Alimentazione corretta salute.

La salute inizia dall'alimentazione corretta

serafinopietromarcolongo
Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico

Tutti i popoli hanno una loro tradizione culturale gastronomica che rivela, oltre a una capacità creativa nell’utilizzo delle risorse alimentari del territorio, anche un’antica saggezza “medica” che solo ultimamente si sta rivalutando. Con l’aumento vertiginoso negli ultimi decenni di una serie di patologie è stato analizzato e studiato il legame stretto tra salute e alimentazione corretta.

abitudini alimentari

Evoluzione sociale e buona alimentazione

Nell'ultimo secolo il cambiamento nelle abitudini alimentari è stato profondo: sono aumentati i consumi di carne, grassi, zuccheri, mentre sono calati quelli di frutta, verdura, patate e cereali.

La carne che mangiamo è inoltre ben diversa da quella che consumavano i nostri antenati: quella di bestiame allevato contiene il 25-30% (o più) di grassi, mentre la selvaggina ha una percentuale di grassi inferiore al 4% (e di questo una quota significativa è dei benefici grassi omega-3).

Il consumo elevato di zuccheri raffinati è invece stato collegato all’impennata di molte malattie croniche, fra cui l’obesità, il diabete, le malattie cardiache e il cancro.

I cibi troppo saporiti sono un’altra abitudine della cucina occidentale: l'eccesso di sale alimentare comporta uno squilibrio del rapporto sodio/potassio, che favorisce l'ipertensione.

Lo scarso consumo di frutta e verdura, oltre che ridurre la quantità di sostanze antiossidanti importanti per il nostro organismo, comporta anche una riduzione di fibre alimentari, indispensabili per prevenire malattie cardiovascolari e dell’apparato digerente.

La giusta alimentazione per contrastare le malattie croniche

Per ridurre l’incidenza delle patologie croniche degenerative e migliorare il rapporto tra cibo e salute è consigliabile:

  • ridurre il consumo di grassi al 30% o anche meno delle calorie totali, soprattutto gli acidi grassi saturi (che devono essere meno del 10% delle calorie totali) e il colesterolo (meno di 300 mg al giorno);
  • consumare almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno;
  • aumentare il consumo di carboidrati complessi, cioè più pane, cereali e leguminose;
  • mantenere il consumo di proteine a un livello moderato;
  • limitare il livello di alcol, zucchero e sale;
  • mantenere sotto controllo il peso corporeo grazie ad un’alimentazione equilibrata ed all’attività fisica.

alimentazione attivita fisica

Da studi effettuati è emerso che tumori, disfunzioni del sistema immunitario, malattie cardiovascolari, obesità si possono non solo prevenire ma anche curare con una corretta alimentazione.

Vitamine, minerali, acidi grassi polinsaturi, carotenoidi e tante altre sostanze antiossidanti combattono quotidianamente per contrastare e ridurre i danni provocati dall’azione continua dei “nemici” del nostro organismo.

Una sana alimentazione inizia al supermercato

È importante, però, ricordare che se da un lato nei cibi troviamo importanti sostanze salutari per il nostro organismo, dall’altro è possibile trovare prodotti in vendita sul mercato contenenti sostanze pericolosissime: ormoni e antibiotici nella carne, pesticidi e fertilizzanti chimici nei vegetali, ma anche conservanti, antimicotici, antigermoglianti, cere, coloranti chimici, residui di origine industriale (come cadmio, arsenico, piombo, mercurio) per non parlare, poi, degli alimenti geneticamente manipolati.

Per cui, è importante controllare tutto ciò che negli alimenti c’è in più.

La qualità del cibo è, dunque, un elemento molto importante, per cui bisogna assicurarsi che provenga da coltivazioni e allevamenti controllati, che sia fresco e che, nel caso di frutta e verdura, sia stato raccolto maturo.

Data pubblicazione: 19 maggio 2011 Ultimo aggiornamento: 15 febbraio 2021

3 commenti

#1

Ciao Serafino,
un tuo parere su quanto riportato nella notizia:
"Ritieni veramente che nella nostra dieta attuale sia carente la quota in carboidrati e si debba aumentare il consumo di pane...?
non è in contrasto con i dati attuali sulla percentuale di consumo degli stessi e con quanto sopra esposto, obesità, diabete, etc.?

Un caro saluto
Riccardo

#2
Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

Ciao Serafino e Riccardo,
suppongo che l'aumento della quota di carboidrati si riferisse al rapporto tra carboidrati complessi e semplici. Probabilmente risulterebbe più chiaro con una successiva nota esplicativa. Se può risultare più efficace potremmo chiederlo con un commento in chiaro. Serafino, facci sapere il tuo parere in merito.

#3

Ciao Riccardo e Alessandro,
intanto vi ringrazio per avermi posto i vostri quesiti sul consumo dei Carboidrati.
In effetti, quanto da me scritto nell'articolo ("...sono aumentati i consumi di carne, grassi, zuccheri, mentre sono calati quelli di frutta, verdura, patate e cereali..." - "...- aumentare il consumo di carboidrati complessi, cioè più pane, cereali e leguminose...") è esattamente in linea con la notizia riportata da Riccardo ed è, senza ombra di dubbio, riferita al rapporto carboidrati complessi (amidacei)/semplici (mono-disaccaridi) con aumento dei primi a sfavore dei secondi,così come ipotizzato da Alessandro.
Certamente (e me ne scuso con voi, esperti e tecnici nel settore), ho usato in maniera popolare il termine "zuccheri" per riferirmi a quelli semplici di comune uso ("... Il consumo elevato di zuccheri raffinati è invece stato collegato all’impennata di molte malattie croniche, fra cui l’obesità, il diabete, le malattie cardiache ed il cancro...") e che andrebbero ridotti. Ho preferito questa terminologia da "blog", diversa da quella per un "minforma".
Riassumo e concludo, da incorruttibile sostenitore della Dieta Mediterranea, che il 58-60% delle calorie totali deve essere apportato dai carboidrati e precisamente il 48-50% circa da quelli complessi o polisaccaridi e per l’8-10% circa da quelli semplici mono-disaccaridici solubili.
Con l'auspicio di aver risposto, vi saluto con profonda stima e cordialità, augurandovi un buon fine settimana.





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