di 600 euro mensili..

Carla Maria

#2
Dr.ssa Monica Cappello
Dr.ssa Monica Cappello

Grazie Carla Maria, per aver fornito questa importante informazione!

Buon lavoro...

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