Eiaculazione precoce da sempre come uscirne

Salve, sono un ragazzo di 24 anni.
Ho avuto una sola ragazza nella mia vita, attraverso una relazione di 8 anni e ora mi ha da poco lasciato.
Da quando ho avuto i primi rapporti sessuali con lei (cioè da 8 anni fa) ho iniziato ad avere problemi con il preservativo cioè appena lo mettevo mi scendeva l’erezione.
Così andai da un urologo (a circa 17 anni) che mi disse che si trattava di ansia da prestazione, mentre da un controllo del frenulo mi disse che era leggermente corto e che avrebbe potuto darmi problemi di eiaculazione precoce in futuro.
Non ricordo se da lì (o prima) iniziai ad avere problemi di eiaculazione precoce; la mia ragazza iniziò a prendere la pillola e non usammo più il preservativo.
Il punto è che in tutte le posizioni mi veniva da eiaculare molto presto; credo in meno di un minuto di penetrazione costante e inoltre l’erezione con lei sopra di me vacillava, ma comunque venivo subito.
A pecorina invece me la gestivo meglio (forse perché la vagina era un po’ più aperta e forse anche perché non la guardavo in faccia e mi sentivo più tranquillo) nel senso che non avevo problemi d’erezione e avevo un controllo maggiore sull’eiaculazione ma comunque non ero soddisfatto della mia prestazione, lei invece mi ha sempre detto che il problema era solo mio cioè che a lei andava bene.
Fatto sta che a causa delle frustrazioni che mi dava il sesso, ho iniziato ad evitare i rapporti cioè per un mese lo facevamo 2/3 volte e poi magari per due mesi basta, o comunque il tutto senza penetrazione.
Andai da un altro urologo (all’età di 20 anni) che mi disse che riguardo al frenulo non c’era niente di anomalo e che è tutta questione di abitudine cioè che con l’età la pelle del glande avrebbe perso sensibilità e non ci sarebbero più stati questi problemi.
La cosa invece è andata avanti fino a qualche mese fa cioè alla fine della nostra relazione.
Ricordo che le uniche prestazioni sessuali con lei in cui io mi sentivo soddisfatto di me, le ebbi per tre mesi, circa due anni fa, quando ci lasciammo per un po’ e poi portammo avanti una relazione clandestina agli occhi degli amici, per tre mesi.
Lì mi sentivo più sicuro cioè avevo imparato a fermarmi, a fare altro, a rendere il sesso più lungo, ma comunque in penetrazione avevo sempre problemi.
Ora mi ritrovo solo, con tutti i problemi sulle mie spalle, l’idea della mia ragazza che magari è con un altro e io che non riuscirò mai a soddisfare una donna (o me) come voglio a causa delle mie paranoie e/o problemi organici.
Infine volevo aggiungere che anche con la masturbazione credo di venire subito nel senso che se il movimento è costante, posso venire anche in 2 minuti.
Inoltre per me la sessualità ha un ruolo forse troppo importante e mi sono ritrovato in una relazione in cui andavo pochissimo con la mia ragazza rinchiudendomi nella masturbazione anche due volte al giorno costantemente.
Io non so più cosa fare, sono disperato, voglio uscire da tutto questo grigiore.
Grazie in anticipo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 643
Gentile lettore,

non drammatizzi; è ora giunto il momento di consultare in diretta un bravo ed esperto andrologo con chiare competenze in sessuologia.

Nel frattempo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html

ed ancora mi ascolti a questo link:

https://www.medicitalia.it/public/video/pillole-salute/37-eiaculazione-precoce-beretta-27-02-14.mp3

Altri suggerimenti infine li può trovare anche sul mio libro: Disfunzioni sessuali maschili. Guida alla scoperta delle cause e delle terapie , Edizioni del Cerro di Pisa.

https://www.unilibro.it/libro/beretta-giovanni/disfunzioni-sessuali-maschili-guida-scoperta-cause-terapie/872551

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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