Dolore e pene curvo, pareri contrastanti

Salve Dottori,

da quasi un anno avverto sul corpo cavernoso sinistro un dolore/bruciore (che aumenta per un paio di giorni dopo la masturbazione), soprattutto a pene flaccido (un po' meno a pene eretto) e al tatto la comparsa di un "cordoncino duro e nodoso" vicino e parallelo al corpo spongioso, con un leggero incurvamento verso sx. Mi sono recato da diversi urologi che però mi hanno dato pareri diversi:

1° urologo: nulla di percepibile al tatto, ecografia basale: corpi cavernosi di normale morfologia.

2° urologo: 1a visita: nulla al tatto, ecografia basale: assenza di placche, tessuto cavernoso nella norma. Mi prescrive Rigentex e Propolix forte per 3 mesi (senza risultati!). 2a visita: tutto normale, riferisco difficoltà minzionali in concomitanza con questi sintomi, mi prescrive Prostafix forte, Benur (nonostante la prostata sia OK: cc 18), Trental (Benur e Trental li ho subito sospesi per effetti collaterali immediati)

3° urologo: ecografia basale: niente, microcalcificazioni prostatiche, al tatto "ammette" la presenza a sx. di una parte indurita ma non sembra preoccuparsene, mi prescrive spermiocoltura+abg+ricerca candida+clamidia, tutto negativo!

4° urologo (a Catania, Dott. Giammusso): ecografia dinamica (2 mg di Alprostadil a dx.): negativa per lesioni induratio penis, area di fibrosi estesa in sede dorso-laterale sx., segni di nevralgia del nervo pudendo sx. (non diagnosticati dagli urologi precedenti). Mi prescrive acido lipoico+acetil carnitina (sospeso per effetti collaterali: difficoltà respiratorie e conati di vomato, subito scomparsi con la sospensione del farmaco). Da 4 mesi, dal giorno esatto in cui mi ha praticato l'iniezione, avverto quotidianamente un bruciore/senso di calore intorno alla sede dell'iniezione, al tatto il tessuto è indurito e all'erezione si è formata come una cavità in prossimità del glande e una maggiore curvatura. Il Dott. mi ha assicurato che la "punturina" è completamente innocua, non può creare placche. A destra, molti anni fa, mi furono diagnosticate in quella zona diverse piccole placche provocate da microtraumi, oggi scomparse, trattate tramite ionoforesi. Il mio dubbio è che l'iniezione abbia potuto riattivare la malattia, ovvero scatenare un'infiammazione. Il Dott. mi consiglia anche uroflussometria perché riferisco difficoltà minzionali da quando ho questo "cordoncino", anche se esclude categoricamente il nesso tra le due cose. Risultati: Tempo di minzione e di flusso 47s. Tempo al flusso max 0,2s. Flusso max 18,7ml/s. Volume al flusso max. 145ml. Flusso medio 7,2ml/s. Volume tot minzione 339ml. Assenza di RPM; ma al termine della minzione, mi rimane un po' di urina nell'uretra che ho difficoltà a espellere, come se rimanesse intrappolata in corrispondenza di quell'area fibrotica, è possibile che questa cicatrice possa ridurre l'elasticità dell'uretra o del corpo spongioso?

Ho speso finora un sacco di soldi per visite specialistiche private. Non so più a chi rivolgermi. Cosa mia consigliate?
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,
continui ad affidarsi al dottor giammusso
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Grazie per la risposta! Le faccio ancora alcune brevi domande. Come le sembra l'uroflussometria? È possibile che vi sia interazione tra presenza di fibrosi e difficoltà di minzione (fenomeni comparsi contemporaneamente)? E delle conseguenze immediate (dolore/calore/fitte, indurimento, curvatura - a distanza di mesi) di una singola iniezione intracavernosa? Grazie ancora se vorrà rispondere.
Cordiali saluti!
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore

UroFlussimetria esclude ostruzioni urinarie
cerchi di non "analizzarsi" troppo e segua i consigli dello specialista
cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Non me la sentirei di farmi rivistare da uno specialista che inizialmente dice che l'ecografia dinamica per l'IPP è inutile, poi però mi pratica ugualmente un'iniezione intracavernosa con 2mg di Alprostadil, constatando la presenza di una fibrosi che sarebbe incurabile; iniezione in seguito alla quale però, dal primo giorno esatto, in prossimità della sede della puntura ho enormi fastidi, dolori, bruciori, senso di calore, maggior incurvamento, corpo cavernoso indurito, maggiori difficoltà di minzione, e che perdurano da 6 mesi! Il giorno prima della puntura, niente di tutto ciò! E a detta dello specialista, la puntura sarebbe assolutamente innocua... credo proprio che mi rivolgerò ad altri...
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore

qualche volta può capitare che non si stabilisca un corretto rapporto medico-paziente o a causa del medico che magari ha fretta o non capisce "al volo" le perplessità, dubbi ed ansie del paziente, qualche volta perchè il paziente non si affida completamente al medico e lo giudica in maniera eccessiva
comunque, al di là dell'esecuzione dell'esame dopo un iniezione intracavernosa di PGE1 si può pensare alla esistenza di una diffusa fibrosi del tessuto cavernoso.
Cerchi di far riferimento ad uno specialista con cui avere un buon rapporto di fiducia
cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
La ringrazio di nuovo per l'attenzione! Circa 10 anni fa in quell'area mi furono diagnosticate delle placche, trattate tramite ionoforesi (del tutto scomparse nel corso degli anni). Quindi Lei ritiene che una singola iniezione possa scatenare o riattivare un'infiammazione tale da provocare la formazione di fibrosi? L'erezione ora è dolorosa, è come se sentissi ancora l'ago infilzato e il corpo cav. è deformato, quasi "schiacciato". Comunque credo sia giusto farmi rivisitare dall'urologo che mi ha praticato l'iniezione, anche se sostiene che tutto questo non sia mai successo in tutta la sua carriera, ma se i sintomi sono questi è disponibile a controllarmi in ecografia.
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dopo
Attivo dal 2018 al 2022
Ex utente
Gentile Dott. Pozza. Desidero aggiornarla sulla questione. Nonostante il dolore/bruciore che avverto all'interno del corpo cavernoso di destra, in corrispondenza della sede dell'iniezione, una leggera curvatura sullo stesso punto (come una bombatura indurita) che prima dell'iniezione non c'era (in erezione è come se ci fosse uno "scalino" prima del glande e poi una parte più molliccia in prossimità della corona), lo specialista che mi aveva praticato l'iniezione non ha riscontrato nulla durante la palpazione e l'ecografia basale, rassicurandomi che una singola puntura è assolutamente innocua. Ma allora perché dal primo giorno della puntura ad oggi (è passato un anno), il dolore non accenna a placarsi? È possibile che una singola iniezione abbia "alterato" la struttura del corpo cavernoso, ma senza formare fibrosi o placche visto che l'ecografia non rileva nulla? La ringrazio se vorrà rispondere!