Criptozoospermia

Salve.
Sn preoccupata x mio figlio e vorrei porre alcune domande. Attualmente ha 27 anni. Tre anni fa è stato operato di varicocele e fimosi. In seguito a spermiogramma con diagnosi di criptozoospermia sn stati prescritti alcuni esami che riporto:
FSH 1,12
LH. 2,69
Estradiolo 24
Testosterone 300
Testosterone libero 8
Inibina 345
SHbg 26.
Successivi controlli a distanza:
FSH 0,90 successivamente 0,84
Inibina 334
Gli è stata prescritta cura con gonadotropine x 3 mesi e gli spermatozoi risultati 4.000.000.
Dopo altri 2 mesi di gonadotropine il risultato era di poco inferiore ai 4 milioni per cui l'andrologo ( vista la giovane età) ha preferito nn insistere a lungo con gli ormoni , ma di effettuare solo spm x due volte l'anno.
Siamo in cura al centro infertilità del policlinico di Na.
Domande:
I criptozoospermici potranno procreare naturalmente?
In caso di biopsia è preferibile farla al più presto? È il congelamento per quanti anni resterà efficace? L'andrologo non ritenne opportuno congelare quando ne trovò 4 milioni in quanto disse che nn erano perfetti e congelando per troppo tempo avrebbero subito deterioramento.
A quali complicanze vanno incontro nel tempo i testicoli in caso di tese o tesa etc?
Chiedo questo xke.mio figlio in seguito a tagli o incisioni produce cheloidi, per cui in caso di incisioni sullo scroto?
So che nn esprimete giudizi, mi sono rivolta ad un centro pubblico in quanto ritengo che i privati speculino in questi casi, avrò fatto bene?
Ritenete opportuno rifare cura con gonadotropine e congelare anche se gli spermini nn siano proprio buoni?. Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettrice,

pubblico o privato la cosa importante è quella di trovare un esperto andrologo con chiare competenze in patologia della riproduzione umana.

Sulla crioconservazione, se numero di spermatozoi è adeguato, questa può essere una "strategia difensiva" di lunga durata che nel tempo non si modifica.

Sulle strategie chirurgiche invece bisogna discuterne a quattr'occhi sempre con il suo andrologo di riferimento.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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