Dolore e indurimento corpo cavernoso

Gentili Dottori,

Vi scrivo in merito a un sintomo strano che avverto da qualche mese al corpo cavernoso di sinistra.

In seguito a masturbazione ho sistematicamente avvertito per qualche giorno una sorta di dolore/bruciore leggero ma continuo, a volte anche accompagnato da una sensazione di calore, localizzato sul lato esterno del corpo cavernoso di sinistra, soprattutto all'estremità bassa, parallelamente all'uretra. Da lì ho cominciato ad avvertire alla palpazione un tratto indurito (come fosse un corpo estraneo), vicino al corpo spongioso, che si percepisce maggiormente durante l'erezione, che va dalla base del glande al centro del pene. Faccio notare che il dolore si avverte soltanto a pene flaccido, non durante l'erezione. Il pene è eccessivamente curvato verso sinistra quando è flaccido, quando invece è eretto la curvatura è di pochissimi gradi.

In occasione di due visite da due urologi diversi non è stato riscontrato proprio nulla né alla palpazione né dall'ecografia (classica, senza erezione indotta), niente di niente, nessuna placca - i due corpi cavernosi sono nella norma e addirittura sovrapponibili. Lasciamo stare la palpazione degli urologi, molto grossolana e "frettolosa"... ma è possibile che dall'ecografia non si riscontri niente? Il secondo urologo, pur sottovalutando il dolore e non riscontrando nessuna placca e nessuna fibrosi, mi ha prescritto comunque Rigentex e Propolberry per 3 mesi. Eppure continuo ad avvertire alla palpazione questo tratto indurito, come se fosse un'asta parallela all'uretra. Gli urologi hanno anche completamente escluso che da questo possa dipendere una qualche difficoltà minzionale (da me sottolineata più volte), eppure avverto che proprio in corrispondenza del tratto indurito, nella fase finale della minzione ho difficoltà a espellere le ultime gocce di urina. Ma il tratto indurito è proprio vicino all'uretra! Il secondo urologo mi ha addirittura inserito nell'uretra una sondina, che è entrata per intero senza alcuna difficoltà...

Mi chiedo, questa terapia con Vitamina E e propoli/mirtilli potrebbe "ammorbidire" nel tempo quella parte indurita del corpo cavernoso? Verrà in qualche modo assorbita? Se non è una fibrosi o una placca, cos'è? Potrebbe essere una semplice infiammazione? Gli urologi non mi hanno saputo dare alcuna spiegazione. Hanno escluso che possa trattarsi di IPP. Per loro è tutto normale.

Volevo un Vostro parere in merito.
Grazie mille!
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Sogno o son desto : 1/3 dei Peyronie non si pAlpa, ecodoppler senza erezione indotta serve a meno dì zero. In caso di negatività di palpazione e ecodoppler con erezione negativa per presenza di placche, le linee guida consigliano risonanza magnetica con e senza mezzi di contrasto ovvero scintigrafia
Per quella roba che sta facendo mi stringo nelle spalle .
[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
L'urologo che mi ha prescritto Vit. E + propoli mi ha proposto di vederci fra 3 mesi per valutare l'evoluzione dei sintomi e un eventuale ecodoppler con erezione indotta. O quest'ultimo andrebbe fatto subito? È troppo invasivo? Rischierebbe di provocare altri traumi, dato il dolore ancora persistente...?
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Scusi ma che cosa controlla se non palpa e non vede un accidente?
Le tecniche per eseguire ecodoppler con erezione indotta in assenza pressoché totale di rischi hanno cominciato ad essere pubblicate nel 1999, e a tutt oggi ricerca e miglioramenti continuano.
Da trent anni faccio ecodoppler con erezione indotta, e usando la testa ho avuto solo 1 guaio: paziente scivolato mAlamente
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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Eppure 10 anni fa mi furono diagnosticate in seguito a ripetuti traumi due placche di 2 mm sotto il glande, a destra, in posizione paramediana (tramite semplice ecografia con tanto di dimensioni indicate!) e successivamente un nodulo duro semplicemente palpato dal medico sul lato sinistro (verso il centro). In entrambi i casi fui sottoposto a ionoforesi (Verapamil) con risultati apprezzabili (presso una clinica privata, un salasso in termini economici): prima con la riduzione in dimensioni delle 2 placche di destra e poi con la scomparsa del nodulo di sinistra. Semplice coincidenza? O forse sarebbe il caso di rivolgermi al gruppo di medici che mi seguirono all'epoca? Invece gli ultimi due urologi mi sono sembrati "ideologicamente" contrari a questa pratica, come fosse quasi inutile e un semplice "giro di soldi"...
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Vada a quel gruppo di andrologi. Risparmierà su altro.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
E gli dica. Ge io ho detto. Ge le calcificazioni si vedono con e senza erezione indotta, per vedere la fibrosi serve erezione indotta. Ostrega.ma almeno qualcosa si muove di là
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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Grazie mille per le informazioni e la rapidità delle risposte. Seguirò il Suo consiglio, provvederò al più presto a ricontattare quel gruppo di andrologi/urologi, sperando che approfondiscano un po' di più e quantomeno non sottovalutino la situazione. Grazie ancora!

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