Protesi peniena

Salve a tutti sono un ragazzo di 30 anni con un pene di circa 13/14 cm di lunghezza e anche piuttosto sottile... Purtroppo ho sempre avuto problemi sia per le ridotte dimensioni sia per diversi episodi di disfunzione erettili che curavo con i vari cialis e viagra. Finché all età di 30 non sono stato ricoverato al pronto soccorso per una crisi ipertensiva improvvisa e da quel momento ciliegina sulla torta si scopre che sono anche iperteso e tachicardico. Costretto ad assumere betabloccanti a vita per risolvere questo problema, naturalmente le erezioni e il desiderio sessuale sono praticamente nulle. I farmaci non fanno più molto effetto e inoltre me ne è sconsigliata anche l assunzione perché mi aumentano la tachicardia. Stavo pensando di ricorrere ad un impianto di protesi, volevo sapere qualche informazione da voi al riguardo e chiedere se ne esista magari qualcuna che possa anche ovviare alla perdita di cm visto che sono già abbastanza "disastrato" grazie mille
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2

caro lettore,

l'impianto di protesi peniena che rappresenta la prima soluzione proposta a maschi con una erezione non valida e con incapacità penetrativa, dal 1972, continua ad essere la soluzione "principe" per un maschio con problemi di avere una erezione, una buona rigidità e la possibilità di mantenerla per il tempo adeguato.

Le iniezioni intracavernose di caverjet o i farmaci tipo Viagra hanno offerte altre soluzioni ma hanno risultati positivi nel 80% dei casi e possono avere controindicazioni.

Nella mia esperienza dal 1981 ho avuto modo di impiantare protesi peniene ad oltre 550 pazienti dai 20 ai 86 anni, sostanzialmente con soddisfazione nel 90% dei casi e senza rilevanti effetti collaterali
un giorno di ricovero veloce ritorno alla attività lavorativa e possibilità di avere rapporti in qualsiasi momento, situazione e partner questi sono i grandi vantaggi
cordiali salutui

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
La ringrazio dottor pozza so che il rimedio è l unico per restituire valide erezioni a chi purtroppo non riesce più ad averne e tanto è il mio interesse dato che ho solo 30 anni ad avere una vita sessuale appagante... Le chiedo e' sempre da mettere in conto un rimpiciolimento Dell organo a seguito dell'intervento oppure le nuove protesi possono garantire un allungamento e o ingrandimento? O quantomeno evitare la perdita di questi cm? Grazie infinite per la sua disponibilità.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
rispondo direttamente alla sua domanda, ma successivamente mi permetterò di aggiungere qualche considerazione generale alla sua situazione specifica.
Il pene, come qualsiasi sede anatomica umana, tende a reagire a un trauma chirurgico con una retrazione tissutale, che potremmo banalizzare come tendenza a produrre una cicatrice, che tende quindi a retrarre, accorciare. Ciò è vero anche nel caso di impianto di protesi. Questo è naturalmente noto ai Chirurghi dedicati all'implantologia protesica peniena, per cui vengono messe in atto strategie per contrastare-minimizzare questa evenienza (corretta misurazione intraoperatoria, possibilità di scegliere protesi moderatamente sovradimensionate, lasciare la protesi in stato di "gonfiaggio" dalla fine dell'intervento anche per alcune settimane, eccetera). I risultati sono globalmente soddisfacenti con un mantenimento della lunghezza preoparatoria (o suo ripristino già a 6 mesi postop). Inoltre la protesi, in particolare i modelli idraulici, agisce come espansore tissutale, quindi nel tempo (da 1 anno in poi) può esserci un reale aumento dimensionale del pene.
Alcune mie considerazioni aggiuntive: nel suo caso, caratterizzato in particolare dalla sua giovane età, è importante che lei venga dettagliatamente valutato sotto il profilo andrologico e che conosca tutte le opzioni di trattamento non chirurgiche (principalmente: iniezioni intracavernose, dispositivi a vuoto per l'erezione). Qualora si concludesse per l'effettiva indicazione all'impianto protesico potrebbe essere opportuno un percorso psicosessuologico preparatorio, preliminare all'intervento.

Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it

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Utente
Utente
La ringrazio dottor pescatori trovo giustissimo. E le sue considerazioni, ma quando non si riescono ad avere erezioni c'è poco da fare... I dispositivi vacuum non ho ben capito cosa siano... Le iniezioni intracavernose fanno rabbrividire e sono ridicole per la partner... Onestamente è vero che c'è di mezzo la giovane età ma a maggior ragione si dovrebbe aver diritto ad una vita sessuale non trova? Mi creda io di pasticche ne ho prese anche troppe e questa ipertensione con tachicardia ha segnato il punto di non ritorno. Le chiedo solo questo... L accesso penoscrotale è altrettanto valido come quello infrapubico o ci sono differenze? Grazie mille
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Entrambi gli accessi hanno pro e contro; spesso dipende dalla preferenza del chirurgo.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,
nella mia 40ennale esperienza ho avuto modo di valutare maschi, anche giovani abbastanza soddisfatti della loro vita sessuale anche dovendo necessariamente utilizzare le iniezioni intracavernose e maschi che, avendo optato per la chirurgia protesica anche prima dei 30 anni, si dichiarano soddisfatti della possibilità di avere un pene capace di una penetrazione sessuale in qualsiasi momento e circostanza magari "aricchendo l'erezione" con un po' di viagra o vitaros, che dichiarano di aver "dimenticato" di avere la protesi ( come qualche volta succede con un'altra "protesi" come sono gli occhiali che non danno la vista ad un cieco ma che consentono a chi ci vede poco o malamente di poter leggere e scrivere tranquillamente pur con l'inconveniente di doverli togliere nel sonno, quando ci si lava, ....)
Il problema della lunghezza del pene va considerato in questo modo il pene ha una lunghezza di BASE in massima flaccidità (circa 6-9 cm), se si TRAZIONA, il pene può raggiungere una lunghezza di 11-15 cm. Certo, in EREZIONE MASSIMA la lunghezza aumenta di 2-4 cm ma tale lunghezza serve solo per il rapporto sessuale (10 min-1 ora) poi dopo la eiaculazione il pene, come un palloncino si sgonfia e ritorna alle misure standard.
Le protesi peniene fanno si che il pene del maschio abbia sempre la lunghezza del pene in trazione anche quando uno sta in massimo riposo e non si allunga più come faceva prima dell'inserimento.
Ai miei pazienti, giovani e meno giovani, informati del problema "lunghezza" dico sempre "preferisci un pene che si allunga ma che non è in grado di essere sufficientemente rigido per poter penetrare oppure un pene più lungo di base e CHE NON SI ALLUNGA PIU' ma SEMPRE capace di penetrare anche dopo la eiaculazione ?
dopo oltre 500 casi operati nessuno ha rifiutato la protesi!!
cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio di nuovo dottore mi scusi ma però non ho capito una cosa...se Dopo l intervento il pene avrà una erezione meccanica che bisogno ci sarebbe di arricchirla con i vari viagrace cialis? Inoltre per il dottor pescatori potrebbe spiegarmi in che senso i due tipi di interventi possono avere vantaggi e svantaggi ? In effetti l'accesso mini invasivo viene pubblicizzato come estremamente efficace rapido e sicuro quasi ovunque. Mi scuso per le tante domande e vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Gentile lettore,
ritengo che questo portale abbia dei limiti intrinseci per entrare in argomenti iperspecialistici, quali i pro e contro dei vari tipi di accesso nell'ambito della chirurgia peniena. Ma per non volermi esimere dal rispondere le dirò semplicemente che un chirurgo impiantatore è corretto che padroneggi tutti gli accessi; da circa 20 anni pratico anche l'accesso sovrapubico (recentemente popolarizzato come "nuovo" e "miniinvasivo"), che ha il teorico rischio passare vicino alle strutture nervose dorsali del pene che trasportano la sensibilità peniena e se lese non possono essere ripristinate. L'accesso scortale al contrario è più sicuro in questo riguardo perché passa dalla parte opposta; teoricamente ritarda l'inizio dell'uso della pompa di attivazione ma questa non è la mia esperienza. Ogni accesso, eseguito correttamente, ritengo sia valido.
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Utente
Utente
Quindi se ho capito bene dottor pescatori quello penoscrotale è un intervento che richiede un post operatorio più lungo ma effettivamente meno rischioso, mentre quello infrapubico è più rapido ma presenta qualche rischio in più? La ringrazio di nuovo
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Utente
Scusate qualcuno potrebbe rispondere alla mia domanda grazie
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
Personalmente li ritengo sostanzialmente equivalenti, se eseguiti da mani esperte. Inevitabilmente ogni Specialista ha le sue preferenze, ma come le dicevo ritengo sia importante padroneggiare entrambi gli accessi.
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Utente
Utente
La ringrazio dottore le faccio però ancora un ultima domanda... Date le mie già scarse dimensioni di base sarebbe possibile abbinate la protesi ad una falloplastica o quantomeno inserire un protesi che possa evitare il rimpiciolimento del pene... O comunque l'accorciamento? Grazie mille non per nulla ma di un micropene che va in erezione non me ne farei niente.
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111 12
In parte le ho già risposto in un mio precedente post.
Direi che entriamo in aspetti molto specifici che sarebbe meglio affrontare direttamente con l'Andrologo che eventualmente la valuterà in prospettiva chirurgica. Da un ceto punto in poi non ha senso procedere nella discussione con i limiti del web: diventa poi fondamentale conoscere direttamente la situazione.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore

