Il mesterolone aiuta il paziente in andropausa

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Un interessante studio che mi permetto di riportare e riassumere, che ha valutato gli effetti sulle vie urinarie e sulla qualità della vita nei pazienti in trattamento con Mesterolone nel paziente in andropausa.

 

Uno studio trasversale è stato condotto da giugno a settembre 2009 presso il dipartimento di endocrinologia e metabolismo dell'Università di Yuzuncu Yil, Van, Turchia e pazienti con sintomi di invecchiamento maschile e / o basso livello di testosterone.

Sono stati somministrati mesterolone 50 mg / die per via orale per due mesi.

Sono stati completati i questionari e i punteggi di qualità della vita correlati alla parte urinaria ed è stata eseguita l'ecografia prostatica (USG) prima e dopo il trattamento. Sono stati studiati anche testosterone totale, testosterone libero, gonadotropine, estradiolo, prolattina, globulina legante gli ormoni sessuali, nonché antigene prostatico totale e libero specifico.

 

Risultati

Dei 34 pazienti nello studio, 22 (64,70%) hanno avuto un aumento del volume della prostata, mentre 12 (35,29%) sono diminuiti. La modifica, tuttavia, non era statisticamente significativa (p <0,098).
Mesterolone ha migliorato significativamente i sintomi dell'invecchiamento maschile, i sintomi urinari e la qualità della vita correlata alla prostata (p <0,001).

Questi miglioramenti, sebbene significativi, erano indipendenti dai cambiamenti nel volume della prostata.

Il testosterone totale, la globulina e l'estradiolo leganti gli ormoni sessuali sono diminuiti, mentre il testosterone libero non ha mostrato alcun cambiamento (p <0,002, p <0,001, p <0,024, p <0,337). La frazione di testosterone libero è aumentata (p <0,001), mentre l'antigene prostatico totale e libero specifico non è cambiato (p <0,368 e p <0,841)

 

Conclusione

Il mesterolone si è dimostrato un'alternativa sicura nel trattamento della sindrome dell'invecchiamento maschile.

Ha inoltre migliorato i sintomi del tratto urinario inferiore.

Al di là dell'entusiasmo che trasmette l'articolo ricordimoci sempre di interfacciarci sempre con il proprio andrologo di fiducia per decidere il giusto percorso diagnostico e terapeutico e, specialmente nelle terapie ormonali, non procedere mai all automedicazione

 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25842579

Data pubblicazione: 09 febbraio 2020

Autore

andrea.militello
Dr. Andrea Militello Urologo, Andrologo, Sessuologo, Patologo della riproduzione

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1991 presso Università La Sapienza di Roma.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Roma tesserino n° 43740.

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