Sospetta disfunzione veno-occlusiva

Buongiorno sono un ragazzo di 28 anni, mi è stata recentemente diagnosticata una sospetta disfunzione veno occlusiva a seguito di un'ecocolordoppler. "Flusso nella norma bilateralmente a livello cavernoso. Si segnala aumento della velocità di flusso telediastolico (vel 8.6cm/sec - v.n. <5cm/sec) ed in corrispondenza della vena dorsale profonda (vel=26.2cm/sec - v.n < 25cm/sec)come sa sospetta disfunzione veno occlusiva cavernosa. Vorrei aggiungere che durante l'ecocolordoppler non ho avuto un'erezione(nonostante mi fossero stati somministrati PGE m.c.g 10, Papaverina mg. 10 e Fentolamina mg 2 (credo francamente che la mancata erezione sia dovuto allo stato d'ansia). Su di me posso aggiungere che non ho avuto una vita sessuale molto attiva ma nel recente passato ho avuto rapporti sessuali completi anche di durata apprezzabile con la mia fidanzata. Ora accuso una mancata capacità di mantenere l'erezione. In passato posso aggiungere di avere avuto anche erezioni durature con e senza masturbazione intervallate da periodi in cui non ho avuto molto desiderio sessuale. Mi è stato prescritto del cialis da prendere a giorni alterni e nel giorno in cui penso di avere un rapporto. Vorrei sapere se ritenete che la mia sospetta disfunzione sia grave e quindi difficilmente curabile per via farmacologica oppure di modesta entità e quini curabile. Devo dire che l'ecocolordoppler con stimolazione visiva è stato un test mi ha creato un forte disagio e credo che adesso al problema probabilmente organico si è sommato un continuo stato di ansia. Credo che se sapessi che il mio problema organico non è grave ma di lieve entità troverei la forza di reagire anche a livello psicologico. Vi ringrazio
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86 1
Gentile signore, l'ecocolor eseguito in uno stato di ansia e quindi di ipertono adrenergico ha scarso significato diagnostico. Sarebbe utile sapere se con il Cialis raggiunge una erezione valida.

Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lettore ,

ho la sensazione dalla storia clinica raccontata, dall'indagine fatta (non sempre decisiva a stabilire un fuga venosa ed infatti si parla di "sospetta") e soprattutto dalla terapia farmacologica indicata che il suo problema non sia "grave" e forse richiede anche una attenta e più precisa valutazione e "meditazione" funzionale, psicologica.

Segua comunque le indicazioni ricevute e, se lo desidera, ci aggiorni.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Vi ringrazio entrambi. Non vorrei avervi tratto in inganno con il mio racconto e vorrei aggiungere che mi è capitato anche in passato di non avere erezioni durature e che terminata la stimolazione terminasse anche l'erezione del tutto o in parte. Durante i rapporti che ho avuto mi sembra di poter affermare che non abbia avuto una erezione al 100% durante tutta la durata del rapporto ma comunque accettabile per continuare fino alla fine, naturalmente mi sembra che nella fase finale o a fasi alterne durante il rapporto io attraversi diversi stadi di turgidità. La ritenete una cosa normale? Un'altra domanda sulle conclusioni delle analisi "Flusso arterioso nella norma bilateralmente a livello cavernoso (vel >30cm al sec.). Si segnala aumento della velocità di flusso telediastolico (vel 8.6cm/sec - v.n. <5cm/sec) ed in corrispondenza della vena dorsale profonda (vel=26.2cm/sec - v.n < 25cm/sec"
I valori del flusso telediastolico e della vena dorsale profonda sono molto fuori dalla norma? Se ripetuti in caso di erezione completa potrebbero essere diversi? Peggiori o migliori?

Aggiungo che in alcuni periodi della mia vita mi sembra di avere più o meno desiderio sessuale. In alcuni periodi è quasi del tutto assente. In altri qualcosa di intermedio. In altri è quasi compulsivo (naturalmente durante l'adolescenza il terzo periodo è stato dominante). Se voglio avere rapporti con la mia fidanzata è perchè voglio dimotrarle che la amo e non perchè ho veramente un desiderio forte. Naturalmente credo che le due cose siano correlate ma non capisco quale sia la causa e quale la conseguenza (in maniera latente anche prima di avere rapporti ho creduto che qualcosa in me non andasse a causa di una prima esperienza un po' disastrosa che mi ha bloccato per molti anni prima di riprovare ad avere un rapporto)

Vi ringrazio ancora per la gentilezza dimostrata.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Caro lertore ,

anche le ultime informazioni che ci fornisce sulla sua storia clinica fanno pensare che il suo problema abbia una importante componente psicologica.

Ai suoi quesiti poi le rispondo che sono normali, "durante il rapporto diversi stadi di turgidità" mentre i valori strumentali da lei indicati non sono normali ma questi valori sono facilmente influenzati da molti fattori anche ambientali o psicologici; si rilegga anche le cose scritte dal collega De Siati.

Un cordiale saluto.
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