non esiste un accesso "migliore"
molto dipende dalle abitudini del chirurgo, dalla scelta del paziente e dalla problematica del pene magari associata al DE.
nella mia esperienza ultra-trentennale ho utilizzato nelle prime 50-60 protesi l'accesso infrapubico, nelle successive 450 l'accesso peno-scrotale e ultimamente ho operato una 20 na di pazienti con l'accesso infrapubico. A mio parere non ci sono sostanziali vantaggi di una rispetto all'altra scelta.
non esiste mini-invasività le cicatrici non si vedono sia di 3 o di 5 cm!!
cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie dottor pozza ma chiedevo "questo accorciamento è possibile evitarlo in qualche modo con una protesi"? E possibile evitare anche il rimpicciolimento?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
caro lettore,
le protesi non portano ad un accorciamento dell'asta che, anzi, a riposo ha sempre delle dimensioni superiori a prima.
Semplicemente con l'erezione il pene protesizzato rimane della stessa lunghezza mentre un pene naturale si allunga di 2-3 cm rispetto alla lunghezza della eccitazione.
E' un discorso che non ha logica. Un maschio si mette una protesi peniena per poter penetrare sessualmente la o le sue donne.La lunghezza è solo un fatto estetico:
il paziente vuole un pene piccolo, che si allunga ma che non è in grado di penetrare oppure un pene sempre di buone dimensioni che non si allunga (è già lungo) ma che è capace di penetrare sessualemente senza esitazioni???
Invece di porre una infinità di domande perchè non si affida ad un andrologo di cui abbia rispetto e fiducia, si fa operare e discute con lui tutti questi problemi ??
cordiali saluti
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Utente
Utente
Ha ragione dottor pozza mi affidero'ad un andrologo chiedevo solo questo perché parto da dimensioni già ridotte e un pene che va sempre in erezione ma che potrebbe diventare più corto non mi consentirebbe comunque una penetrazione insomma sarebbe un buco nell 'acqua :).. Detto questo la ringrazio comunque per le sue risposte e mi scuso per averla disturbata
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Utente
Utente
Scusate approfitto ancora della vostra pazienza per un ultima domanda... L'utilizzo del lobivon 5mg mezza compressa per periodi prolungati puo ' provocare impotenza? Vi ringrazio di nuovo
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore
è la problematica vascolare a determinare un deficit erettile e non il farmaco
cordiali saluti
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Sostanzialmente mi sta dicendo che sarebbe il caso di indagare per valutare se l ipertensione abbia causato danni al pene? La ringrazio di nuovo e le auguro buona serata
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Mi scusi dottore torno a scrivere di nuovo per dire che qualche mese fa effettivamente avevo eseguito un ecografia peniena dinamica e basale però non risultava nulla di anomalo... Cosa posso fare? Cioè come si può diagnosticare se c'è un deficit erettile su base ipertensiva? La ringrazio buona serata
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Utente
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Scusate qualcuno potrebbe gentilmente rispondere?!
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 465 2
Caro lettore

bisognerebbe sapere chi e come ha eseguito l'esame ecocolordoppler e perchè era stato richiesto
ci deve sempre essere una figura di riferimento
cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore l ecocolordoppler era stato prescritto dal mio urologo perché lamentavo problemi di erezione già prima di scoprire la mia ipertensione arteriosa ma il risultato era normale infine in che senso come è stato eseguito? Ci sono più tecniche?
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