Rinite crostosa

Gentili dottori,
Chiedo questo consulto per mio marito che, da una settimana a questa parte, presenta i seguenti sintomi: febbricola (37 - 37,5 °C), che tende a scomparire al mattino per ripresentarsi la sera, linfonodi sottomandibolari ingrossati e dolenti, secrezioni nasali e epistassi con conseguente formazione di croste dure che rendono doloroso soffiare il naso, respirazione difficoltosa e rumorosa, sudorazione notturna. Soffiando il naso le suddette croste si rimuovono, causando altra fuoriuscita di sangue e conseguente riformazione delle stesse croste, generando così un circolo vizioso.
Il medico curante sostiene trattasi di rinite crostosa, causata da sbalzi di temperatura (mio marito, lavorando in un supermercato, spesso passa diverse ore nel reparto freschi e freschissimi, a temperature piuttosto basse). Tuttavia, sulla causa sono perplessa in quanto un lieve fastidio alle vie respiratorie era già presente il giorno prima di rientrare al lavoro dopo un periodo di assenza per altri motivi. Il medico ha prescritto un antinfiammatorio e un unguento oftalmico, KeratoVitA, da mettere però dentro le narici. La cura non ha dato gli effetti sperati perché, finito l'effetto dell'antinfiammatorio, la febbricola ritorna, mentre le croste al naso si riformano continuamente. Abbiamo chiesto al medico se non fosse il caso di effettuare un tampone nasale per la ricerca di eventuali batteri, ma lui sostiene che l'origine batterica è da escludere, in questo caso infatti la temperatura corporea sarebbe stata molto più alta.
A questo punto, dato il persistere dei sintomi, chiedo un vostro parere. È il caso di prendere un appuntamento da un otorino, per far valutare più attentamente la situazione? Il tampone nasale, davvero in questo caso non serve? Bisogna, come dice il medico, limitarsi ad aspettare che tutto si risolva da solo?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che vorrete prestare.
Cordiali saluti.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Consiglio sicuramente una visita specialistica otorinolaringoiatrica per una conferma o meno della diagnosi di rinite crostosa e, magari, farei prima anche il tampone nasale per la ricerca di germi patogeni.
Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori

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