Non sempre l’uso di un antibiotico è necessario ed utile

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

L’ultima conferma di questa verità clinica viene ribadita dai Centers for Disease Control and prevention che, attraverso una importante e diffusa campagna di informazione da loro organizzata, hanno visto una significativa riduzione dell’uso di antibiotici, soprattutto a livello pediatrico dove il problema sembra essere più sentito.

Si è così verificato in questi ultimi anni un importante freno al numero di bambini che inutilmente venivano indirizzati verso strategie terapeutiche che prevedevano l’uso massiccio di antibiotici.

Questa "malpractice" è un problema non risolto in alcuna branca della medicina.

Non solo in pediatria ma anche in urologia e l'andrologia il fenomeno esiste e l'uso non mirato degli antibiotici resta purtroppo un serio ed attuale problema clinico.

Questo uso inappropriato, o meglio abuso, degli antibiotici continua ad alimentare il triste e ben conosciuto fenomeno dell'aumento del numero di ceppi batterici resistenti a tutti gli antibiotici presenti attualmente sul mercato farmaceutico.

 

Fonte:

http://www.cdc.gov/Features/GetSmart/

 

Per approfondire:

http://www.medicitalia.it/giovanniberetta/news/1245/Batteri-piu-sono-resistenti-agli-antibiotici-e-piu-facilmente-si-riproducono

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/582-infezioni-delle-vie-urinarie-escherichia-coli-batteri-gram-negativi-ed-antibioticoresistenza.htmlInfezioni-delle-vie-urinarie-Escherichia-Coli-Batteri-gram-negativi-ed-antibioticoresistenza

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/907-zucchero-antibiotici-infezioni-delle-vie-urinarie-da-escherichia-coli-e-da-stafilococco.htmlZucchero-antibiotici-infezioni-delle-vie-urinarie-da-Escherichia-Coli-e-da-Stafilococco

 

Data pubblicazione: 16 novembre 2011

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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