Glande arrossato

Gentili dottori,

negli ultimi giorni ho notato che alla base del glande del mio pene erano presenti delle piccole chiazze rosse (non in rilievo) e qualche arrossamento generale (forse puntiforme) nel resto del pene. I primi giorni mi è parso di sentire qualche dolore (come se fosse infiammato), ma ora già nulla, se non forse un po' di prurito.

A preoccuparmi molto è la possibile causa di queste chiazze rosse, ossia i rapporti non protetti che ho avuto negli ultimi mesi con una donna. Ho avvertito inoltre un senso di spossatezza che spero non sia in alcun modo correlato e che ad ogni modo sta anch'esso scemando. Le chiazze invece, pur avendo perso forse un po' di intensità sono ancora presenti.
Inizialmente avevo pensato che l'unica causa fosse una notte in cui abbiamo avuto forse troppi rapporti e che il mio pene abbia in qualche modo subito conseguenze dell'impegno prolungato. Tuttavia passata ormai una settimana, ben consapevole dei rischi derivanti da rapporti non protetti, non voglio ingenuamente sottovalutare la cosa.

Purtroppo attualmente consultare il mio medico di base non è possibile, studio molto lontano da casa e in questo momento non posso tornare solo per una breve visita. Vorrei quindi sapere se mi conviene passare in farmacia a chiedere un qualche tipo di pomata che scongiuri l'aggravarsi di eventuali infezioni, o semplicemente aspettare per vedere se i sintomi scompaiono o persistono.

Sono disponibile a qualsiasi ulteriore informazione e ringrazio già chiunque possa offrirmi aiuto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se avuti rapporti a rischio non si pasticci con pomate od altro e senta, appena possibile, il suo medico di famiglia e con lui, seguendo le tempistiche corrette, fare tutte le valutazioni cliniche del caso.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica in diretta rappresenta il solo strumento valido per poterle dare un’indicazione diagnostica mirata e poi eventualmente una prospettiva terapeutica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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